
Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
E domani ci crolla un satellite in testa.. 

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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
mauri ha scritto:E domani ci crolla un satellite in testa..
stanno monitorando 24 ore su 24 la cosa....

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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
sentito ora aggiornamento a radiorai la protezione civile parla del 0.9 % di rischio che cada nel nord italia. E la certezza del dove cadrà se sarà in italia la si avrà solo 40/60 minuti prima pazzesco.
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
tra poco a radiorai uno ne parlano in diretta.
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Lirio, metti l'auto in garage, che non si sa mai!



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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
aggiornamenti domani ogni 2 ore da parte del dipartimento protezione civile .
Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Andiamo bene, ci mancherebbe solo questo!
Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite (UARS) il veicolo spaziale NASA che nel settembre 1991 fu collocato su un’orbita circolare in prossimità della navetta spaziale Discovery. Il satellite ha una massa di 5668 kg, è lungo circa 10 metri e ha un diametro di 5 metri. Nel 2005, dopo 14 anni di missione scientifica, il propellente residuo è stato utilizzato per modificare, abbassandola, l’orbita del satellite: otto manovre per contribuire alla disintegrazione dell’oggetto, ormai in fase di abbandono.
Nelle prossime ore, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 settembre, il processo di decadimento naturale giungerà al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre. Sulla base delle simulazioni effettuate nel 2002 dalla Nasa, ipotizzando la frammentazione del satellite a 78 km di quota, alcuni componenti di dimensioni variabili, non avendo subito la totale disintegrazione dovuta al rientro negli strati più densi della nostra atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo terrestre dopo aver percorso un arco di 800 km, interessando anche il territorio italiano. L’eventuale impatto avverrà lungo la verticale locale.
Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell’attività solare.
Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la previsione di rientro sulla terra è centrata intorno alle 19:15 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle ore 13:00 del 23 settembre e si chiude alle ore 05:00 del 24 settembre. All’interno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per l’Italia sono al momento comprese tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì 23 settembre e tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre coinvolgendo potenzialmente le regioni del Nord Italia (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano). Allo stato attuale non è quindi ancora possibile escludere la possibilità, corrispondente a una probabilità stimabile attualmente intorno allo 0,9%, che uno o più frammenti del satellite UARS possano cadere sul territorio italiano. Sarà possibile determinare con precisione l’area interessata e l’orario dell’impatto un’ora /40 minuti prima dell’evento stesso.
Il Comitato Operativo convocato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, sarà riunito in seduta permanente fino al cessato allarme, sia per analizzare gli scenari che per prendere le dovute decisioni in tempo reale. E’ stata inoltre definita una struttura tecnica di supporto al Comitato Operativo costituita da esperti del Dipartimento della Protezione Civile, ASI, Forze Armate, Vigili del Fuoco, ISPRA, ENAV, con il compito di monitorare l’evoluzione della situazione e fornire le corrette informazioni scientifiche al Comitato Operativo. Inoltre nelle regioni interessate si stanno costituendo dei Centri di coordinamento che coinvolgono le strutture e i soggetti interessati.
In riferimento agli aggiornamenti che perverranno dal Comitato Operativo l’ufficio stampa provvederà a dare informazioni tecniche agli organi di stampa e a pubblicare bollettini periodici sul sito web del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.
Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi.
Tuttavia sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).
Si chiede alle televisioni e radio nazionali e locali e ai siti web istituzionali di trasmettere in tempo reale tutte le informazioni disponibili che saranno progressivamente più precise con l’avvicinarsi dell’evento stesso.
Nelle prossime ore, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 settembre, il processo di decadimento naturale giungerà al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre. Sulla base delle simulazioni effettuate nel 2002 dalla Nasa, ipotizzando la frammentazione del satellite a 78 km di quota, alcuni componenti di dimensioni variabili, non avendo subito la totale disintegrazione dovuta al rientro negli strati più densi della nostra atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo terrestre dopo aver percorso un arco di 800 km, interessando anche il territorio italiano. L’eventuale impatto avverrà lungo la verticale locale.
Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell’attività solare.
Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la previsione di rientro sulla terra è centrata intorno alle 19:15 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle ore 13:00 del 23 settembre e si chiude alle ore 05:00 del 24 settembre. All’interno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per l’Italia sono al momento comprese tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì 23 settembre e tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre coinvolgendo potenzialmente le regioni del Nord Italia (Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano). Allo stato attuale non è quindi ancora possibile escludere la possibilità, corrispondente a una probabilità stimabile attualmente intorno allo 0,9%, che uno o più frammenti del satellite UARS possano cadere sul territorio italiano. Sarà possibile determinare con precisione l’area interessata e l’orario dell’impatto un’ora /40 minuti prima dell’evento stesso.
Il Comitato Operativo convocato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, sarà riunito in seduta permanente fino al cessato allarme, sia per analizzare gli scenari che per prendere le dovute decisioni in tempo reale. E’ stata inoltre definita una struttura tecnica di supporto al Comitato Operativo costituita da esperti del Dipartimento della Protezione Civile, ASI, Forze Armate, Vigili del Fuoco, ISPRA, ENAV, con il compito di monitorare l’evoluzione della situazione e fornire le corrette informazioni scientifiche al Comitato Operativo. Inoltre nelle regioni interessate si stanno costituendo dei Centri di coordinamento che coinvolgono le strutture e i soggetti interessati.
In riferimento agli aggiornamenti che perverranno dal Comitato Operativo l’ufficio stampa provvederà a dare informazioni tecniche agli organi di stampa e a pubblicare bollettini periodici sul sito web del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.
Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi.
Tuttavia sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).
Si chiede alle televisioni e radio nazionali e locali e ai siti web istituzionali di trasmettere in tempo reale tutte le informazioni disponibili che saranno progressivamente più precise con l’avvicinarsi dell’evento stesso.
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Io ho sentito che cè una probabilità su 3200 che i frammenti del satellite cadano sulla terra... 

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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
spero sia vero, la iella delle ielle sarebbe che cadesse un frammento sulla davis
domani sera quindi al riparo tutte le stazioni 


Villongo real-time Davis VP2
http://www.bergamometeo.it/stazioni/vil ... ati/wx.htm
"un conto è l'antipatia, un altro l'offendere: la prima non legittima la seconda"
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Novità dal Comitato Operativo. Le novità importanti emerse nel corso dell’ultimo aggiornamento del Comitato Operativo, sulla base delle indicazioni e delle valutazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico in seguito all’ultimo bollettino emesso dall’Istituto Isti del Cnr sono:
- l’aumento all’1,5% della probabilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere in territorio italiano
- la reinclusione della seconda traiettoria nei possibili scenari.
Pertanto, tornano ad essere due le finestre temporali d’interesse per l’Italia: la prima tra le 21:25 e le 22:03 di oggi, 23 settembre, e la seconda tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre. Più in generale, la previsione di rientro del satellite è centrata intorno alle 23:30 di oggi (ora italiana), con una finestra d’incertezza che si apre alle 19:30 del 23 settembre e si chiude alle 5:00 del 24 settembre.
Aree potenzialmente a rischio. In considerazione della nuova rivisitazione dello scenario, il territorio potenzialmente interessato dall’evento comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia; Piacenza e Parma per l’Emilia Romagna.
Traffico aereo. In analogia alla decisione assunta ieri da Enav in ambito di Comitato Operativo di emettere un avviso-notam (notice to air men) agli aereo naviganti per informare sulla possibile presenza di frammenti del satellite nello spazio aereo del Nord Italia, oggi anche l’Eurocontrol, organizzazione responsabile della gestione dei flussi di traffico aereo in Europa, ha emanato una info aeronautica Aim (Aereonauticl information message), sulla base delle indicazioni provenienti dalla Nasa, che corrispondono per la parte generale a quanto già previsto in ambito italiano.
Norme di auto protezione. Ricordiamo che eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi. Tuttavia, sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nelle due finestre temporali d’interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi);
- è poco probabile che i frammenti siano visibili da terra prima dell'impatto;
- i frammenti di satellite possono sprigionare gas tossici (idrazina). Chiunque avvistasse un frammento dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità e comunque dovrà mantenersi a un distanza di almeno 20 metri.
Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato alle 15.00
- l’aumento all’1,5% della probabilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere in territorio italiano
- la reinclusione della seconda traiettoria nei possibili scenari.
Pertanto, tornano ad essere due le finestre temporali d’interesse per l’Italia: la prima tra le 21:25 e le 22:03 di oggi, 23 settembre, e la seconda tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre. Più in generale, la previsione di rientro del satellite è centrata intorno alle 23:30 di oggi (ora italiana), con una finestra d’incertezza che si apre alle 19:30 del 23 settembre e si chiude alle 5:00 del 24 settembre.
Aree potenzialmente a rischio. In considerazione della nuova rivisitazione dello scenario, il territorio potenzialmente interessato dall’evento comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia; Piacenza e Parma per l’Emilia Romagna.
Traffico aereo. In analogia alla decisione assunta ieri da Enav in ambito di Comitato Operativo di emettere un avviso-notam (notice to air men) agli aereo naviganti per informare sulla possibile presenza di frammenti del satellite nello spazio aereo del Nord Italia, oggi anche l’Eurocontrol, organizzazione responsabile della gestione dei flussi di traffico aereo in Europa, ha emanato una info aeronautica Aim (Aereonauticl information message), sulla base delle indicazioni provenienti dalla Nasa, che corrispondono per la parte generale a quanto già previsto in ambito italiano.
Norme di auto protezione. Ricordiamo che eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi. Tuttavia, sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nelle due finestre temporali d’interesse per l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti;
- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi);
- è poco probabile che i frammenti siano visibili da terra prima dell'impatto;
- i frammenti di satellite possono sprigionare gas tossici (idrazina). Chiunque avvistasse un frammento dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità e comunque dovrà mantenersi a un distanza di almeno 20 metri.
Il prossimo aggiornamento sarà pubblicato alle 15.00
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Villongo viene lisciata stavolta ....
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Paglia94 ha scritto:Villongo viene lisciata stavolta ....
siamo proprio sulla riga di transito altro che....
dobbiamo solo sperare che gli sfigati siano altri.
non so ma ho l'impressione che la cosa sia più grave del previsto.ad ogni bollettino aggiungono una nota di pericolo. ora mi parlano anche di gas tossici
Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
La Valcamonica è proprio al centro, sotto la striscia rossa... Speriamo che si frammenti tutto per bene e che non cadano frammenti a sto punto...
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
simone ha scritto:ora mi parlano anche di gas tossici
E' un aggeggio che viene dallo spazio. Probabilmente sarà anche radioattivo, se è per quello.

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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
wow, che belle news ....
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Boss ha scritto:simone ha scritto:ora mi parlano anche di gas tossici
E' un aggeggio che viene dallo spazio. Probabilmente sarà anche radioattivo, se è per quello.
per ora hanno scongiurato quell'ipotesi, credo che sarà la novità della prossima news delle ore 15

poi alle 18 ci sarà l'evacuazione di massa nelle cantine

Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Alle 21 stasera a Berzo Inferiore fanno i fuochi per una sagra paesana, vediamo se è il caso di andarci...
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
simone ha scritto:Boss ha scritto:simone ha scritto:ora mi parlano anche di gas tossici
E' un aggeggio che viene dallo spazio. Probabilmente sarà anche radioattivo, se è per quello.
per ora hanno scongiurato quell'ipotesi, credo che sarà la novità della prossima news delle ore 15![]()
poi alle 18 ci sarà l'evacuazione di massa nelle cantine
In effetti, ogni bollettino di aggiornamento peggiora.
Magari con il prossimo aggiornamento scrivo qualcosa anche su bsmeteo come articolo citando la fonte in modo che almeno si diffonde la notizia visto che alcuni miei compagni e professori stamattina non sapevano nulla

Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
dove si vede la riga di transito?
Buona l'acqua del pozzo.
Grazie Gino. Mai nessuno come te. Sarai SEMPRE il MIO Presidente.
Grazie Gino. Mai nessuno come te. Sarai SEMPRE il MIO Presidente.
Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
enricobs ha scritto:dove si vede la riga di transito?
Eccola.
dolomiti in pole....

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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Dove le hai trovate? Così magari con il prossimo aggiornamento le riprendiamo 

Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
RaffoxBS ha scritto:Dove le hai trovate? Così magari con il prossimo aggiornamento le riprendiamo
sul sito del corriere della sera.
La fonte è la seguente:
"La traiettoria 1 e 2 nei documenti diffusi dalla Protezione civile alla conferenza stampa sul satellite della Nasa, i cui pezzi potrebbero cadere sull'Italia tra le 19.15 di venerdì e le 5 di sabato, al Comitato operativo della Protezione civile."
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Ok, grazie.
Certo che non siamo messi molto bene.
Certo che non siamo messi molto bene.
Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
RaffoxBS ha scritto:Ok, grazie.
Certo che non siamo messi molto bene.
Non lo so.....
Siamo ormai tanto abituati agli allarmismi mediatici che non si sa più cosa è vero e cosa è falso.
poi magari quando c'è il problema vero e serio non ti dice niente nessuno....
spero proprio di avere ragione pensando che non succederà nulla, anche perché dalle dimensioni di cui sento parlare c'è da avere molta paura non solo se ti cade in testa, ma anche relativamente vicino....
Aspettiamo sereni.


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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
topesio ha scritto:RaffoxBS ha scritto:Ok, grazie.
Certo che non siamo messi molto bene.
Non lo so.....
Siamo ormai tanto abituati agli allarmismi mediatici che non si sa più cosa è vero e cosa è falso.
poi magari quando c'è il problema vero e serio non ti dice niente nessuno....
spero proprio di avere ragione pensando che non succederà nulla, anche perché dalle dimensioni di cui sento parlare c'è da avere molta paura non solo se ti cade in testa, ma anche relativamente vicino....
Aspettiamo sereni.![]()
E' appunto il fatto che dicono di non preoccuparsi che mi preoccupa

Aspettiamo e vediamo, se deve cadere che lo faccia in un campo

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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Il problema è che la probabilità che qualche pezzo caschi in Italia è bassa, e quella che caschi proprio sopra un punto x è di conseguenza remota.
Ma se centra, fa male, e al povero sfortunato è inutile parlare di probabilità!
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Re: Ma Stiamo Scherzando Oppure No???
Io dubito che se cade cade proprio su una macchina che sta andando in strada o su una persona che cammina.. certo, la possibilità c'è ma è molto bassa.
Vediamo se emanano un aggiornamento
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