Più di quattro di lavoro ore con due squadre di Vigili del fuoco, 17 volontari della Protezione civile e un elicottero impegnati per fermare il disastro. E' stato spento l'incendio che alle otto di lunedì mattina ha cominciato a divorare l'habitat delle torbiere, l'oasi naturale del Sebino. Le fiamme hanno attaccato la bassa vegetazione mettendo seriamente a rischio il delicato equilibrio della riserva. La colonna di fumo nero è stata visibile a lungo a chilometri di distanza dal rogo. Le operazioni di spegnimento, concluse dopo mezzogiorno, sono state complicate anche a causa della siccità che ha favorito il propagarsi delle fiamme.
L'incendio alle torbiere è solo l'ultimo di una serie che in questo periodo sta flagellando la provincia. Soltanto ieri ve ne sono stati due tra i monti di Collio e i rilievi attorno a Nave. Particolarmente grave il primo, con 30 ettari di boschi e pascoli finiti in cenere.