Stavo valutando un appartamento nuovo in una palazzina a pisogne con classe energetica certificata A+.
Devo verificare quanti KW produrranno i pannelli fotovoltaici mentre l'architetto mi ha istruito riguardo l'impianto geotermico e il riscaldamento/raffreddamento a pavimento. Sembrerebbe che la cosa mi farebbe risparmiare parecchio sulle bollette, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento.
Qualcuno di voi ha esperienza a riguardo?
l'unico mio dubbio è che dovrei dotarmi di piastre a induzione visto che il gas non l'hanno neanche collegato; ho visto che consumicchiano parecchio
Ultima modifica di zakkaccio il ven 05 apr, 2013 08:40, modificato 1 volta in totale.
Hai bisogno almeno di un allacciamento da 4,5 kWh, ma se hai un contratto "no-gas" di solito è già incluso. Con quello non puoi però accendere tutte le piastre in contemporanea a potenza elevata
Per il resto, i piani a induzione costano parecchio (soprattutto quelli bellini) e richiedono l'accortezza di pentole compatibili, ma rispetto alle piastre elettriche tradizionali consumano meno. Inoltre, con pentole serie e fatte bene puoi risparmiare almeno sulla cottura della pasta: accendi, l'acqua bolle in 1-2 minuti, butti la pasta, metti il coperchio e spegni tutto
How the hell did I get here so soon?
Our weary eyes still stray to the horizon Though down this road we've been so many times
Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ah ottimo se puoi chiedere più che altro per la bolletta elettrica così mi faccio un'idea.
Ho visto delle piastre a induzione della bosch che andrebbero anche con i 3kwh anche se credo che nel contratto che mi faranno saranno compresi i 4,5
I no-gas che vedo in città sono tutti con 4,5 kW, poi magari li fanno diversamente.
Però una piastra induzione (ma anche elettrica tradizionale) con il 3,3 mi pare moooolto limitante, sebbene esista (più che altro per adattamenti in contesti in cui c'è il 3,3 e uno non ha voglia di cambiare).
How the hell did I get here so soon?
Our weary eyes still stray to the horizon Though down this road we've been so many times
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ah ottimo se puoi chiedere più che altro per la bolletta elettrica così mi faccio un'idea. Ho visto delle piastre a induzione della bosch che andrebbero anche con i 3kwh anche se credo che nel contratto che mi faranno saranno compresi i 4,5
quasi tutti i piani cottura ad induzione hanno ormai il regolatore di potenza, lo puoi impostare come minimo a 2,8 kw (il max varia dai modelli ma di solito 7 kw) quindi anche con i 3 non ti fa saltare la corrente però è sempre meglio avere una potenza superiore per poter utilizzare anche altro di elettrico.. Come prezzi ( vendo arredamento quindi anche cucine) un piano a 4 zone da cm 60 parte dai 700 € circa ed uno un pò più grande da cm 80 sempre a 4 piastre sui 1100 €. Se vuoi le 5 piastre invece siamo dalle 1500 circa in su, costano come minimo il doppio di uno a gas.
Calcola che però se lo cerchi su internet o in centri commerciali sicuramente trovi prezzi inferiori L'importante è che ci sia la garanzia perchè certe marche non possono essere vendute sul web e se si rompe qualcosa l'assistenza non risponde..
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ah ottimo se puoi chiedere più che altro per la bolletta elettrica così mi faccio un'idea. Ho visto delle piastre a induzione della bosch che andrebbero anche con i 3kwh anche se credo che nel contratto che mi faranno saranno compresi i 4,5
quasi tutti i piani cottura ad induzione hanno ormai il regolatore di potenza, lo puoi impostare come minimo a 2,8 kw (il max varia dai modelli ma di solito 7 kw) quindi anche con i 3 non ti fa saltare la corrente però è sempre meglio avere una potenza superiore per poter utilizzare anche altro di elettrico.. Come prezzi ( vendo arredamento quindi anche cucine) un piano a 4 zone da cm 60 parte dai 700 € circa ed uno un pò più grande da cm 80 sempre a 4 piastre sui 1100 €. Se vuoi le 5 piastre invece siamo dalle 1500 circa in su, costano come minimo il doppio di uno a gas. Calcola che però se lo cerchi su internet o in centri commerciali sicuramente trovi prezzi inferiori L'importante è che ci sia la garanzia perchè certe marche non possono essere vendute sul web e se si rompe qualcosa l'assistenza non risponde..
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ciao, se non ha il gas, con cosa riscalda il pavimento?
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ciao, se non ha il gas, con cosa riscalda il pavimento?
Boss ha scritto:E' una vita che ci sono. In linea di massima la tendenza in Italia è (attualmente) quella, ma molto lenta, quindi se ne parlerà tra parecchio.
Snowflake ha scritto:ciao, se non ha il gas, con cosa riscalda il pavimento?
Riscaldamento centralizzato, o tele o caldaia comune. In più, se hai i pannelli per acqua calda puoi usare anche quelli.
ho il piano cottura a induzione
ero un pò scettico all'inizio per il costo delle pentole cosa poi risolta al primo cambio 2 anni FÀ con quelle ikea costano decisamente meno e durano molto di più.
per i consumi non hanno inciso più di tanto anzi quando poi mi capita di cucinare altrove sacramento per il tempo che impiego in più rispetto a quello induzione.
se però calcoli il gas in meno che consumi te ne accorgi io me ne sono accorto eccome. bolletta decisamente meno cara .
valuta bene le marche pentole come già detto alcune marche anche bresciane costano e non poco.
prox cucina casa al mare sempre a induzione non torno più al gas classico.
e non sono solo io a dirlo se cerchi in forum cucina te ne accorgi cosa dicono le casalinghe.
uso gas ora solo per riscaldamento e sanitari. ma anche li se avessi possibilità cambio.
esistono molte marche induzione unico problema trovare poi detergenti giusti per la pulizia del piano .
alcuni specifici costano e non poco ma altri non specifici vanno ugualmente bene.
in media alcuni 7 euro se non di più per un flacone che a un uso intenso dura poco.
ripeto io lo consiglio vivamente.
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ciao, se non ha il gas, con cosa riscalda il pavimento?
Boss ha scritto:Hai bisogno almeno di un allacciamento da 4,5 kWh, ma se hai un contratto "no-gas" di solito è già incluso. Con quello non puoi però accendere tutte le piastre in contemporanea a potenza elevata
Per il resto, i piani a induzione costano parecchio (soprattutto quelli bellini) e richiedono l'accortezza di pentole compatibili, ma rispetto alle piastre elettriche tradizionali consumano meno. Inoltre, con pentole serie e fatte bene puoi risparmiare almeno sulla cottura della pasta: accendi, l'acqua bolle in 1-2 minuti, butti la pasta, metti il coperchio e spegni tutto
prima di tutto dovresti capire che resa a il tuo fotovoltaico secondo le piastre a induzione ci sono anche sotto i 3 kw poi ti posso dire che ho fatto come ditta diverse case in classe a piu e alcune di queste hanno 3 kw di impegnativa e sono munite di piastra a induzione forno elettrico e pompa di calore . dirti quanto puo essere la bolletta dell elettricita non mi e possibile ma posso dirti che un cliente mi ha detto che con i soldi presi dall impiantfotovoltaico si e pagato un anno di bollette e gli sono avanzati ancora soldi
Borgo ha scritto:Mia sorella è da Agosto che abita in una villetta in classe A+ anche lei a il fotovoltaico, non ha il gas e ha il riscaldamento e raffrescamento a pavimento... Magari provo a chiedere se è già arrivata una bolletta ma sicuramente sarà bassa...
ciao, se non ha il gas, con cosa riscalda il pavimento?
solitamente pannelli solari e pompa di calorere
la storia me l'avevano spiegata anche da mè. pannelli solari con contratto di vendita ad ENEL (vendi l'energia).
Con quello che vendi ti paghi il mutuo e alla fine ne esci alla pari senza aver speso nel riscaldamento che esegui con pompe di calore(ovviamente di una certa importanza per poter riscaldare in pieno inverno).
contatore con 4,5KW perchè con i 3 non puoi gestire in contemporanea utenze che consumano molto (lavastoviglie. lavatrice, fohn ecc).
Ovviamente è una scelta che và fatta se sei in un posto ben servito dal sole e solitamente che ha molto sole. non so come procedono i pannelli di ultima generazione, leggevo degli studi su pannelli che avevano una resa anche in penombra(cielo nuvoloso)e dei pannelli particolari che accumulavano energia anche di notte attraverso altre procedure che non ricordo(campi magnetici???).
La storia del geotermico non la conosco . è una cosa tipo il teleriscaldamento di brescia?
Ultima modifica di simone il mar 16 ott, 2012 23:01, modificato 1 volta in totale.
Boss ha scritto:Hai bisogno almeno di un allacciamento da 4,5 kWh, ma se hai un contratto "no-gas" di solito è già incluso. Con quello non puoi però accendere tutte le piastre in contemporanea a potenza elevata
Per il resto, i piani a induzione costano parecchio (soprattutto quelli bellini) e richiedono l'accortezza di pentole compatibili, ma rispetto alle piastre elettriche tradizionali consumano meno. Inoltre, con pentole serie e fatte bene puoi risparmiare almeno sulla cottura della pasta: accendi, l'acqua bolle in 1-2 minuti, butti la pasta, metti il coperchio e spegni tutto
prima di tutto dovresti capire che resa a il tuo fotovoltaico secondo le piastre a induzione ci sono anche sotto i 3 kw poi ti posso dire che ho fatto come ditta diverse case in classe a piu e alcune di queste hanno 3 kw di impegnativa e sono munite di piastra a induzione forno elettrico e pompa di calore . dirti quanto puo essere la bolletta dell elettricita non mi e possibile ma posso dirti che un cliente mi ha detto che con i soldi presi dall impiantfotovoltaico si e pagato un anno di bollette e gli sono avanzati ancora soldi
ovviamente.. meglio chiarire. il vantaggio ce lo hai col discorso enel e incentivi statali altrimenti l'impianto non conviene
la storia me l'avevano spiegata anche da mè. pannelli solari con contratto di vendita ad ENEL (vendi l'energia).
Con quello che vendi ti paghi il mutuo e alla fine ne esci alla pari senza aver speso nel riscaldamento che esegui con pompe di calore(ovviamente di una certa importanza per poter riscaldare in pieno inverno).
contatore con 4,5KW perchè con i 3 non puoi gestire in contemporanea utenze che consumano molto (lavastoviglie. lavatrice, fohn ecc).
Ovviamente è una scelta che và fatta se sei in un posto ben servito dal sole e solitamente che ha molto sole. non so come procedono i pannelli di ultima generazione, leggevo degli studi su pannelli che avevano una resa anche in penombra(cielo nuvoloso)e dei pannelli particolari che accumulavano energia anche di notte attraverso altre procedure che non ricordo(campi magnetici???).
La storia del geotermico non la conosco . è una cosa tipo il teleriscaldamento di brescia?[/quote]
Qui mi sembra si possa capirne qualcosina...
Come funziona, quando conviene e quanto dura un impianto geotermico
Scegliere un impianto geotermico significa assicurarsi un ambiente domestico confortevole, piacevolmente caldo d’inverno e fresco d’estate, utilizzando una tecnologia rispettosa dell’ambiente e vantaggiosa dal punto di vista economico.
I sistemi geotermici a bassa temperatura sono diffusi, in ambito residenziale, soprattutto nel Nord Europa e negli Stati Uniti, mentre in Italia sono ancora poco conosciuti.
In anni recenti anche nel nostro paese c’è stata una decisa accelerazione: in particolare, l’introduzione di incentivi mirati (vedi "Detrazione 55% per impianti di riscaldamento" nel menu di destra) ha favorito la realizzazione di numerosi nuovi impianti geotermici con pompa di calore.
La possibilità di produrre, oltre che acqua calda per il riscaldamento invernale e per gli usi sanitari, anche acqua fredda per raffrescare durante l’estate, rende gli impianti geotermici l’alternativa ideale ai tradizionali impianti. Il grande vantaggio deriva dal fatto che un sistema geotermico racchiude in unico impianto le stesse funzioni normalmente demandate a due diversi apparecchi, cioè caldaie e condizionatori.
Un impianto geotermico, se opportunamente dimensionato, è in grado di riscaldare e raffrescare un edificio senza l'ausilio di altri apparecchi. In questo caso si parla di impianto geotermico "monovalente". In ogni caso si tratta di impianti che si prestano bene all'integrazione con altri generatori di calore ad alta efficienza. Molto interessante, ad esempio, risulta l’abbinamento con impianti solari termici oppure con caldaie a condensazione, in regime "bivalente".
I componenti dell'impianto
I 3 elementi fondamentali di un impianto geotermico sono:
1. Un sistema di captazione del calore
Di norma si tratta di tubature in polietilene che fungono da scambiatori di calore, sfruttando l’energia termica presente nel sottosuolo o nell’acqua. Le tubature possono essere interrate verticalmente nel terreno a grandi profondità (sonde geotermiche verticali), oppure orizzontalmente a 1-2 metri di profondità (sonde o collettori orizzontali). Anche l’utilizzo dell’acqua, come sorgente di calore in alternativa al terreno, comporta l’utilizzo di sonde verticali.
E’ proprio la scelta del sistema di captazione, a seconda anche dalle caratteristiche geologiche e climatiche del luogo scelto per l’installazione, a caratterizzare le diverse opzioni impiantistiche dei sistemi geotermici.
2. La pompa di calore geotermica
Installata all’interno degli edifici, la pompa di calore geotermica è il cuore dell'impianto. Consente infatti di trasferire calore dal terreno o dall’acqua all’ambiente interno –in fase di riscaldamento- e di invertire il ciclo nella fase di raffrescamento.
3. Un sistema di accumulo e distribuzione del calore
Gli impianti geotermici sono particolarmente adatti per lavorare con terminali di riscaldamento/raffrescamento funzionanti a basse temperature (30-50°C), come ad esempio i pannelli radianti e i ventilcovettori (vedi "Terminali per il riscaldamento" e "Terminali per il raffrescamento" nel menu di destra).
I pannelli radianti rappresentano la migliore soluzione impiantistica: in inverno fanno circolare acqua calda a 30-35 °C e in estate acqua fredda a 18-20 °C, riscaldando e raffrescando con il massimo grado di comfort e risparmio energetico. I tradizionali radiatori, pur essendo in qualche caso utilizzabili per lavorare con una pompa di calore, risultano però assolutamente inadatti per raffrescare gli ambienti.
La presenza di un serbatoio di accumulo per l’acqua calda risulta indispensabile per immagazzinare il calore e quindi distribuirlo all’edificio –per il riscaldamento e per gli usi sanitari- quando vi è richiesta. L’integrazione tra geotermia e impianti solari termici o caldaie a condensazione avviene proprio grazie al serbatoio d’accumulo, all’interno del quale l’acqua viene riscaldata tramite serpentine collegate ai diversi generatori di calore.
Quale terreno?
In linea generale, la risorsa geotermica è disponibile su tutto il territorio italiano. In ogni caso è importante conoscere le caratteristiche del sottosuolo che si intende utilizzare come fonte di calore. Particolari tipi di terreno, oppure la presenza o meno di acque sotterranee o di vincoli idrogeologici, determinano la fattibilità tecnica di un impianto geotermico.
Soltanto operatori specializzati possono darci consigli e informazioni riguardo ad un sito specifico scelto per l’installazione, ricorrendo eventualmente a indagini geologiche che valutino con esattezza la qualità della risorsa geotermica.
Edifici nuovi o esistenti?
La geotermia è certamente consigliata per tutti gli edifici di nuova costruzione, per i quali è possibile progettare ex novo l’intero impianto in maniera ottimale.
Per gli edifici esistenti, la convenienza e la fattibilità di un impianto geotermico sono da analizzare caso per caso. Occorre anche valutare la disponibilità di spazio sufficiente per l'allestimento del cantiere e per la posa delle sonde. E' comunque consigliato installare l’impianto in fase di ristrutturazione dell’edificio e dell’impianto termico, approfittando così dei lavori in corso per riqualificare complessivamente l’intero edificio dal punto di vista energetico.
L’installazione di un impianto geotermico è una scelta vantaggiosa anche per tutti gli edifici esistenti che utilizzano caldaie alimentate a combustibili fossili costosi e inquinanti, come gasolio o GPL. Nel caso in cui si possieda una caldaia a metano, bisogna invece valutare attentamente i costi e i benefici derivanti da una sua sostituzione.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la qualità dell’isolamento termico dell' edificio. Un edificio ben coibentato è un presupposto indispensabile per un corretto dimensionamento dell'impianto geotermico, che assicuri buoni livelli di comfort e di risparmio energetico. La necessità di migliorare il grado di isolamento degli edifici riguarda soprattutto il parco edilizio esistente, mentre gli edifici di nuova o recente costruzione, che devono sottostare a stringenti criteri legislativi, risultano di norma ben coibentati.
Quanto dura l’impianto?
Una stima della vita media di un impianto geotermico può essere fatta più su alcuni singoli componenti che sull’intero impianto.
Le pompe di calore geotermiche hanno una vita utile di almeno 15-20 anni (per le taglie domestiche la durata è inferiore), mentre le sonde geotermiche possono funzionare senza problemi per molte decine d’anni (secondo alcune fonti fino a 80-100 anni).
I pannelli radianti hanno un vita stimata in circa 20-30 anni.
Per tutti gli anni di funzionamento dell'impianto, non vi è pressochè alcuna necessità di manutenzione.
Tutti i vantaggi di un impianto geotermico
• si tratta di energia termica gratuita (eccettuato il consumo elettrico della pompa di calore) e indipendente dalle temperature esterne, che assicura un funzionamento dell’impianto per 365 giorni l’anno
• i costi di esercizio sono inferiori di circa il 60% rispetto a un sistema di riscaldamento con caldaia a metano
• un unico sistema permette sia di riscaldare che di raffrescare l’edificio, eliminando i costi elevati per il condizionamento estivo
• contribuisce alla riduzione delle emissioni di inquinanti e di CO2 in atmosfera
• non inquina i terreni, poiché all’interno delle sonde geotermiche circolano liquidi frigoriferi antigelo completamente atossici
• la pompa di calore geotermica è una macchina estremamente silenziosa, alla pari ad esempio di un frigorifero
• l’assenza di processi di combustione e di canne fumarie riduce al minimo la necessità di interventi di manutenzione.
mi piace, infatti la casa mi è subito piaciuta. E' in costruzioni, sarà pronta in aprile, sono ancora in trattative perché il prezzo non è proprio basso ma vedremo... speriamo.
non mi è comunque chiaro bene il meccanismo dell'impianto geotermico.
UN collega mi ha spiegato invece una nuova applicazione sfruttanto un impianto tradizionale a caloriferi e una stufa apposita a pellet.
Questa ha una serpentina la quale collegata al calorifero permette il riscaldamento dell'acqua dei caloriferi dell'impianto tradizionale sfruttanto il calore della stufa a pellet.
Non saprei la resa effetiva sua caloriferi. Questo inverno mi verrà data info certa dato che stà effettuando una modifica in casa a tal senso. se fosse buona permetterebbe di avere i caloriferi tiepidi o addirittura caldini senza utilizzare la caldaia tradizionale. quindi parte dela casa scaldata a pellet e il resto cosi
simone ha scritto:non mi è comunque chiaro bene il meccanismo dell'impianto geotermico. UN collega mi ha spiegato invece una nuova applicazione sfruttanto un impianto tradizionale a caloriferi e una stufa apposita a pellet. Questa ha una serpentina la quale collegata al calorifero permette il riscaldamento dell'acqua dei caloriferi dell'impianto tradizionale sfruttanto il calore della stufa a pellet. Non saprei la resa effetiva sua caloriferi. Questo inverno mi verrà data info certa dato che stà effettuando una modifica in casa a tal senso. se fosse buona permetterebbe di avere i caloriferi tiepidi o addirittura caldini senza utilizzare la caldaia tradizionale. quindi parte dela casa scaldata a pellet e il resto cosi
I miei genitori ed il 50% delle case nella mia zona (dove il metano è arrivato da pochissimi anni) riscaldano ambiente e acqua con questo sistema, con l'ausilio di una stufa apposita a legna. Poi in estate c'è un converitore che ti permette di escludere la stufa e di utilizzare la caldaia. Il vantaggio della stufa a pellet è che funziona anche senza nessuno a casa...
Una variante del sistema misto con stufa lo usavano i miei parenti in Umbria già anni fa, dove nella vecchia casa l'acqua calda per i caloroiferi era generata sfruttando il calore del camino.
Suppongo sia comunque necessario un serbatoio di accumulo per avere una resa almeno decente.
Ultima modifica di Boss il gio 18 ott, 2012 16:50, modificato 1 volta in totale.
How the hell did I get here so soon?
Our weary eyes still stray to the horizon Though down this road we've been so many times
simone ha scritto:non mi è comunque chiaro bene il meccanismo dell'impianto geotermico. UN collega mi ha spiegato invece una nuova applicazione sfruttanto un impianto tradizionale a caloriferi e una stufa apposita a pellet. Questa ha una serpentina la quale collegata al calorifero permette il riscaldamento dell'acqua dei caloriferi dell'impianto tradizionale sfruttanto il calore della stufa a pellet. Non saprei la resa effetiva sua caloriferi. Questo inverno mi verrà data info certa dato che stà effettuando una modifica in casa a tal senso. se fosse buona permetterebbe di avere i caloriferi tiepidi o addirittura caldini senza utilizzare la caldaia tradizionale. quindi parte dela casa scaldata a pellet e il resto cosi
Sono le stufe a pellet "idro" , ossia sono sostanzialmente delle caldaie a pellet.
zakkaccio ha scritto:Stavo valutando un appartamento nuovo in una palazzina a pisogne con classe energetica certificata A+. Devo verificare quanti KW produrranno i pannelli fotovoltaici mentre l'architetto mi ha istruito riguardo l'impianto geotermico e il riscaldamento/raffreddamento a pavimento. Sembrerebbe che la cosa mi farebbe risparmiare parecchio sulle bollette, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento. Qualcuno di voi ha esperienza a riguardo? l'unico mio dubbio è che dovrei dotarmi di piastre a induzione visto che il gas non l'hanno neanche collegato; ho visto che consumicchiano parecchio
io da dicembre dell'anno scorso abito in una casa uguale a quella da te citata, classe certificata A+, pannelli solari, impianto geotermico, piastre a induzione...adesso non ho sottomano le bollette, ma essendo appunto una classe A+ per scaldare e rinfrescare la casa si spende molto meno che nelle altre case. il geotermico, con riscaldamento e rinfrescamento a pavimento, è uno spettacolo, quest'estate in casa non ho mai superato i 26 gradi. col geotermico si sfrutta il sottosuolo, nel mio caso hanno fatto un "buco" di circa 90 metri, e tramite una pompa di calore si può scaldare o raffreddare la casa
simone ha scritto:non mi è comunque chiaro bene il meccanismo dell'impianto geotermico. UN collega mi ha spiegato invece una nuova applicazione sfruttanto un impianto tradizionale a caloriferi e una stufa apposita a pellet. Questa ha una serpentina la quale collegata al calorifero permette il riscaldamento dell'acqua dei caloriferi dell'impianto tradizionale sfruttanto il calore della stufa a pellet. Non saprei la resa effetiva sua caloriferi. Questo inverno mi verrà data info certa dato che stà effettuando una modifica in casa a tal senso. se fosse buona permetterebbe di avere i caloriferi tiepidi o addirittura caldini senza utilizzare la caldaia tradizionale. quindi parte dela casa scaldata a pellet e il resto cosi
Sono le stufe a pellet "idro" , ossia sono sostanzialmente delle caldaie a pellet.
si una cosa del genere. mi piacerebbe però sapere la resa effettiva sui caloriferi come è. perchè se sono tiepidi serve a poco. se li porta caldini è già qualche cosa
simone ha scritto:non mi è comunque chiaro bene il meccanismo dell'impianto geotermico. UN collega mi ha spiegato invece una nuova applicazione sfruttanto un impianto tradizionale a caloriferi e una stufa apposita a pellet. Questa ha una serpentina la quale collegata al calorifero permette il riscaldamento dell'acqua dei caloriferi dell'impianto tradizionale sfruttanto il calore della stufa a pellet. Non saprei la resa effetiva sua caloriferi. Questo inverno mi verrà data info certa dato che stà effettuando una modifica in casa a tal senso. se fosse buona permetterebbe di avere i caloriferi tiepidi o addirittura caldini senza utilizzare la caldaia tradizionale. quindi parte dela casa scaldata a pellet e il resto cosi
Sono le stufe a pellet "idro" , ossia sono sostanzialmente delle caldaie a pellet.
si una cosa del genere. mi piacerebbe però sapere la resa effettiva sui caloriferi come è. perchè se sono tiepidi serve a poco. se li porta caldini è già qualche cosa
simone ha scritto:non mi è comunque chiaro bene il meccanismo dell'impianto geotermico. UN collega mi ha spiegato invece una nuova applicazione sfruttanto un impianto tradizionale a caloriferi e una stufa apposita a pellet. Questa ha una serpentina la quale collegata al calorifero permette il riscaldamento dell'acqua dei caloriferi dell'impianto tradizionale sfruttanto il calore della stufa a pellet. Non saprei la resa effetiva sua caloriferi. Questo inverno mi verrà data info certa dato che stà effettuando una modifica in casa a tal senso. se fosse buona permetterebbe di avere i caloriferi tiepidi o addirittura caldini senza utilizzare la caldaia tradizionale. quindi parte dela casa scaldata a pellet e il resto cosi
Sono le stufe a pellet "idro" , ossia sono sostanzialmente delle caldaie a pellet.
si una cosa del genere. mi piacerebbe però sapere la resa effettiva sui caloriferi come è. perchè se sono tiepidi serve a poco. se li porta caldini è già qualche cosa
Considera che nel caso dei miei genitori l'acqua circola anche a 60/70°.
zakkaccio ha scritto:Stavo valutando un appartamento nuovo in una palazzina a pisogne con classe energetica certificata A+. Devo verificare quanti KW produrranno i pannelli fotovoltaici mentre l'architetto mi ha istruito riguardo l'impianto geotermico e il riscaldamento/raffreddamento a pavimento. Sembrerebbe che la cosa mi farebbe risparmiare parecchio sulle bollette, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento. Qualcuno di voi ha esperienza a riguardo? l'unico mio dubbio è che dovrei dotarmi di piastre a induzione visto che il gas non l'hanno neanche collegato; ho visto che consumicchiano parecchio
io da dicembre dell'anno scorso abito in una casa uguale a quella da te citata, classe certificata A+, pannelli solari, impianto geotermico, piastre a induzione...adesso non ho sottomano le bollette, ma essendo appunto una classe A+ per scaldare e rinfrescare la casa si spende molto meno che nelle altre case. il geotermico, con riscaldamento e rinfrescamento a pavimento, è uno spettacolo, quest'estate in casa non ho mai superato i 26 gradi. col geotermico si sfrutta il sottosuolo, nel mio caso hanno fatto un "buco" di circa 90 metri, e tramite una pompa di calore si può scaldare o raffreddare la casa
ah ottimo! hai anche un impianto di ventilazione forzata per evitare la condensa e far circolare meglio l'aria vero? mi hanno detto che è fondamentale per le case in classe A