Giro D'italia 2013

Non solo meteo. Discutere in amicizia di altri argomenti

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marco71
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da marco71 »

Si inizia già a parlare del 2014....

Giro d'Italia 2014:
lo Zoncolan farà da giudice
poi la Gemona-Trieste
Riunione fino a tarda notte per decidere sulla doppia scalata al “mostro”. Il giorno dopo anche il passaggio sul Collio. La Regione investe 650 mila euro

UDINE. Cartine e tempi di percorrenza delle salite in mano, hanno discusso fino a notte tarda ieri il direttore del Giro d’Italia e il patron Enzo Cainero per capire se la doppia scalata allo Zoncolan, prima dal versante di Ovaro, poi da quello inedito di Priola potrà davvero essere il finale della tappa decisiva della corsa rosa 2014. «Stiamo valutando, domani mattina decideremo», ci ha detto ieri sera Vegni.

La sensazione però è che si opterà per l’arrivo sullo Zoncolan scalato da Ovaro, preceduto dall’inedita salita di Casera Razzo. Ma chissà, Vegni e Cainero hanno in serbo la sorpresa per questa mattina quando a Trieste, nella sede della Regione sarà svelata la due giorni finale della corsa rosa. Comunque, il totem Zoncolan il 31 maggio sarà arbitro del Giro 2014. Prima della tappa conclusiva verso Trieste che partirà da Gemona.

L’ultima frazione La città già scalpita perchè il Giro d’Italia tornerà nel centro simbolo del sisma del 1976 a otto anni di distanza dall’arrivo di tappa organizzato proprio in occasione del trentesimo anniversario del terremoto. Si partirà da Piazza del ferro, sotto il castello che in questi mesi sta rinascendo. La carovana rosa viaggerà poi presumibilmente verso Tarcento, il Cividalese. Sicuramente toccherà il Collio, fortamente richiesto dalla giunta regionale. Quindi la costiera, le Rive (pensate al potere “acchiappaturisti” della tv) e il circuito finale di 8 km da ripetersi 8 volte prima dell’ultima volata davanti a Piazza Unità.

L’investimento della Regione Due giorni, sicuramente irripetibili in futuro. Perchè, per riavere in regione il tappone di montagna decisivo del Giro e l’apoteosi finale, bisognerà attendere diversi anni (decenni?). Un risultato che Enzo Cainero e la Regione hanno ottenuto per la cifra di nemmeno un milione di euro.

Due partenze (il tappone carnico prenderà il via dal pordenonese, stamattina Rcs lo renderà noto in una conferenza stampa a Trieste) e due arrivi, tra cui quello finale storicamente appannaggio di Milano, per cui la Regione ha investito, attraverso l’assessorato al turismo, 650 mila euro. Cainero ne garantirà grazie a sponsor privati altri 300 mila. Un affare. Perchè Brescia, per ottenere il solo arrivo dell’ultima tappa del Giro 2013, ha speso poco meno di 650 mila euro.

Ritorno d’immagine Meno di un milione d’investimento per un ritorno si dice superiore, e solo nel medio termine, a 10 milioni di euro. «Ottenere un finale così del Giro d’Italia è un risultato straordinario - spiega il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello - abbiamo sposato appieno il progetto di Cainero e lo riteniamo fondamentale per lo sviluppo turistico del Fvg. Avremo una visibilità incredibile, le due tappe toccheranno le 4 province. Il logo Zoncolan è ormai mondiale, e dovremo sfruttarlo appieno nei prossimi anni. Avremo l’obbligo di farlo. Rcs ha chiesto di venire in regione per finire il Giro, ha chiesto lo Zoncolan. Noi perciò dovremo sfruttare di più questo brand ormai mondiale: è uno dei cardini del programma della Regione per il rilancio del turismo».

La tappa decisiva. Partenza da maniago poi Buja tolmezzo l'inedito passo pura, sauris casera razzo Val Pesarina e poi lo zoncolan da ovaro. Sarà questa la tappa decisiva del giro d'Italia 2014. Il tracciato è stato svelato pochi minuti fa a Trieste nella sede di rappresentanza della regione alla presenza, tra l'altro, della presidente Serracchiani, del suo vice bolzonello, dei sindaci di Trieste e "dello zoncolan", del patron Enzo Cainero e del direttore generale Rcs sport acquarone e del giro Vegni. Un tappone dunque tutto Carnico che deciderà l'ultima maglia rosa. Ovvia la soddisfazione della giunta regionale e di tutto il territorio per aver ottenuto un evento unico e dalle incredibili potenzialità'.

La presentazione delle tappe si è aperta con uno spettacolare video sui dieci anni di storia dello zoncolan. Come anticipato oggi dal messaggero veneto l'ultima tappa del giro, il giorno dopo la frazione carnica del prossimo 31 maggio, sarà la Gemona- Trieste attraverso cividalese e collio.
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elgnaro
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da elgnaro »

la salita è dura forse troppo alla fine tutti hanno paura di saltare e pochi l'affrontano con il coltello tra i denti.
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Borgo
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Borgo »

:ok: :clapping:
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Borgo »

Arrivo a Montecampione per una tappa del Giro 2014!!! :boogie: :clapping:


http://www.giornaledibrescia.it/sport/c ... -1.1767398
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Borgo »

Spero vivamente che si arrivi a Montecampione 1800, ecco l'impresa di Pantani del 98! http://www.youtube.com/watch?v=kV6iH7OOYck
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Liriometeo
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Liriometeo »

Wowww
meteoCologne

La verità vince sempre purché si abbia la capacità di riconoscerla ( cit. )
.
marco71
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da marco71 »

Intervista a Di Luca....

Ciclismo, Di Luca e il doping: "Lo fanno tutti. E c'è chi vende le corse"
Milano, 21 gennaio 2014

L'abruzzese: "La cosa migliore sarebbe legalizzare i farmaci, tanto tutti li prendono e i valori in campo restano uguali. Rimpianti? Sì, essermi fatto beccare tre volte. L'ho gestita male. E nelle corse ci sono anche combine"

E' destinata a far discutere parecchio l'intervista concessa da Danilo Di Luca a "Le Iene", programma in onda su Italia 1 alle 21.10 di mercoledì. Il killer di Spoltore, radiato dopo l'ulteriore positività all'ultimo Giro d'Italia, lancia una serie di bordate al ciclismo, peraltro tutte da verificare perché prive di riscontri oggettivi. Ecco alcuni stralci dell’intervista:

Oggi cosa sei?
"Un radiato".

Cioè?
"Un ex atleta che non può più gareggiare in competizioni sportive".

Perché?
"Perché sono stato trovato positivo tre volte ad un controllo antidoping".

Ma sei l’unico? Non ci sono altri ciclisti radiati?
"Credo di no".

Per questo sei stato il più punito tra tutti i ciclisti del mondo. E adesso cosa può succedere?
"Potrei anche andare in galera".

Quando hai incontrato il doping?
"Sulla ventina d’anni, più o meno"

Perché?
"Ero sempre un vincente e vincevo spesso. Quando poi sono passato dilettante ho visto dei corridori che avevano corso con me fino al mese prima, che il mese dopo diventavano più forti di me".

E tu ne hai parlato con loro?
"Prima sì, 10 anni fa si parlava".

E adesso non più? Perché?
"Perché una volta c’era tra virgolette ignoranza in questo, invece con il tempo e con tutti gli scandali che sono successi ognuno fa le cose per sé e di questo non se ne parla più".
Quando i ciclisti parlano di doping tra loro?
"Quando si è in gara".

Cioè?
"Di Luca: Quando si è in gara succedono tante cose. Una gara dura 5/6 ore e in quelle 5/6 ore non sei sempre concentrato, non sei sempre, come diciamo noi in gergo, “a tutta”.

Non sei sempre “a tutta” ma lo sanno tutti?
" Questo no, perché il doping, nel ciclismo, il 99% delle volte è personale".

La prima volta che l’hai fatto ti sei sentito in colpa?
"No, mi sono sentito come gli altri".

Spiega meglio.
"Tornavo ad essere il Danilo Di Luca che vinceva le corse".

Quindi ti sei dopato perché non vincevi più?
"Sì".

E cosa hai fatto?
"Innanzitutto mi sono informato".

Con chi?
"Sempre con i medici".

E cosa ti hanno detto?
"Che ci sono determinati tipi di sostanze che, assunte in maniera giusta, ti fanno aumentare di quel 5-6% la prestazione fisica".

Quali sono queste sostanze?
"La più famosa è l’Epo".

Tornando al medico, ti dà una ricetta?
"No, il medico ti consiglia. Non ti può dare una ricetta perché, essendo un prodotto dopante, non si può prescrivere".

Il medico ti consiglia?
"Ti spiega più che altro come vanno fatte".

E tu cosa fai?
"Tramite l’ambiente del ciclismo cerchi di trovare quel tipo di farmaco".

Queste medicine le compri tu? Con i tuoi soldi?
"Certo".

E quanto costano?
"L’EPO 3/4.000 euro".

E come si prende l’Epo? Sono pastiglie?
"No, sono iniezioni".

Che si fanno quando?
"Prima si poteva fare anche tutti i giorni, adesso no perché viene scoperto nell’esame antidoping".


L’EPO più vicino alla gara lo fai meglio è?
"No, questo no. È una cura che bisogna fare per il periodo di tempo che si ritiene opportuno per poi essere al 100% della condizione".

Per usare una metafora ciclistica, chi va più forte? Il doping o l’antidoping?
"L’antidoping rincorre il doping, però il doping è sempre un passo avanti".

E dopo quanto arriva l’antidoping?
"Di preciso non lo so, però penso un paio d’anni".

Un ciclista può prendere l’Epo senza saperlo?
"Penso di no".

Per cui chiunque venga trovato positivo all’EPO sa di averlo preso?
"Ma..sì.

Il doping che ti sei fatto ti ha creato problemi fisici?
"No, non dà dei problemi. Innanzitutto il doping non è una droga, quindi non si è dipendenti. Secondo, il doping fatto in maniera corretta non fa male all’organismo".

Sicuro?
"Ha solo vantaggi fisici e basta"

E se si esagera?
"Se si esagera, a lungo andare il farmaco fa male al fisico".

Come fai a saperlo?
"Me l’ha detto qualcuno, perché è letto sui libri di scienza e perché è sulla mia pelle".

Oltre all’EPO si parla di sacche di sangue, di trasfusioni. È tutto vero?
"Le trasfusioni sono vere".

È da considerarsi doping?
"Certo. Puoi fare a meno dell’uso dell’EPO e usi la sacca. E nei controlli non vengono trovate".

Come funziona? Cosa fa un ciclista?
"Si toglie il sangue e dopo, quando ne ha bisogno, se lo rimette prima dell’appuntamento".

Questo sangue viene trattato?
"Alcune volte sì e alcune volte no, dipende".

E perché qualcuno se lo cambia?
"Perché rendi molto di più".

Quindi cambiarsi il sangue e prendere l’Epo cambia i livelli in campo?
"Il doping non cambia i livelli in campo. C’è perché c’è per tutti e uno si adegua, ma se non ci fosse il doping per nessuno i risultati sarebbero sempre gli stessi".

Per essere concreti, sui 200 ciclisti che partecipano al Giro D’Italia, normalmente quanti si dopano?
"Secondo me il 90%".

Quindi c’è un 10% pulito?
"Un 10% a cui non interessa in quel periodo il Giro D’Italia, che prepara altre gare e quindi non fa uso di doping".

Quindi tutti quelli che ambiscono alle prime posizioni nel ciclismo devono necessariamente fare uso di doping?
"È impossibile non fare uso di doping e arrivare nei primi 10 al Giro D’Italia".

Per cui possiamo dire che qualsiasi ciclista vincente non può non aver fatto uso di doping?
"Almeno una volta credo proprio di sì".

Esiste un’abilità nella scelta del doping migliore?
"È uguale per tutti. Perché i farmaci sono quelli. Poi magari capita, raramente, che esce un farmaco nuovo, che conosce solo un corridore, che è uscito in quel periodo e che magari riesce, solo in quella gara, ad essere superiore a tutti dal punto di vista del doping. Ma non è detto che vinca".

Quando ci si dopa? Prima di una gara?
"Prima, sì".

E durante?
"Durante è sempre difficile. Si può fare ma è difficile".

Quindi si può vincere anche da puliti?
"Tra virgolette puliti, perché comunque l’hai fatto prima".

Se lo fai prima rischi di meno?
"C’è chi rischia di più e chi rischia di meno, come in tutte le cose".

Gestire il doping è difficile e tu non sei stato bravissimo.
"Bravo, esattamente".

Hai fatto tutto da solo o ti hanno aiutato?
" Un po’ e un po’".

Stai ammettendo le tue colpe, ma nessuno lo fa.
" Nessuno ammette no. È normale, ognuno fa le sue cose".

Allora cosa dici a chi “fa le sue cose” e non ammette?
"Che loro sono comunque consapevoli di quello che io dico. Il doping c’è e ci sarà sempre. E che comunque per fare sport ad alto livello bisogna aiutarsi".

C’è in giro la voce che il Viagra aiuta?
"È una grossa stupidaggine. Se si usa il Viagra, non lo si fa per migliorare le prestazioni, ma quando fa freddo. Essendo un vaso dilatatore con il freddo ti riscalda il corpo".

Ma aumenta le prestazioni?
Secondo me no. Non l'ho mai provato".

Fra tutti quei campioni positivi al doping, cosa pensi di Armstrong?
"Armstrong, quando sono stato trovato positivo, ha parlato anche di me dicendo che ero uno stupido".

Perché ti ha dato dello stupido?
"Perché mi ero dopato. Però io Armstrong lo conosco: ha vinto 7 Tour De France e li avrebbe vinti comunque, anche senza doping. Anche lui si è adeguato".

Conosci qualche ciclista che non si è adeguato?
"No, mai conosciuto".

Pensi di aver danneggiato il ciclismo con la tua positività al doping?
"Sicuramente non è stata una cosa bella".

Dopo che sei stato squalificato la prima volta, quando sei rientrato come ti ha accolto l’ambiente?
"Non ho mai fatto nomi, ho sempre spiegato come funziona il doping ma non chi faceva doping. Quindi sono stato accolto come se non fosse successo nulla".

C’è qualcosa di cui ti sei pentito?
"Sicuramente di essere stato trovato positivo".

Hai capito dove hai sbagliato?
"Nel calcolare i tempi. È questione di ore. Magari 5 ore prima o 5 ore dopo e non sarei risultato positivo. Però non c’è una matematica certezza".

E rispetto ai tuoi colleghi che l’hanno fatta franca cosa pensi?
"Che sono stati più bravi di me".

La tua famiglia come l’ha presa?
"L’ha presa male, sicuramente".

Succede che ci siano delle combine nel ciclismo?
"Certo che succede: magari c’è un finale di gara con 5 corridori, c’è un corridore che si sente più forte degli altri, perché è più veloce degli altri e parla con un altro corridore che non è un suo compagno di squadra: “Ti do tot se mi tiri la volata. Ti do tot se mi vai a prendere quello che scatta”.

Te l’hanno mai proposto?
"Sì, l’ho fatto. E mi hanno pagato".

Succede che qualcuno non venga pagato?
"Sì, come no".

E poi cosa succede?
"Non so cosa succede tra di loro, qualcuno va a finire anche male.

Cosa fai adesso?
"Io adesso ho un negozio di bici, costruisco bici".

Com’è la storia delle bici col motore? È possibile?
"Certo che lo ritengo possibile".

Cioè? Spiegaci.
"Lo ritengo possibile perché c’era troppa differenza. Il doping non ti può dare quella differenza".

L’hai mai vista una bici col motore?
"Il motore so com’è fatto. Sono stati inventati credo 5/6 anni fa, si possono inserire dentro la bicicletta, quindi sono molto piccoli. Possano dare 150 watt di potenza".

E non se ne accorge nessuno? Non ci sono i controlli?
"Prima non si facevano perché non si sapeva. Quando si è iniziato a vociferare di questo motorino hanno iniziato".

Può esistere un ciclismo senza doping?
"Potrebbe esistere perché comunque i valori in campo sarebbero gli stessi, però secondo me non esisterà mai".

Cosa faresti?
"Liberalizzarlo forse sarebbe la soluzione migliore, ma secondo me è abbastanza improbabile".

E allora?
"Si va avanti come si è sempre andati: chi sbaglia e viene pizzicato viene squalificato".
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da elgnaro »

Meglio che non mi esprima su Di Luca se no verrei bannato a vita dal forum.
Sono uno che ama il ciclismo, che vive il ciclismo (praticandolo a livello amatoriale) e lo ha vissuto ai tempi di Pantani con delle emozioni che nessun altro ha saputo ridarmi.
Posso solo dire che atleti come Di Luca sono la rovina di questo sport.
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da duel »

Purtroppo leggendo queste dichiarazioni non fanno altro che rafforzare il mio pensiero..che tutti lo facevano..e che quelli che han vinto avrebbero comunque vinto......secondo me ha detto e descritto la realtà del ciclismo...ovviamente anche gli altri sport non sono esenti..solo che i controlli che fanno nel ciclismo dove li fanno???
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Borgo
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Borgo »

Non penso che Di Luca si sia inventato tutto un fondo di verità cè, stasera alle Iene sentiremo meglio... :icon_wink:
Diego
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Diego »

elgnaro ha scritto:Meglio che non mi esprima su Di Luca se no verrei bannato a vita dal forum.
Sono uno che ama il ciclismo, che vive il ciclismo (praticandolo a livello amatoriale) e lo ha vissuto ai tempi di Pantani con delle emozioni che nessun altro ha saputo ridarmi.
Posso solo dire che atleti come Di Luca sono la rovina di questo sport.


Purtroppo quello che ha detto Di Luca ê la pietosa fotografia del ciclismo professionistico ...mi stupisco che ci sia ancora qualcuno che si stupisce
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oscarbs
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da oscarbs »

Naturalmente io sono d'accordo con Di Luca quando a proposito del doping dice:

"Liberalizzarlo forse sarebbe la soluzione migliore" :i_am_so_happy:
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da CARLETTO »

Squalifica a vita alla prima occasione.....ripuliamo il ciclismo dai pagliacci come Di Luca :saggio: :saggio:
Io odio il caldo e il sole!!!!!!!Non li sopporto più
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da Vincez89 »

Ha parlato l'unico uomo che si è fatto radiare dal ciclismo e che per campare cercherà soldi da ogni giornale e tv che lo pagherà. Non bisogna essere degli illusi e pensare che nessuno si dopi, nel ciclismo come in qualsiasi sport, ma credere in personaggi che hanno l'unico rimorso di non essere riusciti a scamparla... Penso sia scandaloso!
Ho amici che si fanno il mazzo, si allenano, sono controllabili ogni giorno dell'anno e amano questo sport.. le loro dichiarazioni vorrei sentire, non quelle di quelle sottospecie di uomini!
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Re: Giro D'italia 2013

Messaggio da elgnaro »

Vincez89 ha scritto:Ha parlato l'unico uomo che si è fatto radiare dal ciclismo e che per campare cercherà soldi da ogni giornale e tv che lo pagherà. Non bisogna essere degli illusi e pensare che nessuno si dopi, nel ciclismo come in qualsiasi sport, ma credere in personaggi che hanno l'unico rimorso di non essere riusciti a scamparla... Penso sia scandaloso!
Ho amici che si fanno il mazzo, si allenano, sono controllabili ogni giorno dell'anno e amano questo sport.. le loro dichiarazioni vorrei sentire, non quelle di quelle sottospecie di uomini!

quoto una volta che si sono fatti beccare sparano a 0 su tutti per incassare i soldi delle dichiarazioni.
Non dico che sono tutti puliti ma voglio credere che di puliti ce ne siano e questi corridori come Di Luca e altri che sono stati presi come ad esempio Riccardo Riccò (che ha rischiato di morire durante un emotrasfusine) sono la rovina non solo del ciclismo ma dello sport in generale.
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