Da un intetressante articolo di Aldo Meschiari
La Pianura Padana è l'unica vera area italiana pianeggiante a poter essere definita a clima continentale. Ve ne sono certamente altre di piccole valli e zone pianeggianti con caratteristiche simili, ma appunto troppo limitate riguardo all'estensione per poter avere un significato che vada oltre allo studio micro-climatologico.
D'altra parte se questa grande pianura italiana può essere identificata come un'area climatica, non si deve certo commettere l'errore di pensarla come omogenea. Notevoli sono le differenze tra le varie zone di questa area, a volte anche tali da far pensare a giusto diritto che si tratti di zone climatiche diverse.
Ovviamente una prima differenziazione può essere quella amministrativa in regioni.
Ma ad uno sguardo più attento tale criterio mostra subito molti punti deboli.
Ad esempio Piacenza e Parma sono più assimilabili al clima del nord-ovest che a quello emiliano puro. Quindi servono analisi più approfondite, ma tali da mantenersi ad un livello di semplificazione sufficiente per non perdersi nel caos dei microclimi.
Riguardo alla nevosità, consultando una qualsiasi carta tematica che riporti i dati di questo fenomeno meteorologico nel tempo, appaiono almeno un paio di aree molto più nevose delle altre. Tra l'altro volevo consigliare l'ottimo lavoro svolto da Marco Pifferetti e che potete trovare qua http://marcopifferetti.altervista.org/.
Negli ultimi 50 anni circa le aree più nevose sono state quelle pedemontane emiliane e quelle pedemontane lombardo-piemontesi. Osservando la cosa più attentamente appare chiaro che una lunga striscia molto nevosa parte da Bologna circa (ma anche l'area pedemontana romagnola) ed arriva sino a Cuneo, passando per la via Emilia sino a Piacenza e poi per il pavese arriva sino ad Alessandria, Asti e il basso Torinese e conclude con i massimi apporti nevosi medi nel cuneese. Sto parlando di medie annuali che vanno dai 40/50 cm sino ai quasi 100 cm del cuneese, che però proprio pianura non è, coi suoi 500 metri: meglio definibile quindi come altopiano. Accumuli medi interessanti anche nel Piemonte occidentale, soprattutto nell'area pedemontana, dal cuneese al torinese, con valori medi intorno ai 40/50 cm.
In altre parole abbiamo individuato due aree padane molto nevose: quella emiliana pedemontana che passa nell'area piemontese attraverso l'Oltrepò pavese. E poi quella piemontese occidentale. Le medie delle altre aree padane, da quella lombarda a quella veneta sino alla friulana e romagnola sono quasi sempre inferiori ai 30 cm con minimi nella bassa pianura vicino al Po e nelle aree prossime alla costa, dove si arriva a medie di 5/10 cm per anno.
Ma perché proprio queste due fasce padane sono le più nevose?
Per poter capire il motivo dobbiamo introdurre il concetto di Stau e di cuscinetto freddo.
Si ha Stau quando i venti impattano contro una catena montuosa e provocano il sollevamento forzato dell'aria umida al suolo con conseguente condensazione e precipitazione, che per via delle forti velocità verticali può essere anche intensa e prolungata. Ovvio che se i venti che provocano lo Stau sono di provenienza orientale o nord-orientale, allora molto probabilmente saranno freddi e favorevoli a nevicate a quote basse. Questa è la ragione delle forti nevicate che con un minimo sull'Italia centrale possono colpire la pianura emiliana.
Lo stesso discorso vale anche per l'area piemontese, dove lo Stau è soprattutto dato dai venti da est, come ad esempio nel torinese e cuneese. In più qui troviamo anche il cuscinetto.
Si tratta di un fenomeno per cui l'aria fredda si può accumulare al suolo grazie alla sua maggiore densità rispetto a quella calda, e formare un vero e proprio cuscino freddo, difficilmente scalzabile anche da intense sciroccate. La patria del cuscino freddo sono proprio il Piemonte e la Lombardia occidentale. Mentre nel resto della Pianura Padana i venti meridionale erodono facilmente tale cuscinetto freddo, trasformando la neve in acqua, in questa sacca occidentale la resistenza dell'aria fredda al suolo è tale da permettere nevicate da addolcimento molto intense e prolungate.
Perchè Brescia è Spesso Solo Sfiorata Dalla Neve
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Re: Perchè Brescia è Spesso Solo Sfiorata Dalla Neve
Articolo molto interessante.
- StefanoBs
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Re: Perchè Brescia è Spesso Solo Sfiorata Dalla Neve
Grazie Diego, molto interessante
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.
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Re: Perchè Brescia è Spesso Solo Sfiorata Dalla Neve
interessante, ha risposto a una domanda (quella del perchè a brescia nevica raramente) che mi facevo da un po'
grazie
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