alboMN ha scritto:Ma a prescindere... Ok che veniva da un lungo rettilineo ed e un treno veloce ci sara pero qualche km prims un segnale che indichi il rallentamento e poi la curva perche dubito che dopo un rettilineo cosi lungo salti fuori una curva a gomito cosi e il treno esce... Sicuramente ci sono stati i segnali d avviso di rallentare e curvare quindi dovrebbe aver avuto tutto il tempo di questo mondo per non uscire. E il titolo dell argomento ( fatto da me) parla di incoscenza perche fin dal principio devi essere consapevole di non caricare qualcosa qualunque ma PERSONE
Certo che uno non arriva su una curva all'improvviso. Invero questo dovrebbe accadere anche mentre sei per strada, dato che la velocità con cui procedi dovrebbe sempre essere commisurata alla visibilità, alle condizioni del traffico, allo stato del fondo e alla conoscenza della strada (ma non solo a questa, quindi non si possono fare i 100 km/h con visibilità 50 m "perchè tanto la conosco"

).
In ferrovia ogni rete ha la sua realtà. In Italia ad esempio ogni macchinista viaggia innanzitutto con un plico di carta che farebbe rabbrividire qualche ambientalista, detto "scheda treno". In essa trovi le progressive chilometriche della linea, la velocità massima ammessa nelle varie tratte, la progressione dei segnali, le pendenze, eentuali enti da conoscere (ad esempio un passaggio a livello) e la sequenza di stazioni e fermate con gli orari di transito o fermata.
Oltre a questo al macchinista è richiesta l'abilitazione alla linea, ovvero la linea che percorre la deve "conoscere", non la esplora per la prima volta (e comunque gira e rigira sempre dalle stesse parti passi, in molti casi).
In aggiunta, lungo la linea ci sono ovviamente i segnali di distanziamento da rispettare, e le tabelle di velocità che indicano le variazioni (sul punto se la velocità è in aumento, con congruo anticipo se si tratta di riduzione); se la riduzione di velocità è marcata tale tabelle sono inoltre ripetute in anticipo per due volte.
Quindi normalmente non si arriva in stazione, in curva ecc senza sapere se si deve o meno frenare, quando si deve frenare e come si deve frenare.
Insieme a quanto sopra, le linee possono essere equipaggiate con sistemi di sicurezza più o meno complessi. Quello descritto da marcobs è un Ertms L2 ed è probabilmente uno dei più evoluti e completi attualmente esistente. Ci possono essere altri sistemi variamente assortiti; in Spagna ad esempio sulle linee AV hanno sia ERTMS L1 (meno completo del L2, ma comunque fa al caso) sia il loro vecchio sistema discontinuo. Quest'ultimo effettua un controllo sulla libertà della via, ovvero se un segnale ha un aspetto più restrittivo di quello di via libera il macchinista lo deve riconoscere e deve frenare, altrimenti ci pensa il treno. Tuttavia questo sistema non effettua nessun controllo sulla velocità della linea, e quindi se capita come nel caso in questione, con una marcata riduzione di velocità associata però a segnali disposti a via libera, il sistema in uso non dice assolutamente nulla. In pratica tutto è demandato al macchinista, come era da noi fino a qualche anno fa sulla maggior parte delle linee.
Il macchinista comunque ha tutti gli strumenti per guidare correttamente, ma l'errore può capitare; se ci sono sistemi di protezione, l'errore diventa molto meno probabile e le sue conseguenze meno gravi, fermo restando che la sicurezza totale comunque non può esistere.
