Liberalizzazione Caccia
Moderatore: Moderatore
Liberalizzazione Caccia
Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessa sicurezza: un disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia. E' firmato dal senatore Franco Orsi.
Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, abbattimenti di orsi, lupi, cani e gatti vaganti e tante altre nefandezze.
La legge 157/1992, l'unica legge che tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere fatta a pezzi.
Questa la lista degli orrori.
• Sparisce l'interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della faunaL'Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, alla cui tutela non è più interessato!
• Scompare la definizione di specie superprotette
Animali come il Lupo, l'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
• Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione
Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
• Totale liberalizzazione dei richiami vivi
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti "prigionieri" in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente. Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato.
Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato. Uno per tutti! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi, ecc.
• 700 mila imbalsamatori
I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?
• Mortificata la ricerca scientifica
L'Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.
Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale.
• Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili
Un'incredibile formulazione del Testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette!
Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale!
Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un reato!
• Licenza di caccia a 16 anniInvece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili
• Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell'Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!
• Caccia con neve e ghiaccio
Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.
• Ritorno all'utilizzo degli uccelli come zimbelli
Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!
• Ridotta la vigilanza venatoria
Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d'Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!
INVIA LA LETTERA DI PROTESTA!
Link dove trovi la petizione di protesta
http://www.oipaitalia.com/caccia/appelli/orsi.html
Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, abbattimenti di orsi, lupi, cani e gatti vaganti e tante altre nefandezze.
La legge 157/1992, l'unica legge che tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere fatta a pezzi.
Questa la lista degli orrori.
• Sparisce l'interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della faunaL'Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, alla cui tutela non è più interessato!
• Scompare la definizione di specie superprotette
Animali come il Lupo, l'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
• Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione
Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
• Totale liberalizzazione dei richiami vivi
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti "prigionieri" in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente. Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato.
Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato. Uno per tutti! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi, ecc.
• 700 mila imbalsamatori
I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?
• Mortificata la ricerca scientifica
L'Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.
Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale.
• Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili
Un'incredibile formulazione del Testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette!
Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale!
Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un reato!
• Licenza di caccia a 16 anniInvece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili
• Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell'Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!
• Caccia con neve e ghiaccio
Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.
• Ritorno all'utilizzo degli uccelli come zimbelli
Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!
• Ridotta la vigilanza venatoria
Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d'Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!
INVIA LA LETTERA DI PROTESTA!
Link dove trovi la petizione di protesta
http://www.oipaitalia.com/caccia/appelli/orsi.html
Re: Liberalizzazione Caccia
Il mondo che gira attorno alla caccia è molto controverso. Ho un padre ed un fratello cacciatori e quindi sono abbastanza informato sull'argomento ma non sono un cacciatore e devo dire che non sono ne a sostegno ne contro la caccia.
Fino ad oggi le regole della caccia sono molto limitative, sia per le specie cacciabili sia per il numero, tant'è che gli stessi cacciatori, la maggioranza, sostengono che sarebbe più utile vietare una specie per 2/3 anni piuttosto che consentire l'abbattimento di 1 capo a stagione. Inoltre, cosa che succede tutti gli anni, vengono vietate specie cacciabili dopo aver già pagato le licenze di caccia, un pò come se pago uno stagionale allo stadio e mi vietano l'entrata senza rimborso e senza ragioni.
Se questa legge che stai descrivendo viene approvata allora non mi stupirei del ritorno del fascismo o del comunismo in Italia, sarebbe come azzerare tutto quello che è stato fatto fino ad ora.
Credo con tutta onestà che che ci governa non sia così scoppiato da fare passare una legge del genere, al contrario dovrebbero approvare leggi chiare e giuste, a tutela della fauna e dei cacciatori.
Seguirò gli sviluppi
Fino ad oggi le regole della caccia sono molto limitative, sia per le specie cacciabili sia per il numero, tant'è che gli stessi cacciatori, la maggioranza, sostengono che sarebbe più utile vietare una specie per 2/3 anni piuttosto che consentire l'abbattimento di 1 capo a stagione. Inoltre, cosa che succede tutti gli anni, vengono vietate specie cacciabili dopo aver già pagato le licenze di caccia, un pò come se pago uno stagionale allo stadio e mi vietano l'entrata senza rimborso e senza ragioni.
Se questa legge che stai descrivendo viene approvata allora non mi stupirei del ritorno del fascismo o del comunismo in Italia, sarebbe come azzerare tutto quello che è stato fatto fino ad ora.
Credo con tutta onestà che che ci governa non sia così scoppiato da fare passare una legge del genere, al contrario dovrebbero approvare leggi chiare e giuste, a tutela della fauna e dei cacciatori.
Seguirò gli sviluppi
- MeteoGussago
- Uragano
- Messaggi: 7708
- Iscritto il: mar 22 lug, 2008 11:43
- Località: Gussago
- Contatta:
Re: Liberalizzazione Caccia
Non sono molto informato sull'argomento, però mi piacerebbe conoscere l'opinione di Paso in merito 

La mia stazione online su MeteoGussago.it
Re: Liberalizzazione Caccia
Axelrose ha scritto:Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessa sicurezza: un disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia. E' firmato dal senatore Franco Orsi.
Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, abbattimenti di orsi, lupi, cani e gatti vaganti e tante altre nefandezze.
La legge 157/1992, l'unica legge che tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere fatta a pezzi.
Questa la lista degli orrori.
• Sparisce l'interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della faunaL'Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, alla cui tutela non è più interessato!
• Scompare la definizione di specie superprotette
Animali come il Lupo, l'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
• Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione
Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
• Totale liberalizzazione dei richiami vivi
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti "prigionieri" in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente. Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato.
Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato. Uno per tutti! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi, ecc.
• 700 mila imbalsamatori
I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?
• Mortificata la ricerca scientifica
L'Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.
Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale.
• Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili
Un'incredibile formulazione del Testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette!
Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale!
Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un reato!
• Licenza di caccia a 16 anniInvece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili
• Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell'Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!
• Caccia con neve e ghiaccio
Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.
• Ritorno all'utilizzo degli uccelli come zimbelli
Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!
• Ridotta la vigilanza venatoria
Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d'Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!
INVIA LA LETTERA DI PROTESTA!
Link dove trovi la petizione di protesta
http://www.oipaitalia.com/caccia/appelli/orsi.html
allora.. diciamo che io ho una opinione di parte..bisogna premettere che la caccia fa parte delle nostre tradizioni.. per il ritorno " di uccelli zimbelli" devo dire che mi attira molto come idea.. mi piacerebbe molto ammaestrare un uccello.. poi la licenza di caccia fino a 16 anni io sono favorevole purche venga nominato un tutore...per i parchi protetti che spariscano francamente non mi sembra giusto, sicuramente vanno ridotti perche in italia ce un parco ogni 3*2.. e questi parchi costano molto.. io spero che riducano che le guardie ecologiche.. non riesco a spiegarmi come mai in lombardia, per esempio, ogni 500km ci sono 40 guardie mentre nella regione calabria solo 5.. poi vi diro che io ho ancora visto un cacciatore raccogliere la propria cartuccia mentre una guardia ecologica non la ho mai vista raccogliere una cartaccia.. anzi.. poi per cacciare con neve e ghiaccio non preoccuparti che se ci sono 2 metri di neve i cacciatori sono i primi a desistere.... per gli uccelli imbalsamati non ci trovo nulla di male.. per le leggi regionali per stabilire le leggi delle caccia sono iper d accordo.. chi piu di un ente locale conosce il proprio territorio con la propria fauna?.. poi sicuramente è ingiusto farci pagare a noi le multe.. pero ricordati che sono nulla in confronto ai milioni di statali "fannulloni" (brunetta ti stimo)... ciao a tutti
Re: Liberalizzazione Caccia
La mia personale idea sulla risposta di Paso:
"La caccia fa parte delle nostre tradizioni"
Quoto
"uccelli zimbelli devo dire che mi attira molto come idea.. mi piacerebbe molto ammaestrare un uccello"
Non penso sia una buona idea
"la licenza di caccia fino a 16 anni io sono favorevole purche venga nominato un tutore"
Quoto, non ci trovo nulla di male, piuttosto starei più attento a chi dare o non dare il porto d'armi e la licenza.
"per i parchi protetti che spariscano francamente non mi sembra giusto, sicuramente vanno ridotti perche in italia ce un parco ogni 3*2.. e questi parchi costano molto.."
Io non credo francamente che si vogliano eliminare i parchi, probabilmente i Verdi o chi di dovere ha voluto esagerare. Comunque sono contrario all'eliminazione dei parchi, anche perchè non trovo dove sia tutto sto coto dato che non si è mosso nessuno nemmeno per salvare 300 cervi lasciati morire di fame. Il controllo dei guardiacaccia c'è sia nel parco sia nelle zone di caccia.
"io spero che riducano che le guardie ecologiche.. non riesco a spiegarmi come mai in lombardia, per esempio, ogni 500km ci sono 40 guardie mentre nella regione calabria solo 5.. poi vi diro che io ho ancora visto un cacciatore raccogliere la propria cartuccia mentre una guardia ecologica non la ho mai vista raccogliere una cartaccia.. anzi.."
Quoto, anzi, penso che molte di queste persone abusino del loro ruolo con assalti, introduzioni in proprietà private, etc. Per esperienza personale ho assistito a vere e proprie imboscate e perquisizioni, cosa assolutamente vietata. Purtroppo non c'è un'adeguata sorveglianza. Dal momento che la caccia non è vietata non mi pare corretto l'ausilio di queste persone che fanno da disturbatore ai cacciatori. Sarebbero sufficienti i guardiacaccia.
poi logicamente i cacciatori la pensano in un modo, gli anti cacciatori in un altro. La cosa certa è che la caccia non sarà mai abolita da nessun governo. Avete presente quanto incassa lo Stato tra licenze e contravvenzioni?
Ciao
"La caccia fa parte delle nostre tradizioni"
Quoto
"uccelli zimbelli devo dire che mi attira molto come idea.. mi piacerebbe molto ammaestrare un uccello"
Non penso sia una buona idea
"la licenza di caccia fino a 16 anni io sono favorevole purche venga nominato un tutore"
Quoto, non ci trovo nulla di male, piuttosto starei più attento a chi dare o non dare il porto d'armi e la licenza.
"per i parchi protetti che spariscano francamente non mi sembra giusto, sicuramente vanno ridotti perche in italia ce un parco ogni 3*2.. e questi parchi costano molto.."
Io non credo francamente che si vogliano eliminare i parchi, probabilmente i Verdi o chi di dovere ha voluto esagerare. Comunque sono contrario all'eliminazione dei parchi, anche perchè non trovo dove sia tutto sto coto dato che non si è mosso nessuno nemmeno per salvare 300 cervi lasciati morire di fame. Il controllo dei guardiacaccia c'è sia nel parco sia nelle zone di caccia.
"io spero che riducano che le guardie ecologiche.. non riesco a spiegarmi come mai in lombardia, per esempio, ogni 500km ci sono 40 guardie mentre nella regione calabria solo 5.. poi vi diro che io ho ancora visto un cacciatore raccogliere la propria cartuccia mentre una guardia ecologica non la ho mai vista raccogliere una cartaccia.. anzi.."
Quoto, anzi, penso che molte di queste persone abusino del loro ruolo con assalti, introduzioni in proprietà private, etc. Per esperienza personale ho assistito a vere e proprie imboscate e perquisizioni, cosa assolutamente vietata. Purtroppo non c'è un'adeguata sorveglianza. Dal momento che la caccia non è vietata non mi pare corretto l'ausilio di queste persone che fanno da disturbatore ai cacciatori. Sarebbero sufficienti i guardiacaccia.
poi logicamente i cacciatori la pensano in un modo, gli anti cacciatori in un altro. La cosa certa è che la caccia non sarà mai abolita da nessun governo. Avete presente quanto incassa lo Stato tra licenze e contravvenzioni?
Ciao
Re: Liberalizzazione Caccia
Per Riflettere:
LA GUERRA SPORCA DEI KILLER DI ANIMALI
Dice che «anche gli animali piangono». Poi si corregge. «Forse sono io che piango, quando vedo gli occhi di un camoscio in agonia colpito al ventre da un bracconiere. Questi delinquenti usano una palla di piombo grande come una noce - si chiama brenneke - che non lascia scampo, qualunque parte colpisca. E io devo usare la pistola per non fare soffrire più l' animale». Giancarlo Ferron, quarantacinque anni, è un guardiacaccia della Provincia di Vicenza. «Non ci sono più i bracconieri per fame, quelli che partivano a mezzanotte per le cime dei monti per essere pronti all' alba quando gli stambecchi iniziano il loro pascolo. Ci sono invece tanti delinquenti che uccidono gli animali per sfidare la legge, per fare vedere che sono più furbi dei guardiacaccia. Sfidano il mondo per poter dire: io sono il padrone della montagna, se qualcosa mi piace la prendo e basta. Fra di loro ci sono anche dei malati di mente. Ma come si fa a tagliare con un coltellino la pancia di un tordo vivo solo per capire se sia maschio o femmina? Vedere se ci siano o no le gonadi - dicono - è l' unico modo per conoscerne il sesso. Solo il maschio canta e viene messo in gabbia come richiamo di altri uccelli. La femmina finisce allo spiedo».
Non è ancora stata raggiunta la pace, fra le guardie e i ladri di animali. Il bracconaggio resiste in tutta Italia, isole comprese. Non abbandona i vecchi strumenti - il fucile, la rete, la trappola, la tagliola~ - e ne utilizza di nuovi: la carabina che uccide a quattrocento metri, i visori notturni, i mirini telescopici, i fari delle auto.
«Una volta almeno - dice Giancarlo Ferron - il bracconiere faceva fatica. Ore e ore di cammino notturno per arrivare alla preda. Adesso il cacciatore di frodo usa il fuoristrada, in un quarto d' ora arriva ovunque. Ha il telefonino, per restare in contatto con altri bracconieri ed essere informato sulla presenza delle guardie. Nelle notti di luglio i fari dei fuoristrada, nei prati di alta montagna, abbagliano lepri e caprioli. Gli animali vedono la luce, credono sia sorto il sole all' improvviso e per la meraviglia si bloccano come statue. A volte sei appostato per controllare un branco e all' improvviso vedi un animale colpito da una fucilata. Con le carabine di precisione, non capisci nemmeno da che parte sia partito il colpo». è anche scrittore, il guardiacaccia vicentino («non metta il nome del mio paese, le guardie non sono molto amate e a qualcuno hanno anche bruciato la macchina). Ha scritto Ho visto piangere gli animali e altri libri sulla sua vita di «nemico naturale dei bracconieri». «Arrivi anche a odiarli, questi delinquenti. Quando vai nel bosco e trovi la femmina di capriolo uccisa dal laccio di acciaio, ti senti male. Le apri il ventre e scopri che il giorno dopo avrebbe partorito due piccoli. Lo sanno, i bracconieri, che è sempre la femmina a guidare il branco, ed è lei a morire perché arriva al laccio prima degli altri. Cerca di liberarsi e si strozza».
Ci sono anche le favole alla rovescio, sulle montagne del Pasubio. Il film La volpe e la bambina qui ha un finale tragico. Una bimba adotta un cucciolo di volpe, lo tiene in casa e lo coccola. Quando è adulta, la volpe va nel bosco e trova un pezzo di carne appeso a un albero. Salta per morderlo e rimane appesa a un uncino, come un pesce all' amo. Viene trovata dal guardiacaccia Ferron, che non dirà mai nulla alla bambina. «No, non è la fame a spingere i bracconieri. Quando li prendi, o stanno zitti o dicono: "Le bestie le abbiamo sempre prese così". Sono organizzati bene, in grosse compagnie. Tengono caprioli o lepri nei freezer della zia o dell' amico. E anche quando li prendi con le mani nel sacco, non rischiano quasi nulla. Se pagano un' oblazione fra i mille e i duemila euro, c' è l' estinzione del reato. Se c' è la denuncia penale, quasi sempre arrivi davanti al giudice quando il reato è già prescritto. La licenza di cacciatore viene sospesa solo se un individuo viene trovato tre volte con uccelli protetti. E anche in questo caso non vengono tolte le armi. è una battaglia impari, la nostra. Nel vicentino ci sono ventimila cacciatori e quaranta guardie, e noi dobbiamo occuparci anche di cave, miniere, pesca, funghi, agriturismi~ Sì, lo so che mi chiamano "il guardiacaccia bastardo, uno che non la risparmierebbe nemmeno a suo padre". Ma quando trovi il camoscio sventrato da una pallottola, per l' uomo che ha sparato non puoi avere nessuna comprensione». «Impiccheranno Giordi con una corda d' oro / è un privilegio raro / rubò sei cervi nel parco del re / vendendoli per denaro». Alessandro Bettosi, comandante del Noa, il Nucleo operativo antibracconaggio della Forestale, nei corsi di formazione per le guardie cita sempre questa canzone di Fabrizio De André. «Un tempo si rubava al re, oggi allo Stato.
Il bracconaggio è cambiato perché non c' è più la necessità di portare un po' di carne su tavole troppo povere ma resta, purtroppo, la "tradizione". Si mettono le reti per catturare pettirossi e fringuelli nel Bresciano, per l' antica "polenta e osei", si cacciano i ghiri in Calabria». A Bivonci e Stilo, nella Locride, con l' operazione "Piatti indigesti", in due ristoranti sono stati trovati i ghiri già cucinati ma ancora con testa e coda, per essere riconosciuti dai clienti che, pagando caro, non volevano essere truffati. «Si mangia l' istrice in Toscana, si mettono reti e roccoli sulle isole, dove si posano gli uccelli sfiniti dalle migrazioni. In nome della "tradizione" si commettono crimini che non hanno nessuna giustificazione. E poi ci sono gli atti vandalici. Si mettono bocconi avvelenati nei parchi protetti per tenere lontano i predatori. Ma i bocconi messi per i lupi finiscono per uccidere, come è successo nel parco nazionale dell' Abruzzo, anche un' orsa che ancora allattava i cuccioli». Pettirossi, cinciallegre, capinere, pispoloni nelle campagne veronesi sono chiamati «quelli del becco gentile». «I bracconieri dicono che sono i più buoni - spiega Francesco Di Grazia, delegato regionale della Lipu e coordinatore delle guardie volontarie di Verona - perché mangiano insetti. Ne fanno strage per la "polenta e osei" che sarebbe vietata ma ancora resiste, perché le norme antibracconaggio sono lassiste e chi fa controlli viene visto come un guastafeste». Gli uccelli vengono presi con le reti che sono messe fra arbusti e alberi. «Ci sono quelle illegali e anche quelle che, solo in apparenza, sono in regola. Qui a Verona ad esempio ci sono dieci roccoli autorizzati dalla Provincia e altri venticinque sono a Vicenza. In teoria, funzionano così. Gli uccelli finiti nella rete vengono consegnati alla Provincia che li paga otto euro l' uno al concessionario del roccolo e poi li regala ai cacciatori per essere usati come richiamo. Ma c' è il mercato nero. Basta consegnare alla Provincia solo una parte degli uccelli e nascondere le altre catture. Un maschio che canta, in questo mercato non tanto nascosto, viene pagato dai venti ai cinquanta euro. Il gestore del roccolo diventa ricco. Certo, anche qui, per distinguere il tordo maschio dalla femmina si fa un' incisione per vedere se ci sono le gonadi e poi si richiude la pancia con una goccia di attaccatutto.
Gli uccelli destinati al richiamo vivono malissimo. In natura cantano all' arrivo della primavera, ma questi sono tenuti al buio per mesi e mesi fino all' autunno quando dovranno richiamare gli uccelli di passo. Appena vedono la luce si mettono a cantare, credono sia finalmente arrivata la primavera. Li chiudono in gabbie piccolissime. Si ammalano perché non possono mai fare il bagno e dopo poco tempo si lasciano morire». Sarebbe vietata, la "polenta e osei" con uccelli locali. «Ma basta comprare un pacco di passeri o fringuelli congelati che arrivano dalla Tunisia o dai Paesi dell' Est, tenere la fattura e se c' è un controllo dire che gli uccellini (comprati dal bracconiere) arrivano dall' estero. è per questo che noi, quando facciamo i controlli, andiamo a vedere anche nei bidoni della spazzatura e spesso troviamo le piume. è successo anche in un ristorante di Roncà. In frigorifero c' erano mille fra capinere, passeri, lucherini e anche un picchio verde. I bracconieri prendono cinque euro per un uccellino di dodici grammi, penne comprese. Il ristoratore fa uno spiedino con cinque uccellini e lo vende a cinquanta euro, e così tutti ci guadagnano. Non si tratta certo di casi isolati. Basta dire che si possono comprare anche le macchine automatiche per spiumare gli uccellini. Non si costruiscono macchine così costose se non c' è mercato».
Ci sono trappole crudeli nel museo del bracconaggio al castello di Bardi. C' è il "bussolotto", un cono di corteccia che veniva infilato nel terreno con dentro chicchi di granoturco; il fagiano o il gallo cedrone beccavano il mangime e la loro testa restava bloccata dalla colla di vischio. C' è la "fossa lupaia" per catturare i lupi; si scavava una buca profonda, si copriva con rami e arbusti; il lupo veniva attirato da un' esca viva - un cane o una pecora - e cadeva nel fossato. C' è l' "archetto spezzagambe" che mutila gli uccellini che si posano su un ramo. C' è il gancio che soffoca i caprioli. «Anch' io da piccolo - confessa il sindaco, Pietro Tambini, settant' anni - facevo il bracconiere. Noi bambini andavano a cercare i nidi dei merli per rubare i piccoli poco prima che imparassero a volare. La mamma li preparava in umido. I grandi cacciavano la volpe mandando il fumo nella tana, poi la uccidevano con un colpo alla gola, per non rovinare la pelliccia. Ma erano anni in cui solo chi emigrava trovava da mangiare e chi restava doveva arrangiarsi». Oggi non serve l' ingegno per costruire un archetto che spezza le gambe o soffoca gli uccelli. Nel veronese si comprano già fatti, di plastica. E se la trappola non funziona, c' è sempre la carabina che uccide a quattrocento metri.
Jenner Meletti
Fonte: http://ricerca.repubblica.it
OGNI ANNO UNA STRAGE DI FALCHI PER PROTEGGERSI DALLE CORNA
Fossimo condannati a morte, probabilmente preferiremmo morire fucilati piuttosto che appesi a una forca. Finire i nostri giorni per una sciocca superstizione ci sembrerebbe però ancora più assurdo dell' idea di essere diventati la cena di un animale feroce. Gli uccelli simili distinzioni non ne fanno, ma sono le due "opzioni" che gli offre il bracconaggio. Se al Settentrione il fenomeno ha il volto crudele di chi nasconde micidiali trappole per dare ai ristoranti la possibilità di cucinare "polenta e osei", in Calabria cacciare di frodo significa sparare ai rapaci che attraversano lo Stretto di Messina diretti a nord. La morte in questo caso arriva sotto forma di un colpo secco di doppietta, e probabilmente è meno dolorosa, ma il "movente" è forse persino più atroce di un peccato di gola. «Sono più di dieci anni che combatto questa battaglia e le posso assicurare che il vecchio credo popolare secondo cui abbattere un "adorno", come vengono chiamati i falchi in dialetto calabrese, mette al riparo dalle infedeltà coniugali è molto più che una nota di folclore, ha un aspetto essenziale».
Alessandro Bettosi è il comandante del Nucleo operativo antibracconaggio della Forestale e la battaglia di cui parla è l' "Operazione adorno", la più impegnativa - insieme alla "Pettirosso" - delle campagne a tutela della fauna selvatica. è dal 23 aprile che, come ogni anno, un centinaio di agenti di tre reparti divisi in cinque pattuglie controllano dall' alba al tramonto il tratto di costa che va da Bagnara a Capo Pellaro. E non smetteranno fino al 5 giugno, quando sarà finito il "passo", ovvero la migrazione di falchi pecchiaioli, poiane, nibbi e albanelle dall' Africa centrale verso i rilievi dell' Europa nordoccidentale e dei Balcani, in cerca di un posto per fare il nido. Un flusso di specie protette che riprende puntuale a ogni primavera, ma che la brutalità degli uomini qualche anno fa aveva quasi spezzato. «Ora l' Italia è obbligata dalle convenzioni internazionali e dalle norme comunitarie a proteggere l' incolumità di questi uccelli - ricorda Bettosi - ma se siamo diventati così attenti e scrupolosi è anche perché in passato ci fu una sollevazione dell' opinione pubblica europea per quanto accadeva durante il sorvolo del nostro territorio». Se vi indigna il fatto che ancora oggi ci sia bisogno di questo spiegamento di forze per proteggere i rapaci dai riti scaramantici dei mariti che temono di finire cornuti, non avete idea di cosa poteva accadere fino a qualche anno fa. «Oltre agli uomini che setacciano boschi e campagne - spiega Bettosi - a darci una mano ci sono anche due elicotteri: ci permettono di trasportare rapidamente le pattuglie da un capo all' altro della costa, ma originariamente abbiamo organizzato questo servizio come forma di tutela dopo una serie di attentati. Ricordo le prime volte che ho partecipato all' operazione: si sentivano spari ovunque, sembrava ci fossero i fuochi d' artificio, i colpi partivano anche dalle finestre delle periferie delle città».
Ora la situazione è migliorata, ma fino a un certo punto. «Inevitabilmente certe tradizioni si vanno affievolendo, ma qualche anno fa abbiamo arrestato un insegnante di liceo che era tornato apposta dal Piemonte per adempiere al rito». A incastrarlo era stato il possesso di un fucile non dichiarato. Di solito se la cavano con una denuncia per contravvenzione della legge sulla caccia, visto che in primavera la stagione è chiusa. Se sono riusciti a fare delle prede, si può aggiungere il reato di "abbattimento di specie protette". Il bilancio finale della "Adorno", dal 1986 a oggi, parla di 12 arresti, 247 comunicazioni di reato, 160 denunce, 150 armi sequestrate, 47 animali trovati uccisi, 180 feriti e dati in affidamento ai centri di riabilitazione della fauna selvatica.
Valerio Gualerzi
Fonte: http://ricerca.repubblica.it/
LA GUERRA SPORCA DEI KILLER DI ANIMALI
Dice che «anche gli animali piangono». Poi si corregge. «Forse sono io che piango, quando vedo gli occhi di un camoscio in agonia colpito al ventre da un bracconiere. Questi delinquenti usano una palla di piombo grande come una noce - si chiama brenneke - che non lascia scampo, qualunque parte colpisca. E io devo usare la pistola per non fare soffrire più l' animale». Giancarlo Ferron, quarantacinque anni, è un guardiacaccia della Provincia di Vicenza. «Non ci sono più i bracconieri per fame, quelli che partivano a mezzanotte per le cime dei monti per essere pronti all' alba quando gli stambecchi iniziano il loro pascolo. Ci sono invece tanti delinquenti che uccidono gli animali per sfidare la legge, per fare vedere che sono più furbi dei guardiacaccia. Sfidano il mondo per poter dire: io sono il padrone della montagna, se qualcosa mi piace la prendo e basta. Fra di loro ci sono anche dei malati di mente. Ma come si fa a tagliare con un coltellino la pancia di un tordo vivo solo per capire se sia maschio o femmina? Vedere se ci siano o no le gonadi - dicono - è l' unico modo per conoscerne il sesso. Solo il maschio canta e viene messo in gabbia come richiamo di altri uccelli. La femmina finisce allo spiedo».
Non è ancora stata raggiunta la pace, fra le guardie e i ladri di animali. Il bracconaggio resiste in tutta Italia, isole comprese. Non abbandona i vecchi strumenti - il fucile, la rete, la trappola, la tagliola~ - e ne utilizza di nuovi: la carabina che uccide a quattrocento metri, i visori notturni, i mirini telescopici, i fari delle auto.
«Una volta almeno - dice Giancarlo Ferron - il bracconiere faceva fatica. Ore e ore di cammino notturno per arrivare alla preda. Adesso il cacciatore di frodo usa il fuoristrada, in un quarto d' ora arriva ovunque. Ha il telefonino, per restare in contatto con altri bracconieri ed essere informato sulla presenza delle guardie. Nelle notti di luglio i fari dei fuoristrada, nei prati di alta montagna, abbagliano lepri e caprioli. Gli animali vedono la luce, credono sia sorto il sole all' improvviso e per la meraviglia si bloccano come statue. A volte sei appostato per controllare un branco e all' improvviso vedi un animale colpito da una fucilata. Con le carabine di precisione, non capisci nemmeno da che parte sia partito il colpo». è anche scrittore, il guardiacaccia vicentino («non metta il nome del mio paese, le guardie non sono molto amate e a qualcuno hanno anche bruciato la macchina). Ha scritto Ho visto piangere gli animali e altri libri sulla sua vita di «nemico naturale dei bracconieri». «Arrivi anche a odiarli, questi delinquenti. Quando vai nel bosco e trovi la femmina di capriolo uccisa dal laccio di acciaio, ti senti male. Le apri il ventre e scopri che il giorno dopo avrebbe partorito due piccoli. Lo sanno, i bracconieri, che è sempre la femmina a guidare il branco, ed è lei a morire perché arriva al laccio prima degli altri. Cerca di liberarsi e si strozza».
Ci sono anche le favole alla rovescio, sulle montagne del Pasubio. Il film La volpe e la bambina qui ha un finale tragico. Una bimba adotta un cucciolo di volpe, lo tiene in casa e lo coccola. Quando è adulta, la volpe va nel bosco e trova un pezzo di carne appeso a un albero. Salta per morderlo e rimane appesa a un uncino, come un pesce all' amo. Viene trovata dal guardiacaccia Ferron, che non dirà mai nulla alla bambina. «No, non è la fame a spingere i bracconieri. Quando li prendi, o stanno zitti o dicono: "Le bestie le abbiamo sempre prese così". Sono organizzati bene, in grosse compagnie. Tengono caprioli o lepri nei freezer della zia o dell' amico. E anche quando li prendi con le mani nel sacco, non rischiano quasi nulla. Se pagano un' oblazione fra i mille e i duemila euro, c' è l' estinzione del reato. Se c' è la denuncia penale, quasi sempre arrivi davanti al giudice quando il reato è già prescritto. La licenza di cacciatore viene sospesa solo se un individuo viene trovato tre volte con uccelli protetti. E anche in questo caso non vengono tolte le armi. è una battaglia impari, la nostra. Nel vicentino ci sono ventimila cacciatori e quaranta guardie, e noi dobbiamo occuparci anche di cave, miniere, pesca, funghi, agriturismi~ Sì, lo so che mi chiamano "il guardiacaccia bastardo, uno che non la risparmierebbe nemmeno a suo padre". Ma quando trovi il camoscio sventrato da una pallottola, per l' uomo che ha sparato non puoi avere nessuna comprensione». «Impiccheranno Giordi con una corda d' oro / è un privilegio raro / rubò sei cervi nel parco del re / vendendoli per denaro». Alessandro Bettosi, comandante del Noa, il Nucleo operativo antibracconaggio della Forestale, nei corsi di formazione per le guardie cita sempre questa canzone di Fabrizio De André. «Un tempo si rubava al re, oggi allo Stato.
Il bracconaggio è cambiato perché non c' è più la necessità di portare un po' di carne su tavole troppo povere ma resta, purtroppo, la "tradizione". Si mettono le reti per catturare pettirossi e fringuelli nel Bresciano, per l' antica "polenta e osei", si cacciano i ghiri in Calabria». A Bivonci e Stilo, nella Locride, con l' operazione "Piatti indigesti", in due ristoranti sono stati trovati i ghiri già cucinati ma ancora con testa e coda, per essere riconosciuti dai clienti che, pagando caro, non volevano essere truffati. «Si mangia l' istrice in Toscana, si mettono reti e roccoli sulle isole, dove si posano gli uccelli sfiniti dalle migrazioni. In nome della "tradizione" si commettono crimini che non hanno nessuna giustificazione. E poi ci sono gli atti vandalici. Si mettono bocconi avvelenati nei parchi protetti per tenere lontano i predatori. Ma i bocconi messi per i lupi finiscono per uccidere, come è successo nel parco nazionale dell' Abruzzo, anche un' orsa che ancora allattava i cuccioli». Pettirossi, cinciallegre, capinere, pispoloni nelle campagne veronesi sono chiamati «quelli del becco gentile». «I bracconieri dicono che sono i più buoni - spiega Francesco Di Grazia, delegato regionale della Lipu e coordinatore delle guardie volontarie di Verona - perché mangiano insetti. Ne fanno strage per la "polenta e osei" che sarebbe vietata ma ancora resiste, perché le norme antibracconaggio sono lassiste e chi fa controlli viene visto come un guastafeste». Gli uccelli vengono presi con le reti che sono messe fra arbusti e alberi. «Ci sono quelle illegali e anche quelle che, solo in apparenza, sono in regola. Qui a Verona ad esempio ci sono dieci roccoli autorizzati dalla Provincia e altri venticinque sono a Vicenza. In teoria, funzionano così. Gli uccelli finiti nella rete vengono consegnati alla Provincia che li paga otto euro l' uno al concessionario del roccolo e poi li regala ai cacciatori per essere usati come richiamo. Ma c' è il mercato nero. Basta consegnare alla Provincia solo una parte degli uccelli e nascondere le altre catture. Un maschio che canta, in questo mercato non tanto nascosto, viene pagato dai venti ai cinquanta euro. Il gestore del roccolo diventa ricco. Certo, anche qui, per distinguere il tordo maschio dalla femmina si fa un' incisione per vedere se ci sono le gonadi e poi si richiude la pancia con una goccia di attaccatutto.
Gli uccelli destinati al richiamo vivono malissimo. In natura cantano all' arrivo della primavera, ma questi sono tenuti al buio per mesi e mesi fino all' autunno quando dovranno richiamare gli uccelli di passo. Appena vedono la luce si mettono a cantare, credono sia finalmente arrivata la primavera. Li chiudono in gabbie piccolissime. Si ammalano perché non possono mai fare il bagno e dopo poco tempo si lasciano morire». Sarebbe vietata, la "polenta e osei" con uccelli locali. «Ma basta comprare un pacco di passeri o fringuelli congelati che arrivano dalla Tunisia o dai Paesi dell' Est, tenere la fattura e se c' è un controllo dire che gli uccellini (comprati dal bracconiere) arrivano dall' estero. è per questo che noi, quando facciamo i controlli, andiamo a vedere anche nei bidoni della spazzatura e spesso troviamo le piume. è successo anche in un ristorante di Roncà. In frigorifero c' erano mille fra capinere, passeri, lucherini e anche un picchio verde. I bracconieri prendono cinque euro per un uccellino di dodici grammi, penne comprese. Il ristoratore fa uno spiedino con cinque uccellini e lo vende a cinquanta euro, e così tutti ci guadagnano. Non si tratta certo di casi isolati. Basta dire che si possono comprare anche le macchine automatiche per spiumare gli uccellini. Non si costruiscono macchine così costose se non c' è mercato».
Ci sono trappole crudeli nel museo del bracconaggio al castello di Bardi. C' è il "bussolotto", un cono di corteccia che veniva infilato nel terreno con dentro chicchi di granoturco; il fagiano o il gallo cedrone beccavano il mangime e la loro testa restava bloccata dalla colla di vischio. C' è la "fossa lupaia" per catturare i lupi; si scavava una buca profonda, si copriva con rami e arbusti; il lupo veniva attirato da un' esca viva - un cane o una pecora - e cadeva nel fossato. C' è l' "archetto spezzagambe" che mutila gli uccellini che si posano su un ramo. C' è il gancio che soffoca i caprioli. «Anch' io da piccolo - confessa il sindaco, Pietro Tambini, settant' anni - facevo il bracconiere. Noi bambini andavano a cercare i nidi dei merli per rubare i piccoli poco prima che imparassero a volare. La mamma li preparava in umido. I grandi cacciavano la volpe mandando il fumo nella tana, poi la uccidevano con un colpo alla gola, per non rovinare la pelliccia. Ma erano anni in cui solo chi emigrava trovava da mangiare e chi restava doveva arrangiarsi». Oggi non serve l' ingegno per costruire un archetto che spezza le gambe o soffoca gli uccelli. Nel veronese si comprano già fatti, di plastica. E se la trappola non funziona, c' è sempre la carabina che uccide a quattrocento metri.
Jenner Meletti
Fonte: http://ricerca.repubblica.it
OGNI ANNO UNA STRAGE DI FALCHI PER PROTEGGERSI DALLE CORNA
Fossimo condannati a morte, probabilmente preferiremmo morire fucilati piuttosto che appesi a una forca. Finire i nostri giorni per una sciocca superstizione ci sembrerebbe però ancora più assurdo dell' idea di essere diventati la cena di un animale feroce. Gli uccelli simili distinzioni non ne fanno, ma sono le due "opzioni" che gli offre il bracconaggio. Se al Settentrione il fenomeno ha il volto crudele di chi nasconde micidiali trappole per dare ai ristoranti la possibilità di cucinare "polenta e osei", in Calabria cacciare di frodo significa sparare ai rapaci che attraversano lo Stretto di Messina diretti a nord. La morte in questo caso arriva sotto forma di un colpo secco di doppietta, e probabilmente è meno dolorosa, ma il "movente" è forse persino più atroce di un peccato di gola. «Sono più di dieci anni che combatto questa battaglia e le posso assicurare che il vecchio credo popolare secondo cui abbattere un "adorno", come vengono chiamati i falchi in dialetto calabrese, mette al riparo dalle infedeltà coniugali è molto più che una nota di folclore, ha un aspetto essenziale».
Alessandro Bettosi è il comandante del Nucleo operativo antibracconaggio della Forestale e la battaglia di cui parla è l' "Operazione adorno", la più impegnativa - insieme alla "Pettirosso" - delle campagne a tutela della fauna selvatica. è dal 23 aprile che, come ogni anno, un centinaio di agenti di tre reparti divisi in cinque pattuglie controllano dall' alba al tramonto il tratto di costa che va da Bagnara a Capo Pellaro. E non smetteranno fino al 5 giugno, quando sarà finito il "passo", ovvero la migrazione di falchi pecchiaioli, poiane, nibbi e albanelle dall' Africa centrale verso i rilievi dell' Europa nordoccidentale e dei Balcani, in cerca di un posto per fare il nido. Un flusso di specie protette che riprende puntuale a ogni primavera, ma che la brutalità degli uomini qualche anno fa aveva quasi spezzato. «Ora l' Italia è obbligata dalle convenzioni internazionali e dalle norme comunitarie a proteggere l' incolumità di questi uccelli - ricorda Bettosi - ma se siamo diventati così attenti e scrupolosi è anche perché in passato ci fu una sollevazione dell' opinione pubblica europea per quanto accadeva durante il sorvolo del nostro territorio». Se vi indigna il fatto che ancora oggi ci sia bisogno di questo spiegamento di forze per proteggere i rapaci dai riti scaramantici dei mariti che temono di finire cornuti, non avete idea di cosa poteva accadere fino a qualche anno fa. «Oltre agli uomini che setacciano boschi e campagne - spiega Bettosi - a darci una mano ci sono anche due elicotteri: ci permettono di trasportare rapidamente le pattuglie da un capo all' altro della costa, ma originariamente abbiamo organizzato questo servizio come forma di tutela dopo una serie di attentati. Ricordo le prime volte che ho partecipato all' operazione: si sentivano spari ovunque, sembrava ci fossero i fuochi d' artificio, i colpi partivano anche dalle finestre delle periferie delle città».
Ora la situazione è migliorata, ma fino a un certo punto. «Inevitabilmente certe tradizioni si vanno affievolendo, ma qualche anno fa abbiamo arrestato un insegnante di liceo che era tornato apposta dal Piemonte per adempiere al rito». A incastrarlo era stato il possesso di un fucile non dichiarato. Di solito se la cavano con una denuncia per contravvenzione della legge sulla caccia, visto che in primavera la stagione è chiusa. Se sono riusciti a fare delle prede, si può aggiungere il reato di "abbattimento di specie protette". Il bilancio finale della "Adorno", dal 1986 a oggi, parla di 12 arresti, 247 comunicazioni di reato, 160 denunce, 150 armi sequestrate, 47 animali trovati uccisi, 180 feriti e dati in affidamento ai centri di riabilitazione della fauna selvatica.
Valerio Gualerzi
Fonte: http://ricerca.repubblica.it/
Re: Liberalizzazione Caccia
Ciao Camuno,
ho letto l'articolo, lunghissimo ma davvero interessante.
Attenzione a non confondere caccia e bracconaggio. Il bracconaggio non tutela nulla, si pratica in periodi he non tengono conto dello svezzamneto dei piccoli, pertanto ucidendo un uccello si uccide una nidiata.
Sulle pene e multe ultimamente credo che siano più dure quelle afflitte ai cacciatori che non ai veri criminali. Per i bracconieri le leggi dovrebbero essere più dure, su questo concordo.
Ciao
ho letto l'articolo, lunghissimo ma davvero interessante.
Attenzione a non confondere caccia e bracconaggio. Il bracconaggio non tutela nulla, si pratica in periodi he non tengono conto dello svezzamneto dei piccoli, pertanto ucidendo un uccello si uccide una nidiata.
Sulle pene e multe ultimamente credo che siano più dure quelle afflitte ai cacciatori che non ai veri criminali. Per i bracconieri le leggi dovrebbero essere più dure, su questo concordo.
Ciao
Re: Liberalizzazione Caccia
reghe82 ha scritto:Ciao Camuno,
ho letto l'articolo, lunghissimo ma davvero interessante.
Attenzione a non confondere caccia e bracconaggio. Il bracconaggio non tutela nulla, si pratica in periodi he non tengono conto dello svezzamneto dei piccoli, pertanto ucidendo un uccello si uccide una nidiata.
Sulle pene e multe ultimamente credo che siano più dure quelle afflitte ai cacciatori che non ai veri criminali. Per i bracconieri le leggi dovrebbero essere più dure, su questo concordo.
Ciao
reghe ti straquoto e stimo!! ce da distinguere i cacciatori dai braccogneri..
- oscarbs
- Socio fondatore
- Messaggi: 24301
- Iscritto il: ven 29 feb, 2008 21:53
- Località: Barco di Cazzago S. Martino (BS)
Re: Liberalizzazione Caccia
Preferisco non addentrarmi nella discussione per la paura che possa degenerare.
Dico solo una cosa e poi mi fermo: sono orgoglioso di essere un cacciatore, così come lo è sempre stato mio padre ed il padre di mio padre.
Quest'anno rinnoverò la licenza di caccia per la 28^ volta.
Non so per quanti anni ancora eserciterò la mia passione, ma so solo che più gli estremisti verdi mi rompono le scatole e cercano di farmi sentire una persona fuori posto e più la mia passione aumenta.

Dico solo una cosa e poi mi fermo: sono orgoglioso di essere un cacciatore, così come lo è sempre stato mio padre ed il padre di mio padre.
Quest'anno rinnoverò la licenza di caccia per la 28^ volta.
Non so per quanti anni ancora eserciterò la mia passione, ma so solo che più gli estremisti verdi mi rompono le scatole e cercano di farmi sentire una persona fuori posto e più la mia passione aumenta.


- Snowflake
- Socio sostenitore
- Messaggi: 6316
- Iscritto il: lun 17 mar, 2008 20:37
- Località: Brescia loc. Fornaci
- Contatta:
Re: Liberalizzazione Caccia
Non capisco questo punto:
Scompare la definizione di specie superprotette
Animali come il Lupo, l'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
Forse si sono bevuti il cervello...spero non passi mai tale legge FOLLE.

Scompare la definizione di specie superprotette
Animali come il Lupo, l'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
Forse si sono bevuti il cervello...spero non passi mai tale legge FOLLE.

Snowflake
- Liriometeo
- Socio fondatore
- Messaggi: 37510
- Iscritto il: ven 29 feb, 2008 21:06
- Località: cologne franciacorta ( Brescia) , riccione ( Rn )
- Contatta:
Re: Liberalizzazione Caccia
sono contro la caccia mi spiace...
Re: Liberalizzazione Caccia
Grazie a tutti ragazzi per la vostra opinione,noto con piacere che l'argomento interessa e che ci sono ancora persone sensibili al riguardo.
Perdonatemi se ho turbato la coscienza di qualcuno....non era mia intenzione davvero...
volevo solo fare riflettere su questo comportamento umano senza condannare nessuna categoria in particolare
Perdonatemi se ho turbato la coscienza di qualcuno....non era mia intenzione davvero...

volevo solo fare riflettere su questo comportamento umano senza condannare nessuna categoria in particolare
Re: Liberalizzazione Caccia
Bambocci ed armi...ecco le tragiche conseguenze
Strage in un liceo vicino Stoccarda, 17 morti
Sono 17 complessivamente le persone morte oggi vicino a Stoccarda, in Germania, come conseguenza dell'attacco ad una scuola da parte di un giovane. Lo ha reso noto la polizia precisando che nel bilancio e' compreso anche l'autore della strage.
Tra le vittime dell'attacco alla scuola a Winnenden dieci sono studenti e tre i professori. Un'altra persona e' stata uccisa dal giovane killer davanti ad un ospedale psichiatrico, nei pressi della edificio scolastico, durante la fuga. Nello scontro a fuoco con la polizia, in cui e' rimasto ucciso il giovane, in un parcheggio nella localita' di Wendlingen sono morti altri due passanti. Nella sparatoria inoltre due agenti sono rimasti gravemente feriti.
L'ex studente di 17 anni e' stato ucciso in una sparatoria con la polizia mentre fuggiva a bordo di un'auto. La sparatoria, in cui sono rimasti feriti due agenti, e' avvenuta a Wendlingen, a 40 chilometri da Wennenden, il luogo della strage.
A darne notizia e' stata la polizia. Il killer e' stato identificato come Tim Kretfchner, un ex allievo che si era recentemente diplomato. Dopo la sua fuga era scattata una caccia all'uomo con l'ausilio degli elicotteri e dei cani.
I genitori del giovane avevano a casa 18 armi regolarmente denunciate. Il liceo tecnico Albertville Realschule in cui e' avvenuta la strage e' frequentato da un migliaio di studenti.
I precedenti
Non e' la prima volta che in Germania le scuole sono teatro di sparatorie. Nell'aprile del 2002 un uomo uccise 17 persone in un liceo di Erfurt, prima di suicidarsi. Nel 2006 un uomo incappucciato, con fucile ed esplosivi, apri' il fuoco e feri' 11 persone in una scuola di Emsdetten, nell'ovest della Germania, e poi si tolse la vita.
Governo tedesco sotto choc
Il governo tedesco si e' detto "profondamente scioccato" per la strage compiuta stamani nella scuola superiore di Winnenden da un ragazzo di 17 anni. Lo ha riferito una portavoce.
Carneficina americana: in Alabama folle uccide i familiari e si suicida
Si chiamava Michael McLendon e aveva 27 anni l'uomo che, armato di fucile, ha ucciso dieci persone prima di togliersi la vita, in due comunita' dell'Alabama, Samson e Kinston, al confine con la Florida.
Lo ha riferito la Cnn. Tra le vittime ci sono la madre, i nonni e una coppia di zii del killer, oltre alla moglie e al figlio del vicesceriffo. Due delle vittime sono state freddate in due locali pubblici.
L'omicida, dopo aver ingaggiato una sparatoria con la polizia in cui e' rimasto ferito un agente, si e' tolto la vita nel parcheggio di un magazzino.
La polizia sta indagando per ricostruire gli avvenimenti che hanno visto l'uomo sparare all'impazzata in quattro diversi posti in tre comunita' locali. Altre quattro persone, compreso un bimbino, sono rimaste ferite.
La carneficina è cominciata nel pomeriggio di ieri a Kinston, vicino al confine tra Alabama e Florida, dove l'uomo ha dato alle fiamme la casa della madre. All'interno della casa e' stato trovato il corpo carbonizzato della donna, non si sa se uccisa prima da colpi d'arma da fuoco o se uccisa dalle fiamme.
L'omicida e' andato poi nella contea di Geneva dove ha ucciso altre cinque persone, quattro adulti e un bambino, in una casa della vicina città di Samson. Poi ha ucciso altre due persone, ognuna nella propria casa. L'identità di tutte le vittime non è stata ancora accertata, ma sarebbero tutti o in parte familiari del folle. Ha poi ferito un poliziotto, ha ucciso altre due persone, una in un negozio e un'altra in una stazione di servizio. Infine ha messo fine alla sua vita sparandosi all'interno di un'officina.
Un altra giornata di ordinaria follia.....


Strage in un liceo vicino Stoccarda, 17 morti
Sono 17 complessivamente le persone morte oggi vicino a Stoccarda, in Germania, come conseguenza dell'attacco ad una scuola da parte di un giovane. Lo ha reso noto la polizia precisando che nel bilancio e' compreso anche l'autore della strage.
Tra le vittime dell'attacco alla scuola a Winnenden dieci sono studenti e tre i professori. Un'altra persona e' stata uccisa dal giovane killer davanti ad un ospedale psichiatrico, nei pressi della edificio scolastico, durante la fuga. Nello scontro a fuoco con la polizia, in cui e' rimasto ucciso il giovane, in un parcheggio nella localita' di Wendlingen sono morti altri due passanti. Nella sparatoria inoltre due agenti sono rimasti gravemente feriti.
L'ex studente di 17 anni e' stato ucciso in una sparatoria con la polizia mentre fuggiva a bordo di un'auto. La sparatoria, in cui sono rimasti feriti due agenti, e' avvenuta a Wendlingen, a 40 chilometri da Wennenden, il luogo della strage.
A darne notizia e' stata la polizia. Il killer e' stato identificato come Tim Kretfchner, un ex allievo che si era recentemente diplomato. Dopo la sua fuga era scattata una caccia all'uomo con l'ausilio degli elicotteri e dei cani.
I genitori del giovane avevano a casa 18 armi regolarmente denunciate. Il liceo tecnico Albertville Realschule in cui e' avvenuta la strage e' frequentato da un migliaio di studenti.
I precedenti
Non e' la prima volta che in Germania le scuole sono teatro di sparatorie. Nell'aprile del 2002 un uomo uccise 17 persone in un liceo di Erfurt, prima di suicidarsi. Nel 2006 un uomo incappucciato, con fucile ed esplosivi, apri' il fuoco e feri' 11 persone in una scuola di Emsdetten, nell'ovest della Germania, e poi si tolse la vita.
Governo tedesco sotto choc
Il governo tedesco si e' detto "profondamente scioccato" per la strage compiuta stamani nella scuola superiore di Winnenden da un ragazzo di 17 anni. Lo ha riferito una portavoce.
Carneficina americana: in Alabama folle uccide i familiari e si suicida
Si chiamava Michael McLendon e aveva 27 anni l'uomo che, armato di fucile, ha ucciso dieci persone prima di togliersi la vita, in due comunita' dell'Alabama, Samson e Kinston, al confine con la Florida.
Lo ha riferito la Cnn. Tra le vittime ci sono la madre, i nonni e una coppia di zii del killer, oltre alla moglie e al figlio del vicesceriffo. Due delle vittime sono state freddate in due locali pubblici.
L'omicida, dopo aver ingaggiato una sparatoria con la polizia in cui e' rimasto ferito un agente, si e' tolto la vita nel parcheggio di un magazzino.
La polizia sta indagando per ricostruire gli avvenimenti che hanno visto l'uomo sparare all'impazzata in quattro diversi posti in tre comunita' locali. Altre quattro persone, compreso un bimbino, sono rimaste ferite.
La carneficina è cominciata nel pomeriggio di ieri a Kinston, vicino al confine tra Alabama e Florida, dove l'uomo ha dato alle fiamme la casa della madre. All'interno della casa e' stato trovato il corpo carbonizzato della donna, non si sa se uccisa prima da colpi d'arma da fuoco o se uccisa dalle fiamme.
L'omicida e' andato poi nella contea di Geneva dove ha ucciso altre cinque persone, quattro adulti e un bambino, in una casa della vicina città di Samson. Poi ha ucciso altre due persone, ognuna nella propria casa. L'identità di tutte le vittime non è stata ancora accertata, ma sarebbero tutti o in parte familiari del folle. Ha poi ferito un poliziotto, ha ucciso altre due persone, una in un negozio e un'altra in una stazione di servizio. Infine ha messo fine alla sua vita sparandosi all'interno di un'officina.
Un altra giornata di ordinaria follia.....
Re: Liberalizzazione Caccia
Axelrose ha scritto:Bambocci ed armi...ecco le tragiche conseguenze![]()
![]()
Strage in un liceo vicino Stoccarda, 17 morti
Sono 17 complessivamente le persone morte oggi vicino a Stoccarda, in Germania, come conseguenza dell'attacco ad una scuola da parte di un giovane. Lo ha reso noto la polizia precisando che nel bilancio e' compreso anche l'autore della strage.
Tra le vittime dell'attacco alla scuola a Winnenden dieci sono studenti e tre i professori. Un'altra persona e' stata uccisa dal giovane killer davanti ad un ospedale psichiatrico, nei pressi della edificio scolastico, durante la fuga. Nello scontro a fuoco con la polizia, in cui e' rimasto ucciso il giovane, in un parcheggio nella localita' di Wendlingen sono morti altri due passanti. Nella sparatoria inoltre due agenti sono rimasti gravemente feriti.
L'ex studente di 17 anni e' stato ucciso in una sparatoria con la polizia mentre fuggiva a bordo di un'auto. La sparatoria, in cui sono rimasti feriti due agenti, e' avvenuta a Wendlingen, a 40 chilometri da Wennenden, il luogo della strage.
A darne notizia e' stata la polizia. Il killer e' stato identificato come Tim Kretfchner, un ex allievo che si era recentemente diplomato. Dopo la sua fuga era scattata una caccia all'uomo con l'ausilio degli elicotteri e dei cani.
I genitori del giovane avevano a casa 18 armi regolarmente denunciate. Il liceo tecnico Albertville Realschule in cui e' avvenuta la strage e' frequentato da un migliaio di studenti.
I precedenti
Non e' la prima volta che in Germania le scuole sono teatro di sparatorie. Nell'aprile del 2002 un uomo uccise 17 persone in un liceo di Erfurt, prima di suicidarsi. Nel 2006 un uomo incappucciato, con fucile ed esplosivi, apri' il fuoco e feri' 11 persone in una scuola di Emsdetten, nell'ovest della Germania, e poi si tolse la vita.
Governo tedesco sotto choc
Il governo tedesco si e' detto "profondamente scioccato" per la strage compiuta stamani nella scuola superiore di Winnenden da un ragazzo di 17 anni. Lo ha riferito una portavoce.
Carneficina americana: in Alabama folle uccide i familiari e si suicida
Si chiamava Michael McLendon e aveva 27 anni l'uomo che, armato di fucile, ha ucciso dieci persone prima di togliersi la vita, in due comunita' dell'Alabama, Samson e Kinston, al confine con la Florida.
Lo ha riferito la Cnn. Tra le vittime ci sono la madre, i nonni e una coppia di zii del killer, oltre alla moglie e al figlio del vicesceriffo. Due delle vittime sono state freddate in due locali pubblici.
L'omicida, dopo aver ingaggiato una sparatoria con la polizia in cui e' rimasto ferito un agente, si e' tolto la vita nel parcheggio di un magazzino.
La polizia sta indagando per ricostruire gli avvenimenti che hanno visto l'uomo sparare all'impazzata in quattro diversi posti in tre comunita' locali. Altre quattro persone, compreso un bimbino, sono rimaste ferite.
La carneficina è cominciata nel pomeriggio di ieri a Kinston, vicino al confine tra Alabama e Florida, dove l'uomo ha dato alle fiamme la casa della madre. All'interno della casa e' stato trovato il corpo carbonizzato della donna, non si sa se uccisa prima da colpi d'arma da fuoco o se uccisa dalle fiamme.
L'omicida e' andato poi nella contea di Geneva dove ha ucciso altre cinque persone, quattro adulti e un bambino, in una casa della vicina città di Samson. Poi ha ucciso altre due persone, ognuna nella propria casa. L'identità di tutte le vittime non è stata ancora accertata, ma sarebbero tutti o in parte familiari del folle. Ha poi ferito un poliziotto, ha ucciso altre due persone, una in un negozio e un'altra in una stazione di servizio. Infine ha messo fine alla sua vita sparandosi all'interno di un'officina.
Un altra giornata di ordinaria follia.....
mi spiace ma non trovo nessuna connessione tra bambocci armi e queste stragi.. perche le stragi le fanno sia i ragazzini che le persone adulte..

-
- Socio sostenitore
- Messaggi: 7601
- Iscritto il: mar 09 dic, 2008 15:05
- Località: Lodrino 850 mslm
Re: Liberalizzazione Caccia
paso ha scritto:Axelrose ha scritto:Bambocci ed armi...ecco le tragiche conseguenze![]()
![]()
Strage in un liceo vicino Stoccarda, 17 morti
Sono 17 complessivamente le persone morte oggi vicino a Stoccarda, in Germania, come conseguenza dell'attacco ad una scuola da parte di un giovane. Lo ha reso noto la polizia precisando che nel bilancio e' compreso anche l'autore della strage.
Tra le vittime dell'attacco alla scuola a Winnenden dieci sono studenti e tre i professori. Un'altra persona e' stata uccisa dal giovane killer davanti ad un ospedale psichiatrico, nei pressi della edificio scolastico, durante la fuga. Nello scontro a fuoco con la polizia, in cui e' rimasto ucciso il giovane, in un parcheggio nella localita' di Wendlingen sono morti altri due passanti. Nella sparatoria inoltre due agenti sono rimasti gravemente feriti.
L'ex studente di 17 anni e' stato ucciso in una sparatoria con la polizia mentre fuggiva a bordo di un'auto. La sparatoria, in cui sono rimasti feriti due agenti, e' avvenuta a Wendlingen, a 40 chilometri da Wennenden, il luogo della strage.
A darne notizia e' stata la polizia. Il killer e' stato identificato come Tim Kretfchner, un ex allievo che si era recentemente diplomato. Dopo la sua fuga era scattata una caccia all'uomo con l'ausilio degli elicotteri e dei cani.
I genitori del giovane avevano a casa 18 armi regolarmente denunciate. Il liceo tecnico Albertville Realschule in cui e' avvenuta la strage e' frequentato da un migliaio di studenti.
I precedenti
Non e' la prima volta che in Germania le scuole sono teatro di sparatorie. Nell'aprile del 2002 un uomo uccise 17 persone in un liceo di Erfurt, prima di suicidarsi. Nel 2006 un uomo incappucciato, con fucile ed esplosivi, apri' il fuoco e feri' 11 persone in una scuola di Emsdetten, nell'ovest della Germania, e poi si tolse la vita.
Governo tedesco sotto choc
Il governo tedesco si e' detto "profondamente scioccato" per la strage compiuta stamani nella scuola superiore di Winnenden da un ragazzo di 17 anni. Lo ha riferito una portavoce.
Carneficina americana: in Alabama folle uccide i familiari e si suicida
Si chiamava Michael McLendon e aveva 27 anni l'uomo che, armato di fucile, ha ucciso dieci persone prima di togliersi la vita, in due comunita' dell'Alabama, Samson e Kinston, al confine con la Florida.
Lo ha riferito la Cnn. Tra le vittime ci sono la madre, i nonni e una coppia di zii del killer, oltre alla moglie e al figlio del vicesceriffo. Due delle vittime sono state freddate in due locali pubblici.
L'omicida, dopo aver ingaggiato una sparatoria con la polizia in cui e' rimasto ferito un agente, si e' tolto la vita nel parcheggio di un magazzino.
La polizia sta indagando per ricostruire gli avvenimenti che hanno visto l'uomo sparare all'impazzata in quattro diversi posti in tre comunita' locali. Altre quattro persone, compreso un bimbino, sono rimaste ferite.
La carneficina è cominciata nel pomeriggio di ieri a Kinston, vicino al confine tra Alabama e Florida, dove l'uomo ha dato alle fiamme la casa della madre. All'interno della casa e' stato trovato il corpo carbonizzato della donna, non si sa se uccisa prima da colpi d'arma da fuoco o se uccisa dalle fiamme.
L'omicida e' andato poi nella contea di Geneva dove ha ucciso altre cinque persone, quattro adulti e un bambino, in una casa della vicina città di Samson. Poi ha ucciso altre due persone, ognuna nella propria casa. L'identità di tutte le vittime non è stata ancora accertata, ma sarebbero tutti o in parte familiari del folle. Ha poi ferito un poliziotto, ha ucciso altre due persone, una in un negozio e un'altra in una stazione di servizio. Infine ha messo fine alla sua vita sparandosi all'interno di un'officina.
Un altra giornata di ordinaria follia.....
mi spiace ma non trovo nessuna connessione tra bambocci armi e queste stragi.. perche le stragi le fanno sia i ragazzini che le persone adulte..
attenzione: questa non è caccia, la caccia è la pratica di catturare o uccidere animali, solitamente selvatici, per procurarsi cibo, pelli o altre materie oppure per scopo ricreativo. (wikipedia)
l'uomo è la specie più evoluta del pianeta, ed è riuscito a "sottomettere" gli esseri viventi ai suoi comandi; quindi siamo noi che, diciamo, dominiamo sul mondo animale...la caccia è una conseguenza di questa evoluzione: ci siamo conquistati questo pianeta, e siamo sulla cima della catena alimentare...quindi, di diritto <possiamo> usufruire degli altri animali per nutrirci...
però bisogna dire che non si deve esagerare, e penso che questa legge sia chiara in un punto:
• Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili
quindi, niente è ancora deciso sulle specie non cacciabili...speriamo che la regione Lombardia non esageri
