

Cov2 ha da sempre mostrato una letalità molto maggiore per le fasce più anziane, e per certi versi è anche normale (anche l'influenza, seppur con altri numeri, ha il grosso delle vittime tra gli anziani; che un ragazzo ci lasci le penne o anche solo finisca in TI per l'influenza è raro).
Tuttavia le fasce vanno comunque protette e, soprattutto, la gente che si ammala in forma grave è gente che grava sul sistema sanitario, mandandolo in crisi. Purtroppo non esiste solo covid, quindi bisogna trovare una quadra.
Quanto ai tamponi: da un lato c'è gente che sta male (nulla di strano, i virus respiratori sono molto attivi nei mesi invernali, l'anomalia è Cov2 che, sebbene in forma attenuata, resta significativamente attivo anche in estate), dall'altro hai tutti i controlli dei contatti di positivi.
Però stare male vuol dire molte cose: dal crepare all'avere due linee di febbre e un po' di naso che cola. Finché si resta nei binari dell'influenza (febbre alta, spossatezza, tosse, ma nessuna complicazione aggiuntiva) va bene.
I morti invece sono un dato 'sopravvalutato', nel senso che senza sapere qual è la mortalità media per giorno, settimana e mese di ogni periodo dell'anno è difficile sapere se sono dati allarmanti o meno. Inoltre, come detto, seguono iter burocratici loro, quindi magari vengono registrati a giorni, quando non addirittura settimane, di distanza. Quando ti dicono che ieri ci sono stati 10 morti, intendono dire che ieri hanno registrato a sistema 10 morti. Quando sono morti quei 10 è un'altra storia. Lo stesso quando i morti sono 0: non vuol dire che non è morto nessuno, ma banalmente che per qualche ragione (compreso 'è domenica') non hanno registrato nessuno il giorno prima.
Sui media italiani però concordo: l'informazione fornita è improntata al terrorismo e all'isterismo. Ci sono delle ragioni, e purtroppo non cambierà, ci si aggrapperanno fino all'ultimo.
Però mi fanno morire quando riportano con stupore che magari in altre lande le notizie su Cov2 non sono da prima pagina
