
Doveva andare in onda un superdocumentario su un provetto scalatore che è salito sull'Elbrus in canotta, pantaloncini ed infradito sorseggiando una tazza di te, ma purtroppo causa distruzione della pellicola dovrete sciropparvi un reportage su un pincopallino qualunque che si è trascinato stancamente su una vetta qualunque (e pure ignota), come tanta altra gente qualunque

E sia, prima parte dedicata al paesaggio: dato che la panoramica pesa decisamente troppo, immaginate un'eccellente vista da una cima ignota (manco la Kompass se la fila) che spazia per circa 330° sul mondo circostante (i rimanenti 30° sono occupati dalla mole della Punta di Pietra Rossa, troppo vicina).
Ora pezzettini qui e la presi da questo spettacolo della natura:
La Val Canè nelle prime luci del mattino (si, la posizione è la stessa di quella dello scorso autunno...ne ho una anche il pomeriggio!


La salita (erta) e la pietra rossa che da il nome ad almeno quattro toponimi di zona (Cime, Punta, Laghetti e Passo)


L'Adamello con le compagne

Presanella

Ci sta anche quellassurdo coso del Corno dei TRe Signori

La Punta di Pietrarossa si staglia all'orizzonte

La panoramica "vetta ignota" con l'adamello sullo sfondo

Non poteva mancare lui:

Laghettino da disgelo sotto le Cime di Pietra rossa

Alta Val Canè


I laghetti di pietrarossa

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