Boss ha scritto:Concordo, il protezionismo non serve a risolvere il problema.
Semmai sarebbe più utile evitare che si "delocalizzi" in nome di un risparmio che non fa altro che tagliare posti di lavoro e quindi, in ultimo, acquirenti.
Purtroppo siamo pieni di Made in Italy che di fatto in Italia ha sempre meno.
Per il resto, mi piacerebbe essere ottimista e dire che ormai il fondo lo abbiamo toccato, quindi non resta altro che risalire, ma mi hanno appena recapitato a mezzo corriere una pala made in china con un foglietto delle istruzioni "how to dig". Vorrà dire qualcosa?

quello del protezionismo è un'idea, come tante che ci possono essere. andava fatto anni fà perchè le nostre aziende lavorano mediamente piuttosto bene.
tanti hanno delocalizzato all'estero per una questione puramente economica perchè non stai più sul mercato ma a livello qualitativo siamo sempre stati concorrenziali.
Infatti le ditte che continuano e continueranno saranno quelle che punteranno sulla qualità del prodotto. puntare sul mercato economico significa sparire.
ora con la crisi di liquidità e di soldi il castello cade ma cade anche perchè le nostre industrie non sono state supportate adeguatamente e perchè con l'arrivo della globalizzazione siamo entrati in un mercato che prima o poi ci avrebbe penalizzato. Storicamente è cosi,dopo il boom ecenomico,si ha la recessione a danni di altri che hanno il boom economico.
il futuro potrà essere solo il mercato fuori porta e la ditta fuori casa.altrimenti sarà la fine per tutti
se badate bene il progresso è viaggiato solo in alcuni settori. nel mercato economico mondiale la globalizzazione invece per servire per distribuire ricchezza, ha concentratro ricchezza su pochi. è stato un fallimento a cui oramai si dovrà far fronte e ci vuole un cambiamento radicale di mentalità.