Salita dal passo del Valzellazzo, e fin qui, tutto tranquillo (a parte un tratto nel mezzo di una giungla tropicale con annesso lavaggio integrale).




Da qui prosecuzione in direzione del Cimon della Picozza, che appare piuttosto lontano


Peccato che il sentiero, all'apparenza dimenticato, abbia l'insana abitudine di sparire in un paio di casi sul più bello, con il risultato di aver perso un sacco di tempo su un ripido pendio erboso alla ricerca del medesimo.

Nel frattempo incontrato questo simpatico gregge di animali domestici (il cornutazzo mi ha trovato di suo particolare gradimento):

Infine, dalla cima:


360 ° (work in progress...forse)
e una vista dal basso del gruppo dopo la discesa dal solito ghiaione (con dolorosa scivolata sul primo tratto su ghiaccio

