Sulla sinistra le mappe del 28 Dicembre 2005, sulla destra quelle del 19 Dicembre 2009.
Per un confronto più equo, entrambe le carte si riferiscono ad un orario di circa 6 ore precedenti l'inizio del "grosso" dei fenomeni (le 00 z del 28 dic 2005, le 18 z del 19 dic 2009).
Commenti?
Io partirei da un presupposto: nel 2005 la posizione del minimo al suolo non ci era favoravole, per cui direi che giocò un ruolo fondamentale quella goccia gelida a 500 hPa. Da questo punto di vista, nel 2005 eravamo messi un po' meglio, ma anche domani sera non sarà male.
Siamo messi invece un po' meglio come barica al suolo, fermo restando però che quel minimo favorirà la basse pianure.

Situazione a 850 Hpa. Come termiche non c'è storia: nel 2005 fu neve leggermente umida per buona parte dell'evento, l'eventuale neve di domani sarebbe farina. E ricordate che per gli accumuli, questo è un dato fondamentale. Dal punto di vista della barica, sembriamo essere messi leggermente meglio domani, ma non sottovalutiamo un aspetto: nel 2005 entrò più aria fredda da W, il minimo stazionò più a lungo; domani la massa d'aria gelida "presserà" più da Nord, rischiando di far scappar via il minimo più velocemente.
Oltretutto nel 2005 emergono maggiori contrasti igrotermici.

Considerazioni finali: ai punti vince, seppur non di molto, il 2005. Ed il tutto a parti invertite; mi lancio in un 10 cm per la Bassa e un 5 cm per l'Alta e la Pedemontana. Leggera spolverata sulle Prealpi. Parere personale, ovviamente. E consapevole che ci può scappare la sorpresa, sia in positivo che in negativo.
