Innanzitutto diciamo che il "succo" di un temporale sono forti correnti ascensionali di aria calda e umida. Quindi si può capire benissimo che uno dei requisiti fondamentali affinchè possa avvenire un temporale è la presenza di aria calda e umida alle basse quote (fattore A). Tuttavia questa è una condizione necessaria ma non sufficiente, in quanto occorre un altro fattore che dia il via a questi moti ascensionali di aria calda e umida: questo fattore (che chiamiamo fattore B) in genere è lo scorrimento di aria più fredda e/o secca alle quote superiori e il calo dei geopotenziali (le due cose sono in genere correlate).
L'aria fredda e/o secca infatti è più densa e pesante dell'aria calda e umida, per cui quando le due tipologie di masse d'aria si sovrappongono, tendono a generare questi moti convettivi che portano appunto alla formazione dei temporali.
A questo punto bisogna fare una distinzione (però prendetela con le pinze perchè la generalizzo molto): se il fattore B prevale sul fattore A, allora si parla di temporali frontali; se invece il fattore A prevale sul fattore B, allora si parla di temporali di calore.
Direi che quelli di stasera sono stati temporali di calore; se mi avete seguito nel ragionamento, ciò significa che avevamo molta energia a disposizione (aria calda e umida alle basse quote), quindi il "fattore A" era prevalente; però dobbiamo andare a cercare quel minimo (ma fondamentale) fattore B che ha permesso di trasformare questa energia in temporali.
Un vero e proprio calo dei geopotenziali non c'è stato, quindi vuol dire che questo fattore B è stato davvero limitato.
Presenza di aria più fresca in quota?Mah, Wrf Lamma su base Ecmwf vedeva una piccola sacca di aria fresca nei dintorni nel bresciano, ma come causa mi sembra un po' forzata, semmai può aver coadiuvato, ma secondo me le vere cause sono da ricercare altrove

Dove cercare dunque questo fattore B?
Prendiamo questa immagine radar. Sono da poco passate le 21, focalizzate l'area in cui avviene l'innesco dei primi nuclei temporaleschi.

Ora guardate invece questa mappa dei venti e dell'umidità: si può notare l'arrivo di aria secca da SSW che va a contrastare con l'aria più umida (presente anche al piano, avevamo Dew Point sui 13-14°C) proprio laddove avveniva l'innesco dei primi nuclei!!

...e, alle 22.30, la rigenerazione di nuovi nuclei prorpio nella stessa zona!

Quindi, SECONDO ME, (e qui mi piacerebbe sentire altri pareri), questo fatidico fattore B è da ricercare proprio in queste correnti più secche in arrivo dall'Appennino.
Poi, questi nuclei sono entrati in seno alle correnti da WSW muovendosi così verso il medio-alto bresciano, il resto è storia che conosciamo tutti.
Ecco l'immagine radar della mezzanotte, quando l'ultimo nucleo (forse il più intenso) investiva il Bresciano.

Spero di non avervi stufato troppo

A domani
