Ovviamente partenza ad orario in cui l'escursionista serio è già in vetta e arrivo sulla vetta all'ora in cui l'escursionista serio sta già assaltando una pietanza al rifugio oppure è già con le chiavi dell'auto in mano. Vantaggio della cosa: avevamo la vetta tutta per noi, fino a 10 minuti prima pareva la M2 di Milano all'ora di punta.
Svantaggio: i soliti, malefici "possibili piovaschi pomeridiani su alpi e prealpi orientali", anche se nel complesso è andata bene: solo qualche chicco di ghiacciato, mentre una piccola cella temporalesca andava a scaricare il suo carico sulla sempre serena ed arida zona del Maniva.
Si segnala comunque che per l'occasione è stato svolto un sacrificio per lo spirito del Blumone, realizzando un nuovo segnavia color rosso sul tratto di nevaio della parete nord

Aggiungo qualche immagine (sarà stata l'emozione, ma son venute tutte perfettamente storte, con la stessa identica pendenza).
Visto che non c'era il maiale, ci si accontenta di questo abitante del luogo, che se la spassa allegramente:

La Val Cadino, nel complesso ancora con un bel verde acceso malgrado un luglio con clima freddo e piogge monsoniche



Vetta finalmente! Lo sconosciuto Lago della Vacca con il beffardo Frerone alle sue spalle

Infine, tre solite pseudopanoramiche fatte dalla vetta:
La visione di tutto il quadrante ovest, notare il Carè ancora una volta senza nuvole...
Uno sguardo più da vicino al cuore dell'Adamello...
...e una fosca zoomata sulle Orobie, con il Disgrazia sullo sfondo
