Già, perché l’unica nevicata che potrebbe competere con questa si ebbe nell’inverno ’96-’97: in quell’occasione caddero 31-32 cm di neve (in due riprese ravvicinate), mentre stavolta il manto nevoso è cresciuto, in circa 24 ore di neve ininterrotta, fino a 35-36 cm. Uno spettacolo, quindi, che si ripete con cadenza decennale, e che mai come stavolta si è dovuto apprezzare tutto d’un fiato: infatti, proprio colui che in un primo momento ci ha regalato questa nevicata così abbondante, se l’è poi voluta portar via in un batter d’occhio. Ovviamente stiamo parlando dello Scirocco.
Ma vale la pena fare un passo indietro di qualche giorno per capire come è arrivata questa nevicata.
Siamo intorno al 20 di gennaio quando sulla Russia europea imperversa un gelo che non si vedeva da anni: di notte nei pressi di Mosca le temperature sfiorano i -35°C. Sull'Italia centrosettentrionale invece il tempo è sostanzialmente buono e non eccessivamente freddo.

Tuttavia i modelli annunciano uno spostamento dell'anticiclone delle Azzorre verso nordest con un conseguente arrivo del freddo anche sulle nostre regioni.


In realtà come si può notare dalle carte va detto che l'ondata fredda non fu particolarmente intensa, anche nel recente passato si erano viste irruzioni gelide ben più crude. Ancora oggi mi capita di chiedermi cosa fosse successo se il "cuscinetto freddo" fosse stato più corposo, ma va beh questa è un'altra storia.
Sta di fatto che il "motore" dell'incipiente nevicata fu davvero singolare, ai tempi fu definito da alcuni un autentico colpo da biliardo.
In sostanza si ebbe una seconda erezione dell'Anticiclone atlantico, questa volta un pò più occidentale, che mise in moto verso sud-sudovest un nocciolo di aria fredda dalla Scandinavia.

Questo nocciolo di aria fredda ed instabile attraversò la Danimarca, la Germania e si portò a ridosso delle Alpi. Le sue caratteristiche sono ben intuibili da queste due carte a 850 e 500 hPa relative al 26 Gennaio.


La rotazione ciclonica della bassa pressione a nord delle Alpi cominciò così ad abbracciare anche l'Italia settentrionale: poteva avere inizio la nevicata più abbondante degli ultimi 20 anni, che tra l'altro cominciò con il gelo al suolo e con un'isoterma di circa -11°C (!!!) a 850 hPa.
Ecco allora un breve reportage che scrissi pochi giorni dopo l'evento.
"Nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 la temperatura scende, grazie al cielo ancora sereno, fino a -4,5°C. Poi, nelle primissime ore di giovedì, cominciano ad arrivare i primi altostrati, ed alle 7.00 il cielo si presenta già quasi coperto, con le ultimissime schiarite che vanno scomparendo verso nordest. Nel frattempo la colonnina di mercurio è risalita fino a -3°C. Bisogna aspettare le 11.00 per vedere i primissimi fiocchi, che svolazzano con -1°C; per un’ ora cadranno solo piccoli fiocchi isolati, mentre è tra le 12.00 e le 13.00 che la neve comincia a cadere con maggiore insistenza, ma in modo intermittente. Verso le 13.00 al suolo si registra circa mezzo cm di neve. Ma lo spettacolo comincia proprio a quell’ora. La nevicata infatti, seppur ancora di intensità debole, comincia a divenire insistente e, grazie alla temperatura sottozero (siamo a -1°C) il manto nevoso comincia ad ispessirsi. Alle 15 al suolo si misurano circa 2 cm di neve. Dalle 15 alle 19 la nevicata assume un’intensità in genere moderata, e nel frattempo la temperatura scende a -2°C: si tratta dunque di neve farinosa, che attacca ovunque, ed alle 19 si misurano già circa 8-9 cm. Poi dalle 19 alle 23 la neve cade insistente, moderata e a tratti anche forte, fitta, con il manto che cresce fino a 16-17 cm."
Il racconto non termina qui, ma a questo punto occorre fare un doveroso intermezzo. Le cose infatti cominciavano a cambiare, e lo si può intuire da questa carta relativa alla mezzanotte del 27 gennaio:

In sostanza l'aria fredda aveva nel frattempo attraversato la Francia e si accingeva ad entrare anche in Spagna. Inevitabile la formazione di una depressione sul Mediterraneo occidentale, situazione che per l'Italia può voler dire una sola cosa: Scirocco.
Ecco allora il proseguo del reportage, che riprende dalle 23 circa del 26 gennaio.
"Tuttavia le circostanze ricordano, se ce ne era il bisogno, che il responsabile di questa abbondante precipitazione è lo Scirocco. E i risultati si vedono. A Verona la temperatura è passata da -2°C a +1°C, con un vento incalzante da est. E da noi, nel frattempo, la colonnina di mercurio sale a -1,5°C. Ma il gelido cuscinetto resiste, e la neve prosegue per tutta la notte, in genere moderata. Alle 7 si presenta un paesaggio spettacolare, che non si vedeva dal 1 gennaio del ’97: il suolo è ricoperto da un manto nevoso di 28-29 cm di spessore! A rovinare in parte tale spettacolo ci pensa la temperatura, che nel frattempo è salita fino a -1°C. A Verona piove con +3°C, ma questo ce lo si poteva aspettare; la sorpresa è un’altra: anche a Brescia, durante la notte, la neve è stata sostituita dalla pioggia, con un vento che soffia moderato da est. Ma, incredibilmente, sulla nostra zona il cuscinetto resisterà tutta la mattinata, con la neve che la farà da padrona. La nevicata infatti proseguirà fino alle 11, con un’intensità moderata e a tratti anche forte, e con la temperatura che si porterà fino a 0°C; la neve non sarà più farinosa, e i fiocchi raggiungono enormi dimensioni con una caduta pressochè verticale, testimonianza di un aumento di temperatura anche alle medie quote. Le circostanze insomma lasciano presagire che la neve entro breve lascerà il posto alla pioggia, ma intanto alle 11, ora dell’ultima misurazione, il metro sprofonda nella neve come non lo faceva da 20 anni: al suolo si registrano 35-36 cm di neve!!
Poi, come oramai era nell’aria da ore, lo Scirocco si decise a riprendersi quello che aveva donato in 24 ore di puro spettacolo. Dalle 11 in poi la precipitazione infatti perde notevolmente di intensità, e i fiocchi cominciano a cadere bagnati; per tutto il pomeriggio cadrà debole pioggia mista a neve a carattere intermittente, con la temperatura che si porterà fino a +2°C. Verso sera ci sarà il definitivo passaggio a pioggia, che tra l’altro cadrà per tutta la notte, tant’è che la mattina seguente il manto nevoso sarà già più che dimezzato (alle 7 circa 15 cm). Solo gli enormi mucchi di neve ai bordi delle strade ricordavano quello che fu."
Giusto per completezza, ecco la carta che sancì il passaggio definitivo da neve a pioggia:

A Milano, dove la neve continuò a cadere sino alla notte successiva, caddero 55 cm di neve.
Ma anche in alta Franciacorta fu grande neve, con il manto nevoso che in diversi punti superò i 40 cm.
Ecco dunque alcune immagini fotografiche riferite al paese di Adro (by Andrea Perini).






....è tutto.
Aspetto altre vostre fotografie per riportare alla memoria un grande evento meteo
