simone ha scritto:aggiungo, l'impressione è che per domenica il fronte freddo sia produttivo dal bresciano verso est, quindi è possibile che da bergamo verso ovest già domenica mattina i giochi siano finiti. noi rimaniamo ancora con correnti alle basse e medie quote sudorientali. sabato invece abbiamo il sudovest teso a 700hPa. per quello temo che sabato la pianura avrà poca cosa e invece i rilievi tanta cosa
Effettivamente rispetto agli aggiornamenti di qualche giorno fa, in cui sembrava che il peggioramento potesse essere prolungato e con un richiamo mite persistente, la saccatura transiterà invece piuttosto velocemente e l'aria fredda entrerà di conseguenza in maniera abbastanza rapida. Quindi io vedrei due fasi principali: - una tra oggi pomeriggio/sera e la prima mattina di domenica con il passaggio perturbato vero e proprio: piogge ovunque più intense e persistenti su Alpi e Prealpi, meno man mano si scende verso la bassa pianura; quota neve che anche sulle nostre Prealpi dovrebbe portarsi rapidamente fin verso i 1500/1600 metri - instabilità nel corso della giornata di domenica, con fenomeni probabili fino a sera; quota neve in progressivo calo anche sulle Prealpi, mediamente 1000/1200 metri con possibili ultimi rovesci nevosi fin verso i 700/800 metri nel tardo pomeriggio/sera. Diciamo che se le modalità della prima fase sono ormai ben inquadrate dai modelli, ci sono invece ancora alcune divergenze sulla giornata di domani, quando transiterà l'asse della saccatura e a seguire il nocciolo freddo in quota (in serata avremo sulla testa una -32/-33, mica bruscolini); quindi voglio vedere gli aggiornamenti odierni dei modelli ad altissima risoluzione...
Domani sera effettivamente in Val Camonica al passaggio del fronte freddo potrebbe anche esserci qualche sorpresa fino a quote molto basse.
Non mi è però ancora chiaro cosa avverrà in pianura, potrebbe fare grandi rovesci oppure anche il nulla assoluto.. specie nel pomeriggio/sera.
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.