Boss ha scritto:In bocca al lupo Marco!
Grazie, mi hanno dimesso a mezzo giorno, sono un po' spossato ma sto bene.
Boss ha scritto:Anche nella mia zona l'interruzione è durata giusto un istante, poi tutto stabile.
In compenso gran viavai di mezzi di soccorso a sirene spiegate, per cui ho supposto che le due cose fossero collegate.
Ecco cosa è accaduto. Dal GdB di oggi [nell'articolo c'è qualche imprecisione]
Blackout serale in mezza città per un’esplosione
Verso le 22.15 è scoppiato un trasformatore nella ricevitrice elettrica A2A di via Ziziola
Un'esplosione. Poi una seconda. Quindi quella che i residenti di via Ziziola - dove tutto ha avuto origine - hanno descritto come «una palla di fuoco». Cui è seguita una devastante scossa, come un terremoto. Di lì il blackout che ha interessato un'ampia fetta della città e che verso le 22.15, ha lasciato senza luce e senza corrente migliaia di bresciani, subito dopo quel fragoroso boato udito distintamente in tutto il capoluogo.
Causa di tutto è stato un guasto alla ricevitrice della rete elettrica di A2A di via Ziziola, a due passi dalla tangenziale Sud, tra Lamarmora e San Zeno. Un impianto come pochi altri alle porte della città che serve a «trasformare» la corrente, convertendola da alta a media e da media a bassa tensione, così da consentirne l'utilizzo alle utenze civili e domestiche. La sottostazione elettrica in questione, in particolare, serve il centro città e la zona immediatamente più a sud, quella appunto rimasta al buio. Da chiarire le cause dell'incidente, ma secondo le verifiche dei tecnici di A2A e dei Vigili del Fuoco, accorsi assieme a Croce Rossa e varie unità di Polizia e vigili urbani, sarebbe stato lo scoppio di un «trasformatore volumetrico», andato letteralmente in fiamme. Forse per un sovraccarico, anche se da A2A ci vanno cauti: se è vero che la canicola di questi giorni ha imposto a molti di ricorrere a un uso massiccio dei climatizzatori, è altresì vero che molti sono i bresciani ancora in ferie e diverse le aziende (dai consumi elettrici pesanti) chiuse.
In una manciata di secondi sono stati presi d'assalto i centralini di Vigili del fuoco e forze dell'ordine, con chiamate giunte da tutta la zona compresa tra via San Zeno, via Orzinuovi e il centro. Sul posto per primi gli addetti del pronto intervento di A2A che hanno limitato il propagarsi delle fiamme, alle quali hanno poi badato i Vvf del Comando di Brescia. Ai tecnici quindi il compito di garantire l'erogazione della corrente alla zona rimasta sprovvista, riallacciata «bypassando» l'impianto di via Ziziola. Il tutto - secondo le stime - in capo a circa un quarto d'ora, con qualche eccezione.
Buie per lunghi minuti sono apparse le vie della città, come in altri tempi. Con semafori in tilt e auto a passo d'uomo agli incroci. Luci d'emergenza che si accendevano qua e là, regalando qualche scampolo di visibilità e sirene di allarmi che ululavano senza sosta. Non ci fosse stato motivo di apprensione, la situazione sarebbe stata quasi suggestiva. Nessun disagio neppure negli ospedali (qualche secondo di blackout c'è stato in Poliambulanza, la struttura più vicina, ma pure al S. Orsola e al Civile). Anche se non è da escludere che qualche problema - con elettrodomestici e impianti - possa emergere solo col passare delle ore.
Lo spavento più grosso certo l'hanno provato i residenti di via Ziziola. Su tutti i signori Poli, che abitano proprio di fronte all'impianto. «Un grande scoppio, poi un altro. E una palla di fuoco: ho temuto che mi bruciasse la casa» racconta la signora Palmina, tra i molti scesi in strada. «Tremava tutto: vetri, muri, la terra... In confronto il terremoto del 2004 è stato niente» conferma il figlio Alessandro. Per fortuna nessuno si è fatto male.
Gianluca Gallinari