Vorrei fare una piccola analisi sull’evento Harvey ma soprattutto un’opinione personale visto che le informazioni e opinioni personali di esperti o pseudo-esperti si stanno moltiplicando.
Se guardate l’inizio dell’apertura dell’argomento che è il mercoledì 23,stiamo parlando di un sistema potenzialmente pericoloso. Qualcuno che mi conosce sul forum e di persona sa che ne avevo iniziato a discutere molto prima. Questa Tempesta è nata lontana nei bassi Caraibi e ha avuto un tragitto impervio che non gli ha consentito che si intensificasse per vari motivi.
Poi è arrivata alle porte del Golfo del Messico disorganizzata e infatti per un breve periodo il NHC (National Hurricane Center di Miami) l’ha messa off list nei sistemi da seguire dandogli però molte chance che riprendesse a riorganizzarsi.
È arrivata lentamente sul Golfo del Messico e ha proseguito la sua corsa lentamente in un terreno suo, solo suo, dato che ai modelli è sfuggita la sua esplosione. Harvey doveva arrivare sulle coste lenta come cat1 ma ci è arrivata cat 4. Nelle proiezioni di intensificazione Harvey è riuscita a perdere 20hPa in 2 ore per dare un esempio di come sia esploso.
Ma vorrei soffermarmi sui modelli, chi più e chi meno l’hanno tracciata e nei tempi di 3-4 giorni hanno avuto un buona previsione sulla direzione, scarsi invece sulla sua intensificazione. Son passati 12 anni da Katrina e ancora oggi quando un sistema entra nel golfo non puoi dare nulla per scontato e i modelli per quanto siano migliorati, non colgono bene il loro sviluppo. Acque più calde? Forse un pizzico si. Colpa del Global Warming? Un pizzico forse si ma la sostanza non cambia. Se un modello non riesce a prevedere con accettabile tempo un sistema del genere su dove impatterà e come sarà forte, siamo ancora molto vulnerabili. Mi stupisce di come ancora oggi possa rivivere le stesse scene di Katrina. Probabilmente memoria storica e tecnologia non viaggiano di egual passo e probabilmente la tecnologia attualmente ci aiuta fino ad un certo punto.
Tuttavia ritengo che Harvey sia un sistema non figlio diretto del riscaldamento globale, però il fatto che i mari siano lievemente più caldi aiuta queste esplosioni che peraltro sono previste nelle analisi dell’IPCC sul clima del futuro. Una cosa però gli americani l’hanno capita dai tempi di Katrina e soprattutto dai tempi di Sandy. Non guardare solo i loro modelli…
