Riporto una parte di un articolo del meteorologo Guido Guidi sul fenomeno che sta avvenendo in stratosfera.
"Ad oggi, i modelli di previsione numerica di tipo deterministico faticano a cogliere l’evoluzione di questa situazione, anche perchè prima di poter identificare nella troposfera i segnali di questa evoluzione dovranno passare ancora 5-7 giorni. La particolare caratteristica di eccezionalità dell’evento è infatti troppo lontana dai meccanismi di funzionamento dei modelli. Potremmo dire in effetti, che quanto sta accadendo non rientra nella logica con cui i modelli sono addestrati a “pensare”. Qualche dubbio sovviene invece nei confronti delle previsioni di tipo probabilistico, i cosiddetti sistemi EPS (Ensamble Prediction System), perchè questi funzionano secondo la logica della ricerca dei massimi scostamenti dalla media e dovrebbero cogliere più facilmente le situazioni estreme. Vero anche che questa, come detto, più che essere una situazione estrema è piuttosto contraria alla logica del funzionamento del sistema, pur essendo in effetti un episodio già visto parecchie volte, seppur con cadenza assolutamente casuale.
La configurazione troposferica attesa per la fine della prima decade di febbraio, dovrebbe essere uno “Scandinavian pattern positivo”, ovvero con promontorio anticiclonico dall’atlantico alle latitudini polari sull’Europa che innescherà un intenso moto meridiano sulla parte centro orientale del continente. Il successivo tilting (cedimento obliquo) del promontorio ed il probabile ingresso di transienti (perturbazioni) alla base dello stesso, in seno a quel che resterà dell’intenso flusso zonale che sta interessando il mediterraneo, potrebbero far assumere una matrice più continentale al flusso meridiano accentuandone le caratteristiche da un lato e instabilizzare fortemente lo stesso flusso sull’area del Mediterraneo dall’altro.
Da un punto di vista puramente prognostico, l’ingresso dell’aria fredda ha un’altissima probabilità di verificarsi, mentre il tempo atmosferico sarà condizionato dalla presenza o meno di transienti. Se questi saranno assenti, sarà l’area orientale del paese ad essere maggiormente interessata dai fenomeni; in caso contrario saranno le regioni occidentali ad avere la fenomenologia più accentuata e, mi si perdoni l’azzardo, non sarebbe da escludere la neve a bassa quota anche sulle coste tirreniche"
Guido Guidi Sul Major Midwinter Warming
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Re: Guido Guidi Sul Major Midwinter Warming
Sicuramente è stato un MMW eccezionale... ma al momento non vedo configurazioni altrettanto eccezionali nella troposfera.
Anche se sicuramente si ritornerà in inverno, e prepotentemente dall'inizio di Febbraio.
Anche se sicuramente si ritornerà in inverno, e prepotentemente dall'inizio di Febbraio.
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.