decidiamo quindi di andare a fare colazione e aspettare il tutto poi in un parcheggio sempre vicino a Borgovercelli tenendo sempre sott'occhio radar , satellite e gli ultimi aggiornamenti modellistici che confermavano come zona targhet la zona tra Vercelli e Novara, con un rischio di tornadogenesi e di supercelle violente molto elevato, visti i valori di shear e di elicità presenti uniti ad un punto di tripla convergenza.
Rimaniamo sotto cielo grigio fin verso le 14 del pomeriggio, quando fugaci schiarite cominciano a farsi largo nel cielo, da quel momento primi cumuli cominciavano a stagliarsi nel cielo lungo le Alpi occidentali, molto offuscati a causa dell'elevata presenza di umidità alle basse quote, i giochi potevano ritenersi aperti, il fronte freddo cominciava a spingere da ovest e il radar cominciava ad animarsi, segnando la formazione di un rovescio ad est della nostra posizione dove già si poteva intravedere all'orizzonte una base basse e molto organizzata, aspettiamo e mentre dal radar cominciava sempre più ad ingrandirsi e intensificarsi decidiamo di seguire questa cella che è anche l'unica che veniva a trovarsi in perfetta posizione e sincronia con le correnti da sudest al suolo che fungevano da inflow.
Mentre eravamo in strada un fulmine nube terra cadde davanti a noi in un campo di pannocchie, da quel momento sarà un continuo di tuoni e rombi senza alcun segno di attività elettrica come nelle supercelle americane.
Analizzando poi la direzione di spostamento del temporale decidiamo di posizionarci in un campo a visuale apertissima dove il mesociclone con annessa wall cloud ci sarebbe venuta incontro, e in caso di ipotetico tornado avremmo potuto vederlo senza alcun ostacolo.
La wall cloud di questa supercella si presenta subito con un LCL davvero basso e una rotazione impressionante, il vento da sudest al suolo che fungeva da inflow permetteva la formazione di fractocumuli rasoterra in rapida ascesa, i tuoni borbottanti erano pressoche continui .
Infine decidiamo di proseguire la caccia verso Galliate, dove ci veniamo a trovare quasi sotto la wall cloud con diversi tentativi di funnel cloud senza però condensazione al suolo, da quel momento l'area dell RFD era vicino a noi e stava per investirci , decidiamo cosi di scappare per raggiungere le auto e inseguire la cella sin nel milanese percorrendo la A4, purtroppo però la cella muoveva verso nord e l'autostrada era troppo a sud, abbandoniamo cosi l'idea di proseguire la caccia alla cella, queste le foto della supercella american style di quel pomeriggio


Uno zomm alla base della wall ancora lontana



Una foto al grosso funnel cloud che si stava protaendo verso il basso, qui le potenzialità per un tornado anche di forte intensità erano alte

sempre una foto alla wall cloud




