come sapete da qualche tempo ho sviluppato un mio studio personale, che ha effettuato già un tentativo per avere uno sguardo più a lungo raggio sulla previsione dell'andamento climatico. Il sogno era quello di creare un modello vero e proprio, fruibile a tutti, che potesse aiutare a capire le dinamiche climatiche con buon anticipo.
Per arrivare almeno ad un abbozzo di un modello, con il mio budget a disposizione (ovvero vicino a zero
), ho dovuto davvero ingegnarmi con tutte le mie conoscenze di excel. Ho dovuto comunque questa estate affrontare la spesa di un computer con un processore potente, che potesse velocizzare l'elaborazione dei dati. Rispetto all'anno scorso ora posso sviluppare miliardi di calcoli contemporaneamente in un lasso temporale accettabile (qualche ora) che può permettere una emissione giornaliera senza più ritocchi manuali. Per arrivare al modello vero e proprio però devo attuare gli stessi calcoli per più punti geografici, inizialmente dovrò accontentarmi di una griglia abbastanza larga. Non ho la certezza che assemblando tutto si riesca poi ad avere una previsione "europea" accettabile, mentre sulla previsione "italiana" ho ormai 2-3 anni di esperienza. Nel corso degli anni valuterò se avrà senso continuare oppure non avrà senso continuare questi sforzi.
Quello che è importante capire è che tutto ciò è stato fatto con enorme fatica e con enorme voglia di imparare di conoscere le leggi che governano l'atmosfera. Il mio è un modello statistico e non fisico. Il mio obiettivo, ad esempio, non è prevedere perfettamente cosa succederà fra 30 giorni, ma sapere meglio cosa è probabile che succeda nel periodo che intercorre fra 25 e 35 giorni. Queste sono differenze sostanziali per capire come leggere il futuro (speriamo) modello. Noi siamo strettamente vincolati a ciò che capita oggi fuori dalla finestra e ci sfuggono le tendenze di un periodo un po' più grande. Ecco perchè per capirlo bisogna aprire un po' la propria mente, perchè anche un solo grado di differenza può far cambiare la propria percezione, che invece la matematica minimizza perchè rientra nel margine d'errore. Tuttavia so già che non sarà infallibile e che il modello sarà migliorabile nel corso del tempo e spero mi aiuterete a sostenere questo progetto.
Il lavoro del modello è ben lontano da essere concluso, ma spero di farcela entro due-tre mesi, prima dell'inverno comunque, per vedere poi tutti insieme la prima mappa di questo modello.
Li hanno già brevettati gli sci da terra?