I mille volti della nivofilia!

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Rickybs
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I mille volti della nivofilia!

Messaggio da Rickybs »

Buongiorno, popolo di nivofili!

Apro questo post, un po' scherzoso, per combattere i primi caldi e per condividere i mille volti del nostro amore per la neve. Tutti amiamo la "dama bianca", ma questa passione viene vissuta in modi diversi. Se volete, potete usare il mio schemino, per affrontare ogni punto, altrimenti fate come preferite, avete carta bianca! Unica regola: dire la verità, solo la verità, nient'altro che la verità!

DOVE

A casa. Rigorosamente. La neve del proprio orticello ha un sapore unico, inimitabile, non scambierei un solo centimetro di neve Mompianese per metri e metri di neve montana. Non ha senso, lo so, ma quando si parla di fiocchi divento il peggior egoista al mondo. Mi regala più emozioni una spolverata casalinga, piuttosto che un'abbondante nevicata in alta quota. Bella, per carità, ma sono emozioni totalmente diverse, le ho vissute e parlo per esperienza. Il discorso si complica quando piove a casa e nevica in un'altra località pianeggiante, a poca distanza (vedi 27 gennaio 2006). In questi casi divento irritabile (eufemismo), chiudo le ante, spengo il pc, non voglio sentire nessuno, guai a mandarmi foto della neve! Ho i nervi a fior di pelle, odio tutto e tutti, ogni tanto la curiosità prende il sopravvento e sbircio qualche immagine in arrivo dai paesi limitrofi, ma ciò peggiora la mia situazione di rabbia cieca. Spero che arrivi una poderosa sciroccata, in grado di cancellare ogni traccia di neve dalla faccia della terra, mai e poi mai potrei dire "sono felice per te, goditela!". In queste situazioni posso arrivare a prendere decisioni drastiche (nel 2006 mollai l'università da un giorno all'altro).
Tutto cambia se piove in pianura e nevica in montagna oppure in zone statisticamente molto più nevose di Brescia. In questo caso la vivo come una cosa tutto sommato naturale, non come un torto imperdonabile, quindi posso anche prendere l'auto e andare a vedere il paesaggio imbiancato, pur sapendo che non mi trasmetterà emozioni paragonabili a quelle della neve casereccia.
Se dovessi trasferirmi in alta quota, probabilmente avrei bisogno di un certo lasso di tempo per legarmi al nuovo orticello e "trasferire" anche la mia passione.
Riassumendo: nivofilo casalingo, irriducibile, ai limiti del patologico (anzi, oltre).

COME

Vivo le nevicate con frenesia, ingordigia, adrenalina. Di certo non davanti al caminetto osservando i fiocchi in lontananza. Appena vedo i primi, minuscoli fiocchetti, comincio a camminare per casa, guardando continuamente il radar, e passo da una finestra all'altra. Quando l'asfalto comincia a cedere, devo uscire, armato di reflex, smartphone e righello. A questo punto comincia la parte più emozionante e faticosa, continuo a ripercorrere le stesse tappe, freneticamente, un po' a piedi, un po' in macchina: stazione meteo a casa dei miei (dove misuro su tavoletta), vie di Mompiano, giardino, parco, di nuovo a casa, poi di nuovo a misurare, altre vie del quartiere, e così via, in un crescendo di scatti e misurazioni. Niente a che vedere con il relax, no, adrenalina allo stato puro, euforia, gioia, felicità. Voglio essere solo, in questi casi non apprezzo la compagnia di nessuno, nemmeno dei nivofili (la cui presenza invece mi fa piacere durante le nevicate montane, che vivo in modo più distaccato). Con lo sguardo inebetito cerco di godermi ogni istante della fioccata, finché, esausto, torno a casa quando tutto finisce. A questo punto mi butto sul letto, ma ci vuole molto tempo per prendere sonno, devo prima smaltire l'emozione. Chiudo gli occhi e continuo a vedere i fiocchi che volteggiano sulle palpebre. L'illusione ottica può durare ore. E ne nevica di notte? Non cambia nulla. Se dovessi svegliarmi e vedere 20 cm di neve senza essermi gustato la nevicata, proverei una rabbia e una delusione senza eguali. Non riuscirei mai a perdonarmelo, piuttosto mi faccio una notte insonne con il rischio di rimanere deluso dall'accumulo esiguo. Voglio vedere i fiocchi che scendono, oltre al manto bianco. Il secondo, da solo, non mi appaga.
E se sono al lavoro? Prendo permesso, a qualsiasi costo. DEVO godermi la nevicata. E se ho prenotato una vacanza e proprio il giorno della partenza sono previsti 20 cm a Mompiano? Annullo il viaggio. Elisa è al corrente di questa clausola e sa che le nostre eventuali vacanze invernali possono saltare anche all'ultimo minuto, a causa di una nevicata.
Riassumendo: estremista.

QUANDO

Sempre e comunque, W la neve. Se arriva fuori stagione, la vivo come un regalo inaspettato. Nevica in maggio in pianura? Ottimo, così scriviamo una pagina di storia. Certo, se posso scegliere preferisco la neve a Natale, seguita da una -15°, ma la dama bianca è benvenuta in ogni stagione e le "invernate" primaverili mi esaltano, proprio per la loro anomalia. Giorno o notte? Preferisco di giorno, purché la temperatura sia rigorosamente sotto zero, ma anche le fioccate notturne hanno un grande fascino.
Riassumendo: nivofilo, sempre e comunque.

QUANTO

Qui cadiamo nell'ovvio... maggiore è l'accumulo, più grande è la felicità. Tuttavia anche imbiancate di poco conto mi emozionano, purché siano coerenti con le previsioni. Qui entrano in gioco le aspettative, che si rivelano fondamentali: se le previsioni annunciano 20 cm e ne cadono 15, me la godo comunque alla grande. Se invece ci si aspetta una bella nevicata e alla fine cadono 4 fiocchi, la delusione prevale sulla gioia di vedere la neve.
Riassumendo: ingordo, ma con un po' di razionalità.

PERCHÉ
Difficile da spiegare. Non è solo la bellezza di un paesaggio innevato, non è solo il piacere di vedere il proprio quartiere sotto una candida coltre. Si tratta di qualcosa di profondo, inspiegabile, incontrollabile e superiore a qualsiasi altra passione.
Riassumendo: non so perchè, ma amo la neve più di ogni altra cosa (non persona).

Ora tocca a voi!
“Gli appassionati di meteorologia sono in parte scienziati, in parte poeti; gioiscono delle forme e dei colori che glorificano il tempo, si deliziano degli estremi”
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wizard
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da wizard »

Rickybs ha scritto:Buongiorno, popolo di nivofili!

Apro questo post, un po' scherzoso, per combattere i primi caldi e per condividere i mille volti del nostro amore per la neve. Tutti amiamo la "dama bianca", ma questa passione viene vissuta in modi diversi. Se volete, potete usare il mio schemino, per affrontare ogni punto, altrimenti fate come preferite, avete carta bianca! Unica regola: dire la verità, solo la verità, nient'altro che la verità!

DOVE

A casa. Rigorosamente. La neve del proprio orticello ha un sapore unico, inimitabile, non scambierei un solo centimetro di neve Mompianese per metri e metri di neve montana. Non ha senso, lo so, ma quando si parla di fiocchi divento il peggior egoista al mondo. Mi regala più emozioni una spolverata casalinga, piuttosto che un'abbondante nevicata in alta quota. Bella, per carità, ma sono emozioni totalmente diverse, le ho vissute e parlo per esperienza. Il discorso si complica quando piove a casa e nevica in un'altra località pianeggiante, a poca distanza (vedi 27 gennaio 2006). In questi casi divento irritabile (eufemismo), chiudo le ante, spengo il pc, non voglio sentire nessuno, guai a mandarmi foto della neve! Ho i nervi a fior di pelle, odio tutto e tutti, ogni tanto la curiosità prende il sopravvento e sbircio qualche immagine in arrivo dai paesi limitrofi, ma ciò peggiora la mia situazione di rabbia cieca. Spero che arrivi una poderosa sciroccata, in grado di cancellare ogni traccia di neve dalla faccia della terra, mai e poi mai potrei dire "sono felice per te, goditela!". In queste situazioni posso arrivare a prendere decisioni drastiche (nel 2006 mollai l'università da un giorno all'altro).
Tutto cambia se piove in pianura e nevica in montagna oppure in zone statisticamente molto più nevose di Brescia. In questo caso la vivo come una cosa tutto sommato naturale, non come un torto imperdonabile, quindi posso anche prendere l'auto e andare a vedere il paesaggio imbiancato, pur sapendo che non mi trasmetterà emozioni paragonabili a quelle della neve casereccia.
Se dovessi trasferirmi in alta quota, probabilmente avrei bisogno di un certo lasso di tempo per legarmi al nuovo orticello e "trasferire" anche la mia passione.
Riassumendo: nivofilo casalingo, irriducibile, ai limiti del patologico (anzi, oltre).

COME

Vivo le nevicate con frenesia, ingordigia, adrenalina. Di certo non davanti al caminetto osservando i fiocchi in lontananza. Appena vedo i primi, minuscoli fiocchetti, comincio a camminare per casa, guardando continuamente il radar, e passo da una finestra all'altra. Quando l'asfalto comincia a cedere, devo uscire, armato di reflex, smartphone e righello. A questo punto comincia la parte più emozionante e faticosa, continuo a ripercorrere le stesse tappe, freneticamente, un po' a piedi, un po' in macchina: stazione meteo a casa dei miei (dove misuro su tavoletta), vie di Mompiano, giardino, parco, di nuovo a casa, poi di nuovo a misurare, altre vie del quartiere, e così via, in un crescendo di scatti e misurazioni. Niente a che vedere con il relax, no, adrenalina allo stato puro, euforia, gioia, felicità. Voglio essere solo, in questi casi non apprezzo la compagnia di nessuno, nemmeno dei nivofili (la cui presenza invece mi fa piacere durante le nevicate montane, che vivo in modo più distaccato). Con lo sguardo inebetito cerco di godermi ogni istante della fioccata, finché, esausto, torno a casa quando tutto finisce. A questo punto mi butto sul letto, ma ci vuole molto tempo per prendere sonno, devo prima smaltire l'emozione. Chiudo gli occhi e continuo a vedere i fiocchi che volteggiano sulle palpebre. L'illusione ottica può durare ore. E ne nevica di notte? Non cambia nulla. Se dovessi svegliarmi e vedere 20 cm di neve senza essermi gustato la nevicata, proverei una rabbia e una delusione senza eguali. Non riuscirei mai a perdonarmelo, piuttosto mi faccio una notte insonne con il rischio di rimanere deluso dall'accumulo esiguo. Voglio vedere i fiocchi che scendono, oltre al manto bianco. Il secondo, da solo, non mi appaga.
E se sono al lavoro? Prendo permesso, a qualsiasi costo. DEVO godermi la nevicata. E se ho prenotato una vacanza e proprio il giorno della partenza sono previsti 20 cm a Mompiano? Annullo il viaggio. Elisa è al corrente di questa clausola e sa che le nostre eventuali vacanze invernali possono saltare anche all'ultimo minuto, a causa di una nevicata.
Riassumendo: estremista.

QUANDO

Sempre e comunque, W la neve. Se arriva fuori stagione, la vivo come un regalo inaspettato. Nevica in maggio in pianura? Ottimo, così scriviamo una pagina di storia. Certo, se posso scegliere preferisco la neve a Natale, seguita da una -15°, ma la dama bianca è benvenuta in ogni stagione e le "invernate" primaverili mi esaltano, proprio per la loro anomalia. Giorno o notte? Preferisco di giorno, purché la temperatura sia rigorosamente sotto zero, ma anche le fioccate notturne hanno un grande fascino.
Riassumendo: nivofilo, sempre e comunque.

QUANTO

Qui cadiamo nell'ovvio... maggiore è l'accumulo, più grande è la felicità. Tuttavia anche imbiancate di poco conto mi emozionano, purché siano coerenti con le previsioni. Qui entrano in gioco le aspettative, che si rivelano fondamentali: se le previsioni annunciano 20 cm e ne cadono 15, me la godo comunque alla grande. Se invece ci si aspetta una bella nevicata e alla fine cadono 4 fiocchi, la delusione prevale sulla gioia di vedere la neve.
Riassumendo: ingordo, ma con un po' di razionalità.

PERCHÉ
Difficile da spiegare. Non è solo la bellezza di un paesaggio innevato, non è solo il piacere di vedere il proprio quartiere sotto una candida coltre. Si tratta di qualcosa di profondo, inspiegabile, incontrollabile e superiore a qualsiasi altra passione.
Riassumendo: non so perchè, ma amo la neve più di ogni altra cosa (non persona).

Ora tocca a voi!



:clapping: :clapping:
mi riconosco al 100% nella tua descrizione, di solito sono altruista, ma quando si parla di neve sono un'irriducibile egoista
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Fabio
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da Fabio »

Anche io sono come te Richy....un grande egoista per il mio orticello e notti insonni!
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fabio lumezzane s.a
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da fabio lumezzane s.a »

Anch'io mi riconosco esattamente in tutti e cinque i punti, l'unica differenza è che quando nevica non vado in giro per le vie del paese ma me la godo a casa, nel cortile e nel mio prato sotto casa
"grazie alla neve bianca ed abbondante, a quella nebbia densa e avvolgente, grazie al tuono, pioggia e temporali, al sole caldo che guarisce tutti i mali, grazie alle stagioni a tutte le stagioni " (Nomadi)
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zakkaccio
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da zakkaccio »

io la vivo in modo diverso. Amo la neve ovunque mi trovi e amo andarmela a cercare dove c'è.
Adoro salire in montagna partendo con pioggia e vedere la trasformazione in neve con la quota, dai primi splatter ai fiocchi fradici alla neve bagnata e via via sempre più asciutta finché non la trovo polverosa e soffice.
Amo sentire i fiocchi che sbattono sulla giacca, attraversarla con gli sci e tuffarmici dentro.
Mi piace anche la neve di città/fondovalle, anche se solitamente è un paciugo non paragonabile alla neve in quota.
Quest'anno mi sono divertito dai ;-)
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elgnaro
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da elgnaro »

zakkaccio ha scritto:io la vivo in modo diverso. Amo la neve ovunque mi trovi e amo andarmela a cercare dove c'è.
Adoro salire in montagna partendo con pioggia e vedere la trasformazione in neve con la quota, dai primi splatter ai fiocchi fradici alla neve bagnata e via via sempre più asciutta finché non la trovo polverosa e soffice.
Amo sentire i fiocchi che sbattono sulla giacca, attraversarla con gli sci e tuffarmici dentro.
Mi piace anche la neve di città/fondovalle, anche se solitamente è un paciugo non paragonabile alla neve in quota.
Quest'anno mi sono divertito dai ;-)

Condivido in toto, anche io adoro la neve in ogni dove, quando poi in quota ti trovi la farina....spettacolo!!!
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Boss
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da Boss »

In città è bellissimo quando nevica, poi inevitabilmente diventa una pericolosissima lastra di vetroghiaccio, un paciugo infernale o entrambi, ma non si può avere tutto.
La neve la adoro in montagna (dove oltretutto è essenziale) e mi piace in pianura, sono felicissimo se nevica dove sono e mi piace anche andarmela a trovare.
Invece il classico 'a Brescia piove mentre nel resto del mondo nevica' mi manda in bestia, ma mi è successo anche il contrario, ovvero nevicata a Brescia mentre ero a Milano. :evil:

In ogni caso per me 28/12/2020 is the new Gennaio 2006, e non venite a dirmi 'si ma almeno alla fine ha nevicato' (per 40 minuti :mad: ) :twisted:
How the hell did I get here so soon?

Our weary eyes still stray to the horizon
Though down this road we've been so many times

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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da Rickybs »

Boss ha scritto:In città è bellissimo quando nevica, poi inevitabilmente diventa una pericolosissima lastra di vetroghiaccio, un paciugo infernale o entrambi, ma non si può avere tutto.
La neve la adoro in montagna (dove oltretutto è essenziale) e mi piace in pianura, sono felicissimo se nevica dove sono e mi piace anche andarmela a trovare.
Invece il classico 'a Brescia piove mentre nel resto del mondo nevica' mi manda in bestia, ma mi è successo anche il contrario, ovvero nevicata a Brescia mentre ero a Milano. :evil:

In ogni caso per me 28/12/2020 is the new Gennaio 2006, e non venite a dirmi 'si ma almeno alla fine ha nevicato' (per 40 minuti :mad: ) :twisted:


Vero, anche per me è stata una bella delusione, ma mai come nel 2006, quella fu una cosa pazzesca (per me). Un conto è avere 2-3 cm a casa e una quindicina nell'ovest provincia (2020), un altro è avere pioggia a dirotto mentre a Fornaci e Roncadelle, quindi a pochi km di distanza da Mompiano, si superano in scioltezza i 30 cm (2006). Fu un vero incubo, spero non capiti più una cosa del genere. :mryellow:
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Re: I mille volti della nivofilia!

Messaggio da fabio lumezzane s.a »

Rickybs ha scritto:
Boss ha scritto:In città è bellissimo quando nevica, poi inevitabilmente diventa una pericolosissima lastra di vetroghiaccio, un paciugo infernale o entrambi, ma non si può avere tutto.
La neve la adoro in montagna (dove oltretutto è essenziale) e mi piace in pianura, sono felicissimo se nevica dove sono e mi piace anche andarmela a trovare.
Invece il classico 'a Brescia piove mentre nel resto del mondo nevica' mi manda in bestia, ma mi è successo anche il contrario, ovvero nevicata a Brescia mentre ero a Milano. :evil:

In ogni caso per me 28/12/2020 is the new Gennaio 2006, e non venite a dirmi 'si ma almeno alla fine ha nevicato' (per 40 minuti :mad: ) :twisted:


Vero, anche per me è stata una bella delusione, ma mai come nel 2006, quella fu una cosa pazzesca (per me). Un conto è avere 2-3 cm a casa e una quindicina nell'ovest provincia (2020), un altro è avere pioggia a dirotto mentre a Fornaci e Roncadelle, quindi a pochi km di distanza da Mompiano, si superano in scioltezza i 30 cm (2006). Fu un vero incubo, spero non capiti più una cosa del genere. :mryellow:

Io invece il 28-12-2020 mi sono divertito e parecchio, sicuramente la miglior nevicata degli ultimi inverni
"grazie alla neve bianca ed abbondante, a quella nebbia densa e avvolgente, grazie al tuono, pioggia e temporali, al sole caldo che guarisce tutti i mali, grazie alle stagioni a tutte le stagioni " (Nomadi)
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