dipende quanto ne piazzi, e questo dipende da quanti soldi si rendono disponibili per il progetto, il che porta a dire che la ditribuzione sarà sempre limitata
normalissimo che ci sia sgomento per quanto sta accadendo e per quello che davvero si è rischiato ( o si sta rischiando?? ) ma quante volte è successo nella vita del nucleare? e quante volte invece noi usufruiamo del nucleare? almeno, dico, almeno in altre nazioni tutti i giorni
e poi, con tutta sincerità, nessuno si sta in effettivo impegnando per un grande e utilie progetto di panneli solari e altri mezzi di fonti energetiche
enricobs ha scritto:favorevole, per le scorie non vedo il problema,si possono fare costudire nel deserto al nostro amico gheddafi
a meno che si riempia tutti i campi della pianura padana con pannelli solari....
è davvero un imbecillità mettere pannelli solari nella pianura padana come sta avvenendo nella Romagna!!!
sinceramente preferisco riempire i campi di pannelli solari e pale eoliche piuttosto che avere tonnellate di scorie da smaltire
quoto... ed i pannelli se si vuole si smontano in un attimo quando decadono, in più parecchi elementi sono riciclabili.. le scorie anche se le piazziamo nel punto più inaccessibile del pianeta restano li, è quello che mi da fastidio, non me ne frega niente se sono a 10000 km da me..
Paglia94 ha scritto:normalissimo che ci sia sgomento per quanto sta accadendo e per quello che davvero si è rischiato ( o si sta rischiando?? ) ma quante volte è successo nella vita del nucleare? e quante volte invece noi usufruiamo del nucleare? almeno, dico, almeno in altre nazioni tutti i giorni
e poi, con tutta sincerità, nessuno si sta in effettivo impegnando per un grande e utilie progetto di panneli solari e altri mezzi di fonti energetiche
circa 130 incidenti nucleari dagli anni 50 ad oggi (quelli che ci hanno detto)
Si sta rischiando, eanche tanto.
Con 4 reattori con grossissimi problemi di raffreddamento (ricordo che il quarto era spento, ma devono comunque essere refrigerati anche da spenti), concreto rischio di parziale fusione del nocciolo in più di uno e timore di danneggiamenti agli involucri protettivi...la situazione mi pare ben lontana dall'essere "sotto controllo"
A Chernobyl tutto il casino l'ha fatto uno solo, così come a Three Mile Island. Non sarà come in Ucraina, ma 4 is worse than one, per certi versi.
Bisogna vedere come evolve
How the hell did I get here so soon?
Our weary eyes still stray to the horizon Though down this road we've been so many times
enricobs ha scritto:favorevole, per le scorie non vedo il problema,si possono fare costudire nel deserto al nostro amico gheddafi
a meno che si riempia tutti i campi della pianura padana con pannelli solari....
è davvero un imbecillità mettere pannelli solari nella pianura padana come sta avvenendo nella Romagna!!!
sinceramente preferisco riempire i campi di pannelli solari e pale eoliche piuttosto che avere tonnellate di scorie da smaltire
quoto... ed i pannelli se si vuole si smontano in un attimo quando decadono, in più parecchi elementi sono riciclabili.. le scorie anche se le piazziamo nel punto più inaccessibile del pianeta restano li, è quello che mi da fastidio, non me ne frega niente se sono a 10000 km da me..
beh nel Ferrarese occupano i campi agricoli per i pannelli solari che in estate limitano l' agricoltura e in inverno vanno poco perchè se non c'è nebbia piove!!!
contrario ma solo per una semplice constatazione. Il nucleare con le zone ad alto rischio tellurigo/geologico non va d'accordo. Buttate un occhio all'italia e poi ditemi dove la piazzereste la centrale.
M
enricobs ha scritto:favorevole, per le scorie non vedo il problema,si possono fare costudire nel deserto al nostro amico gheddafi
a meno che si riempia tutti i campi della pianura padana con pannelli solari....
è davvero un imbecillità mettere pannelli solari nella pianura padana come sta avvenendo nella Romagna!!!
sinceramente preferisco riempire i campi di pannelli solari e pale eoliche piuttosto che avere tonnellate di scorie da smaltire
quoto... ed i pannelli se si vuole si smontano in un attimo quando decadono, in più parecchi elementi sono riciclabili.. le scorie anche se le piazziamo nel punto più inaccessibile del pianeta restano li, è quello che mi da fastidio, non me ne frega niente se sono a 10000 km da me..
beh nel Ferrarese occupano i campi agricoli per i pannelli solari che in estate limitano l' agricoltura e in inverno vanno poco perchè se non c'è nebbia piove!!!
poi d'inverno le ore di luce sono poche e hanno un basso apporto watt/m quadro
Buona l'acqua del pozzo. Grazie Gino. Mai nessuno come te. Sarai SEMPRE il MIO Presidente.
Lemine ha scritto:Favorevole, anche vicino a casa...tanto le conseguenze sarebbero uguali anche se l' esplosione avvenisse in Svizzera
Insomma, avere una centrale in Valpadana o averla in Svizzera non è comunque la stessa cosa. La protezione delle Alpi potrebbe ripararci dall'ipotetico incidente in Svizzera. Al momento non ho dettagli per dire se sono favorevole o no, mi preoccuopa la gestione scorie, secondo me in Italia non siamo pronti. Per il discorso pannelli solari davvero inguardabili i campi riempiti da pannelli (in valle vedi la zona di Malegno). Abbiamo tetti di scuole, palestre, fabbriche da coprire, perchè bisogna piazzarli in un prato???
Lemine ha scritto:Favorevole, anche vicino a casa...tanto le conseguenze sarebbero uguali anche se l' esplosione avvenisse in Svizzera
Insomma, avere una centrale in Valpadana o averla in Svizzera non è comunque la stessa cosa. La protezione delle Alpi potrebbe ripararci dall'ipotetico incidente in Svizzera. Al momento non ho dettagli per dire se sono favorevole o no, mi preoccuopa la gestione scorie, secondo me in Italia non siamo pronti. Per il discorso pannelli solari davvero inguardabili i campi riempiti da pannelli (in valle vedi la zona di Malegno). Abbiamo tetti di scuole, palestre, fabbriche da coprire, perchè bisogna piazzarli in un prato???
si ok per i pannelli, ma credo che la nube radioattiva con correnti da N arriverebbe ugualmente anche qua, credo che in svizzera o germania o austria o italia sia la stessa cosa, se succede siamo vicini e i pochi km che ci separano non ci potrebbero risparmiare a lungo, eccetto nel caso in cui le correnti la portino altrove...ma se facendo le corna si verificasse la fusione del nucleo non importa dove sia la centrale, ci dobbiamo salutare tutti
Perchè è business pure quello.
Andrebbe imposto in primo luogo l'uso di superfici già edificate, i campi in teoria servono ad altro (se poi quando fanno un parco solare curassero anche il dettaglio estetico a fine lavori...ogni volta pare sia passato Attila!).
Intanto in Giappone si viaggia verso il livello 6 nella scala di rischio. La situazione comincia ad essere decisamente preoccupante, e per fortuna che le altre centrali danneggiate sono tornate sotto controllo.
Quanto alla centrale, il problema del luogo non è tanto in caso di incidenti, quanto con le problematiche connesse ad una convivenza prolungata.
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Boss ha scritto:Perchè è business pure quello. Andrebbe imposto in primo luogo l'uso di superfici già edificate, i campi in teoria servono ad altro (se poi quando fanno un parco solare curassero anche il dettaglio estetico a fine lavori...ogni volta pare sia passato Attila!).
Intanto in Giappone si viaggia verso il livello 6 nella scala di rischio. La situazione comincia ad essere decisamente preoccupante, e per fortuna che le altre centrali danneggiate sono tornate sotto controllo.
Quanto alla centrale, il problema del luogo non è tanto in caso di incidenti, quanto con le problematiche connesse ad una convivenza prolungata.
io direi che il caso del giappone dovrebbe diventare il caso di tutti ma non è questa la sede più idonea per parlare di questo...
Tutta l'Europa fa dietrofront, l'Italia rilancia il nucleare. Che babbei i nostri governanti. Fazio nemmeno un'ora fa a Porta a Porta si permette di dire: "A CHERNOBYL CI SON STATI 4000 MORTI IN 25 ANNI, OGNI ANNO PER L'INFLUENZA MUOIONO 8000 PERSONE".Dalla serie "Che vuoi che siano 4000 morti di tumore in 25 anni". Siamo alla follia. Follia più totale.
alb83 ha scritto:Favorevole in quanto ritengo che attualmente sia l'unica valida e vantaggiosa alternativa al carbone/petrolio...
Tanto l'uranio come il petrolio e il carbone dobbiamo importarlo da altri paesi. In secondo luogo hai usato la parola "attualmente". Siccome le centrali se si faranno saranno pronte fra 15 anni se va bene,siamo sicuri che non ci saranno altre alternative?
Ultima modifica di Umbril il mer 16 mar, 2011 00:37, modificato 1 volta in totale.
Non penso che in 15 anni ci saranno delle "Vere" alternative al nucleare, il fotovoltaico come costi è ancora molto indietro e non avendo come l'islanda fonti di vapore non si puù neanche sfruttare l'energia geotermica.
Favorevole, anche perchè, come detto da altri, per avere la stessa produzione di energia di una centrale nucleare bisognerebbe tappezzare immense zone di pannelli solari o pale eoliche.
Naturalmente le centrali che verrebbero costruite sarebbe di 3^ classe e non come quelle di Caorso (che naturalmente sta ancora producendo energia elettrica per il fabbisogno interno, in quanto sarebbe impensabile spegnerla come se fosse una luce di casa) e quelle in Giappone che sono di prima classe.
Se non erro quelle di terza classe sono progettate per resistere ad attacchi terroristici come aerei kamikaze, bombe, assalti, etc, l'unica cosa da fare di nuovo per noi italiani è di essere estremamente rigidi nei controlli per la costruzione e la produzione in sicurezza, inoltre non mettere tecnici specializzati, inservienti o altro che vengono assunti grazie ad amicizie influenti, ma solo personale altamente preparato.
Ah per chi fosse in possesso di rilevatori di radiazioni, provate a salire sull'Adamello e notate un pò cosa indicano gli strumenti, sotto la dura roccia delle nostre montagne sono presenti immense miniere di uranio, mentre ad esempio sotto i paesi dell'Alto Sebino sono presenti sacche di radon a iosa, non a caso abbiamo la più alta incidenza di tumori in lombardia (parola di un oncologo di un centro tumorale di Milano).
E per chi chiede il motivo di cui abbiamo bisogno di così tanta energia elettrica in Italia, provi a pensare come funzionano i climatizzatori, macchinari industriali, elettrodomestici, tecnologia varia e tra poco pure i distributori elettrici per le automobili ...
E' però possibile agire sui consumi di detti dispositivi.
Sul fronte industriale l'utilizzo di macchinari efficienti cambia letteralmente la vita in fatto di consumi, anche se ovviamente hanno un prezzo d'acquisto maggiore.
E comunque sia, dubito che a breve si torni ai picchi del 2003.
Sulle centrali, il discorso delle "generazioni" è più di marketing che altro, come in tutti i campi. E comunque la terza generazione è quella attuale (tra cui i reattori EPR, che promettono mari e monti ma che al momento sono in ritardo imbarazzante sulla tabella di marcia). Tra vent'anni potrebbe essere roba vecchia e alle prese con un combustibile la cui disponibilità non è certo infinita (non per nulla sono allo studio altre strade).
Quanto ai costi, per ora quelli del nucleare sono altissimi e si ripagano solo sul lungo periodo. Solo che di solito vengono abilmente scorporate alcune voci in modo da far apparire il costo come minore.
La situazione giapponese inoltre potrebbe aggravarli ulteriormente, giacchè in teoria bisognerebbe iniziare a pensare a rendere affrontabile una situazione in cui devi gestire il raffreddamento di n reattori in contemporanea in condizioni fortemente degradate. Non una cazzabubbola, considerando che i due incidenti famosi avvenuti in precedenza hanno riguardato un solo reattore e sono avvenuti in situazioni di fatto tranquille (un banale guasto "di routine" che ha dato il via all'incidente per Three Mile Island e una "follia operazionale" a Chernobyl).
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Premetto che quello che sto dicendo non si realizzerà mai perché sarebbe una cosa da fare a livello mondiale,ma visto che gli esseri umani non riescono ad andare d’accordo nemmeno in un condominio….figuriamoci.
Il Radon viene generato continuamente da alcune rocce della crosta terrestre ed in particolar modo da Lave, tufi, pozzolane, alcuni graniti etc non solo dall’uranio,quindi dire che l’Adamello sia un giacimento di uranio mi pare esagerato.
Ma se anche fosse cosi sarebbe una cosa naturale indipendente da noi,mica possiamo smantellare l’Adamello,e comunque questo ci autorizzerebbe a creare radiazioni nucleari???
Come dire inizio a fumare tanto c’è lo smog.
Si continua a parlare di enormi impianti fotovoltaici che sostituiscano le centrali ma il percorso non è quello.
Quella è la strada di chi vuole tenere il monopolio energetico,perché un pannello sul tetto di ogni casa ci renderebbe in parte autosufficienti dalla rete elettrica.
La prima via da percorrere è il risparmio energetico per anni ci hanno insegnato a consumare inutilmente in tutti i campi dall’automobile alla casa,la bioedilizia è una realtà il fotovoltaico basta per il riscaldamento e per le basse tensioni in casa che sono quelle più usate l’illuminazione interna può benissimo funzionare a 12 volt come nella macchina, cosi come molti elettrodomestici come frullatori televisioni e altro.
Certo per chi è abituato a scaldare l’acqua con la caldaia a 30 gradi per poi miscelarla con quella fredda sotto la doccia sono cose difficili da capire ci hanno abituati cosi.
Il passaggio dovrebbe essere graduale in questi anni continuando ad usare il petrolio che non è eterno,si potrebbe iniziare con le alternative che con gli anni migliorerebbero.
Lo dobbiamo fare per chi verrà dopo di noi non per noi stessi perché tra 100 anni noi non ci saremo di certo ma le nostre scorie si.
Ripeto ancora una volta e sfido chiunque a dimostrare il contrario, attualmente nessuno sa come smaltire le scorie radioattive ,se non nascondendole sotto terra ed accumularle a scapito di chi verrà dopo di noi.
Quindi chiunque tralasci questo fondamentale problema si deve fare un esame di coscienza!!
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito
Negli USA operano 109 reattori per una potenza di 99 GW. L’ultimo ordine di costruzione di un reattore nucleare effettivamente realizzato risale a 23 anni fa. Negli ultimi 30 anni, i reattori ordinati e successivamente cancellati per i costi crescenti sono stati 123, mentre nel 1990, in Canada, il piano di costruzione di 10 reattori entro il 2014, è stato cancellato.
La centrale Yankee Rowe (Massachussets), chiusa nel 1991, fu costruita nel 1960 a un costo, in dollari 1993, di 186 milioni; lo smantellamento completo prevede (non è stato ancora completamente terminato) una spesa di 370 milioni di dollari, quasi il doppio di quanto speso per costruirla. La sua durata è stata quindi di 31 anni.
La vita media dei 439 reattori attualmete in funzione nel mondo è di 21 anni. Si stanno smantellando 80 centrali che hanno una vita media di 32 anni. In costruzione ce ne sono 36. Vale la pena di sottolineare che si tratta di centrali in costruzione, non in progetto di costruirle.
Nel 2002, British Energy entrò in crisi perché la liberalizzazione dei mercati elettrici aveva reso il nucleare poco competitivo. Fu salvata dalla bancarotta grazie a un criticato aiuto pubblico di oltre 6 miliardi di euro, in parte per coprire le passività legate alla gestione delle scorie nucleari e al futuro smantellamento delle centrali nucleari.
Nel gennaio 2005, la Corte dei conti francese ha scoperto che a fronte di 13 miliardi di euro di accantonamenti dichiarati da Electricité de France per lo smantellamento delle centrali nucleari e per la gestione delle scorie radioattive, esistono solo 2,3 miliardi di attivi effettivamente dedicati allo scopo.
Da questi esempi emerge il dubbio che il nucleare sia un’industria in cui è facile scaricare i costi sul futuro e sulla collettività.
Nel Nord America non si sta costruendo nessuna centrale, perchè appare non conveniente, e anche perchè la sua costruzione richiede almeno 10 anni con un costo maggiore di una qualsiasi centrale tradizionale, mentre smantellarla costa più del doppio e la sua durata è nella migliore delle ipotesi di poco superiore ai 30 anni.
Il costo di smaltimento dei rifiuti è maggiore del costo di fabbricazione della centrale, e non si deve dimenticare che in Italia non ci sono giacimenti di uranio, e questo creerebbe una nuova dipendenza dall'estero (uranio al posto del petrolio).
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito
Penso che dire che fra 15 anni non ci saranno alternative sia sbagliato. Ci sono già ora e ci saranno anche fra 15 anni. Il discorso dei nuclearisti non ha senso. Non ha senso perchè è incredibile avere la Germania che produce 70 volte l'energia solare rispetto a noi nonostante ha meno sole. E' incredibile che la Germania nonostante le sue centrali vuole arrivare nel 2050 progressivamente alla produzione dell' 80 % di energia rinnovabile. Progressivamente vuol dire che GIA' ADESSO ci si muove in questa direzione. Noi invece no, dobbiamo tirare avanti per l'interesse dei soliti.
Umbril ha scritto:Penso che dire che fra 15 anni non ci saranno alternative sia sbagliato. Ci sono già ora e ci saranno anche fra 15 anni. Il discorso dei nuclearisti non ha senso. Non ha senso perchè è incredibile avere la Germania che produce 70 volte l'energia solare rispetto a noi nonostante ha meno sole. E' incredibile che la Germania nonostante le sue centrali vuole arrivare nel 2050 progressivamente alla produzione dell' 80 % di energia rinnovabile. Progressivamente vuol dire che GIA' ADESSO ci si muove in questa direzione. Noi invece no, dobbiamo tirare avanti per l'interesse dei soliti.
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito
giak66 ha scritto:la bioedilizia è una realtà il fotovoltaico basta per il riscaldamento e per le basse tensioni in casa che sono quelle più usate l’illuminazione interna può benissimo funzionare a 12 volt come nella macchina, cosi come molti elettrodomestici come frullatori televisioni e altro.
Non è un problema di tensione, i 12V cc dell'auto sono frutto di un compromesso che risale a decenni fa ma stanno abbastanza strettini con le esigenze attuali (più la tensione è bassa e più gli amperaggi aumentano) e non implicano un rendimento maggiore, anzi.
Il risparmio lo si può benissimo fare anche a 220 V ca (che è anche più facile da gestire) così come a 380 V per le applicazioni industriali, e il pannello solare funziona benissimo lo stesso
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