TORINO 04/08/2009 - Per un’ora ha pensato d’aver vinto 100 milioni di euro al Superenalotto. Ma la sua amante si è scordata di giocare la schedina e a Massimo M., operaio torinese di qua*rant’anni, la rabbia è salita a tal punto che non ha potuto far ameno di prendere a pugni la donna. Così, ricoverata all’ospeda*le di Ciriè, Francesca (il nome è di fantasia), una giovane commessa, ha raccontato tutto alle forze dell’ordine che hanno redatto una denuncia per lesioni.
Il fatto è avvenuto lo scorso martedì; la coppia clandestina si è ritrovata per un fugace incontro (Massimo M. è sposato) e, prima di dividersi, i due hanno compilato una schedina con i numeri del loro amore: 1 (gennaio, il mese nel quale si sono cono*sciuti), 21 (il giorno), 29 (gli anni di lei), 40 (gli anni di lui) e 63 e 70 (i numeri civici delle rispettive abitazioni).
«Senti, io non ho tempo, giocala tu, ecco l’euro», ha detto Massimo prima del com*miato. L’operaio, tornato a casa, ha seguito il telegiornale della sera facendo attenzione ai numeri estratti. E’ rimasto letteralmente impietrito: tutti i numeri comparsi sul tele*schermo facevano parte della sestina che Francesca aveva giocato. L’uomo non ci ha visto più, ha chiamato la moglie e le ha scaricato addosso tutte le meschinità covate in dieci anni di matrimonio:
«Adesso basta, di te mi sono stufato, me ne vado via, chiudo la porta dietro di me e non ti voglio più vedere ne sentire. Chiedimi pure tutti i soldi che vuoi, parlane con i miei avvocati...». Sbigottita, la donna è rimasta senza parole. Massimo è uscito e a bordo della sua vec*chia Fiat Punto e si è avviato verso un piccolo comune del ciriacese dove risiede Francesca, per incontrare l’amante e festeg*giare con lei. Ha provato ad annunciare il suo arrivo con una telefonata, ma il cellula*re della donna, stranamente, risultava stac*cato. Arrivato sotto casa di Francesca ha citofonato ripetutamente; hanno risposto i genitori: «Non c’è, è uscita improvvisamen*te ma non ha preso l’auto, non deve essersi allontanata di molto».
Massimo ha girova*gato per le vie del paese non per molto fino a quando, seduta su una panchina, ha visto la sua giovane amante: «Francesca - ha gridato felice -, abbiamo vinto. Abbiamo vinto 100 milioni di euro». Ma la donna piangeva, lo ha guardato mesta e, con un filo di voce, gli ha confessato: «Massimo, non so come dirtelo, mi sono dimenticata di giocare la schedina. Non abbiamo vinto un bel niente». All’uomo è crollato il mondo addosso, ha cominciato ad inveire, a insultare la ragazza e a prender*la a pugni fino quasi a tramortirla poi, a bordo della sua auto, ha fatto ritorno a casa. Ma lì, sua moglie, aveva sbarrato la porta d’ingresso lasciando fuori una valigia con gli effetti personali del marito: «Vattene, non ti voglio più vedere», gli ha detto senza neppure aprire. Allora Massimo altro non ha potuto fare se non raggiungere l’abitazio*ne dei suoi genitori e trovare lì ricovero per una notte che, verosimilmente, ha trascorso insonne.

