Per descrivere al meglio questo straordinario evento occorre però fare qualche passo indietro. L'inverno 2005-2006 si rivelò infatti alquanto precoce, riservando le prime incursioni fredde da est dopo il 20 di novembre, con qualche perturbazione atlantica che a fine mese ci portò una manciata di cm di neve, mentre andò molto meglio da Milano in poi. Ma il bresciano stava già coltivando la grande rivincita.
In realtà la prima parte di dicembre non fu particolarmente esaltante, ma pochi giorni prima delle festività natalizie si cominciò ad intuire che il 2005 si sarebbe congedato con il botto.
A cavallo del S. Natale l'Italia era infatti interessata da un campo di alta pressione che tuttavia non sembrava avere alcuna intenzione di stazionare a lungo sul Mediterraneo. Cominciò infatti a spingere verso nord con insistenza sempre maggiore andando così a disturbare il Grande Freddo che fino a quel momento era adagiato in Lapponia e dintorni.
Ecco quindi dalle mappe gfs una sequenza "da manuale" per irruzioni artiche sulle nostre regioni:
Sabato 24 Dicembre

Domenica 25 Dicembre

Lunedi 26 Dicembre

In realtà da una parte va fatto onore ai modelli che videro l'irruzione con grande anticipo. Tuttavia sino a pochi giorni prima dell'evento non riuscirono ad inquadrare un dettaglio che avrebbe semplicemente stravolto le carte in tavola. La massa gelida infatti avrebbe attraversato tutta l'Europa centrale da est verso ovest, portando bufere di Blizzard sino a Parigi.
Solo in un secondo momento avrebbe piegato verso sudovest entrando così dalla porta del Rodano. Ma così facendo avrebbe dovuto fare i conti con l'aria decisamente più mite ed umida in risalita dal Mediterraneo...insomma si stava preparando la Rodanata più spettacolare degli ultimi decenni.
Proseguo qui il racconto con un reportage che scrissi pochi giorni dopo l'evento, corredandolo alla fine con le mappe meteo che permisero questa formidabile nevicata.
"Una prima nevicata, in realtà, si registra già nella notte tra lunedì e martedì. Dopo una giornata con nubi irregolari e schiarite, il cielo si copre verso la tarda serata di lunedì 26; la temperatura, dopo aver toccato una massimo di +6°C in giornata, scende fino a +3°C. Ed è con questa temperatura che, verso la mezzanotte, comincia a cadere una debole pioggia. Tuttavia in breve la precipitazione si intensifica e si trasforma in neve, con la temperatura che scende fino a +1°C; la neve cade debole ma a tratti anche moderata per buona parte della notte, fino alle otto del mattino, quando prati e tetti delle case sono ricoperti da circa 3 cm di neve, mentre le strade sono pulite. Per tutta la mattinata e il primo pomeriggio la neve non cade più, compare solo qualche sporadico fiocco bagnato, con la temperatura che in giornata sfiora i +3°C e con la neve della notte che si scoglie quasi completamente.
Solo tra le 15 e le 17 la neve ricomincia a cadere con costanza, in genere moderata, ma la temperatura di +2°C non consente una significativa presa al suolo. Poi il cielo rimarrà coperto ma senza precipitazioni fino in nottata, con la temperatura che scende a +1°C.
Lo spettacolo comincia all’alba di mercoledì. La neve ricomincia a cadere moderata, a tratti anche forte, con la temperatura che sfiora gli 0°C. Verso le 8 smette, con al suolo dai 2 ai 4 centimetri di neve, e sembra la fine precoce di una nevicata promettente. In realtà il bello doveva ancora venire.
Alle nove e mezza con una temperatura di +1°C la neve ricomincia a cadere, e lo fa sin da subito con un’intensità notevole; il tutto fa pensare ad un rovescio nevoso di breve durata, invece tale situazione continua senza soluzione di continuità fino alle 17.30. Una neve forte, a tratti molto forte, con fiocchi fitti che nei momenti di massima intensità raggiungono un diametro, senza esagerare, di 4 centimetri. E in queste otto ore il manto nevoso cresce a vista d’ occhio, fino a raggiungere i 15-16 cm, ma con diverse punte di 18 cm specie nei prati dove la neve ha attecchito con più facilità. Va detto che la temperatura è rimasta quasi sempre vicina a +1°C, e solo verso la fine ha raggiunto gli 0°C; tuttavia, vista l’intensità della precipitazione, ciò non ha assolutamente ostacolato la neve, che ha aderito ovunque, anche in pieno centro e sulle strade più battute. Va detto che in alta Franciacorta il manto nevoso ha superato i venti centimetri, sfiorando addirittura i trenta nella zona di Monterotondo (comprensivi però anche dei 4-5 cm caduti il giorno precedente che non si erano ancora sciolti).
Ma anche la fine di questa nevicata merita due parole.
Verso le 18, quando il cielo cominciò a scoprirsi da sudest (da li provenivano le nuvole), guardando le nubi che se ne andavano verso nordovest si potè intuire il motivo dell’intensità della nevicata: si trattava infatti di nuvole con consistente sviluppo verticale, con la sommità che brillava di uno spettacolare arancione, a causa della luce riflessa dalla superficie terrestre.
La giornata terminò poi con un cielo piuttosto nuvoloso, e la temperatura che scese fino a -1°C permise di non sprecare nemmeno un grammo della neve caduta durante il giorno."
Martedi 27 Dicembre

Mercoledi 28 Dicembre


Giovedi 29 Dicembre

Ma ciò che ha reso ancora più spettacolare questa nevicata, è stato il gran gelo dei giorni seguenti. Nella notte tra giovedi 29 e venerdi 30 il termoauto mi segnò -11,5°C facendomi pensare ad un dato sballato, ma quando il giorno dopo lessi "Ghedi, -14,2°C" (record per il mese di Dicembre) capii che il mio fedele termo non mi aveva abbandonato, aveva solo fatto il suo dovere!
Venerdi 30 Dicembre

...fu così che parte della neve rimase al suolo per un mese, il tempo necessario affinchè una nuova spettacolare nevicata posasse i suoi candidi fiocchi sulla neve vecchia che aveva resistito così strenuamente.
Ah, dimenticavo...all'inizio ho parlato di una sorta di rivincita del bresciano...il motivo è racchiuso in questa foto, scattata pochissimi giorni dopo l'evento

.............inverno 2005-2006, ti rivoglio!!!