Liriometeo ha scritto:e il top deve ancora arrivare caz... Meglio non pensarci oscar.. Giuro che se vedo una stella cadente chiedo come desiderio il calo delle temperature anzi alla seconda neve e freddo per questo inverno.
Ne ho appena viste un paio in cortile, devo dire che l'unico modo per sentire un pò di fresco qui è prendere una sdraio metterla in mezzo al cortile e stare li in mutande a guardare le stelle...
La pioggia resta un miraggio È l'estate più arida da 66 anni
L'ALLARME. Rilevazioni Arpa: dal primo maggio al 15 agosto mai così poche precipitazioni nella provincia di Brescia
A Gambara ventitre giorni consecutivi all'asciutto. Siccità record anche a Manerbio «Monsoni» a Lozio: dopo le frane la Valcamonica scopre il volto buono dei temporali
La siccità sta soffocando soprattutto la pianura Bresciana «culla» dell'agricoltura intensiva
«Non aprite quell'ombrello». Potrebbe essere questo il titolo del film dell'orrore per una provincia bresciana «rosolata» da una delle primavere più aride del millennio e cotta a fuoco lento da un'estate che - salvo improbabili perturbazioni monsoniche - si annuncia la meno piovosa del millennio. IN VERITÀ IL TERRITORIO sembra spaccato in due: la Valcamonica ha capitalizzato il rovescio della medaglia dei temporali all'origine delle devastanti frane fra Sonico e Malonno, incamerando le preziose risorse idriche cadute dal cielo a cavallo tra luglio e agosto. Ma nel resto della provincia si soffre la sete. Aspettando le perturbazioni annunciate per la prossima settimana, il borsino storico della pioggia sta facendo registrare picchi negativi record. Dal primo maggio al 15 agosto sulla nostra provincia è caduta complessivamente una media di 195,06 millimetri di pioggia contro i 536,8 del 2011, anno particolarmente prodigo di precipitazioni. Emblematico tuttavia che la media dello stesso periodo degli ultimi dieci anni sia stata di 333,82 millimetri. Se poi si allarga il focus statistico, siamo di fronte in assoluto all'estate più avara di precipitazioni degli ultimi 66 anni, ovvero il periodo preso in considerazione dall'Osservatorio climatico regionale. Scorrendo i dati registrati dall'inizio di maggio dalle postazioni dell'Arpa si può tracciare una sorta della mappa della siccità. CHI SE LA PASSA peggio, manco a dirlo, è la Bassa, dove sembra davvero che non piova da un secolo: il primato del paese più secco fra quelli monitorati spetta a Gambara, dove il valore assoluto delle precipitazioni estive non ha nemmeno superato i 100 millimetri, con picchi degni di un deserto. Dal 13 giugno al 6 luglio, per esempio, non è caduta neppure una goccia di pioggia. Ventitre giorni di apnea per una situazione ai limiti della soglia d'allarme che fa il paio con il trend di Manerbio: 182 millimetri di precipitazioni totali in tre mesi e mezzo. Quarantaquattro concentrati nell'acquazzone del 4 luglio. Poi un altro paio di temporali fino al 25 luglio. ultimo giorno di pioggia. Sul Garda si viaggia al di sotto delle medie stagionali ma lontano dall'emergenza del 2003: Limone e Toscolano hanno beneficiato rispettivamente di 270 e 332 millimetri di precipitazioni. LA VALCAMONICA va in controtendenza. Lozio - 537 millimetri caduti, al cospetto dei suoi 414 abitanti - è infatti il paese bresciano «piovone» dell'estate; non da meno pure Edolo e Cevo, entrambi con rilevamenti superiori ai 500 millimetri. Anche Pisogne, incastrato nella bassa Valle, con precipitazioni attestate sui medesimi standard contribuisce a rinvigorire il piccolo miracolo idrico camuno, a fronte di una restante provincia bresciana dove invece nessuno sembra più credere nemmeno alla danza della pioggia.
caramella ha scritto:DA "BRESCIAOGGI" del 19/08/2012
La pioggia resta un miraggio È l'estate più arida da 66 anni L'ALLARME. Rilevazioni Arpa: dal primo maggio al 15 agosto mai così poche precipitazioni nella provincia di Brescia A Gambara ventitre giorni consecutivi all'asciutto. Siccità record anche a Manerbio «Monsoni» a Lozio: dopo le frane la Valcamonica scopre il volto buono dei temporali
La siccità sta soffocando soprattutto la pianura Bresciana «culla» dell'agricoltura intensiva
«Non aprite quell'ombrello». Potrebbe essere questo il titolo del film dell'orrore per una provincia bresciana «rosolata» da una delle primavere più aride del millennio e cotta a fuoco lento da un'estate che - salvo improbabili perturbazioni monsoniche - si annuncia la meno piovosa del millennio. IN VERITÀ IL TERRITORIO sembra spaccato in due: la Valcamonica ha capitalizzato il rovescio della medaglia dei temporali all'origine delle devastanti frane fra Sonico e Malonno, incamerando le preziose risorse idriche cadute dal cielo a cavallo tra luglio e agosto. Ma nel resto della provincia si soffre la sete. Aspettando le perturbazioni annunciate per la prossima settimana, il borsino storico della pioggia sta facendo registrare picchi negativi record. Dal primo maggio al 15 agosto sulla nostra provincia è caduta complessivamente una media di 195,06 millimetri di pioggia contro i 536,8 del 2011, anno particolarmente prodigo di precipitazioni. Emblematico tuttavia che la media dello stesso periodo degli ultimi dieci anni sia stata di 333,82 millimetri. Se poi si allarga il focus statistico, siamo di fronte in assoluto all'estate più avara di precipitazioni degli ultimi 66 anni, ovvero il periodo preso in considerazione dall'Osservatorio climatico regionale. Scorrendo i dati registrati dall'inizio di maggio dalle postazioni dell'Arpa si può tracciare una sorta della mappa della siccità. CHI SE LA PASSA peggio, manco a dirlo, è la Bassa, dove sembra davvero che non piova da un secolo: il primato del paese più secco fra quelli monitorati spetta a Gambara, dove il valore assoluto delle precipitazioni estive non ha nemmeno superato i 100 millimetri, con picchi degni di un deserto. Dal 13 giugno al 6 luglio, per esempio, non è caduta neppure una goccia di pioggia. Ventitre giorni di apnea per una situazione ai limiti della soglia d'allarme che fa il paio con il trend di Manerbio: 182 millimetri di precipitazioni totali in tre mesi e mezzo. Quarantaquattro concentrati nell'acquazzone del 4 luglio. Poi un altro paio di temporali fino al 25 luglio. ultimo giorno di pioggia. Sul Garda si viaggia al di sotto delle medie stagionali ma lontano dall'emergenza del 2003: Limone e Toscolano hanno beneficiato rispettivamente di 270 e 332 millimetri di precipitazioni. LA VALCAMONICA va in controtendenza. Lozio - 537 millimetri caduti, al cospetto dei suoi 414 abitanti - è infatti il paese bresciano «piovone» dell'estate; non da meno pure Edolo e Cevo, entrambi con rilevamenti superiori ai 500 millimetri. Anche Pisogne, incastrato nella bassa Valle, con precipitazioni attestate sui medesimi standard contribuisce a rinvigorire il piccolo miracolo idrico camuno, a fronte di una restante provincia bresciana dove invece nessuno sembra più credere nemmeno alla danza della pioggia.
Leggo sul sito del Giornale di Brescia di un incendio in un campo a Rovato che disturba la visuale sulla A4, dalla webcam di Bornato si intravede una piccola colonna di fumo in basso a sinistra...