FEDERER Concede One Man Show A Nadal In Finale
Inviato: lun 09 giu, 2008 16:38
iniziamo dal capitolo per me meno "bruciante". Finale ieri del Roland Garros Federer -Nadal autentico one man show del maiorchino semplicemente micidiale a fronte di un Federer sempre più in crisi dal punto di vista mentale.
La partita, se di tale si può parlare, si è risolta in neanche 2 ore di gioco con lo svizzero neanche sceso in campo. Certamente mi aspettavo la sconfitta di Federer ma le proporzioni della disfatta sono terrificanti. Federer come spesso gli accade non ha lottato, ha dimenticato che fair play non sono solo le belle parole a fine gara ma è anche il lottare anche se sai di perdere molto probabilmente. Un atteggiamento irritante non degno di un (ex?) numero uno al mondo. Il divario non è moltissimo tra Nadal e Federer sulla terra non è dal punto di vista tecnico, fisico e tattico e sono sicuro che se Federer avesse la mentalità di Nadal farebbe match alla pari. Ma qui ci troviamo di fronte un campione dal mentale d'argilla, che quando ha in un determinato giorno nelle corde un gioco alla pari del suo avversario perde 7 volte su 10 e che quando si trova leggermente sfavorito esce sconfitto 9 volte su 10. Una stesa storica per Federer, una macchia nera in una carriera brillante quella di oggi e soprattutto lo sviluppo di nuove metastasi cancrenose nel delicato mentale di Federer. Ma vediamo da vicino la mia opinione personale. Dunque negli incontri precedenti e soprattutto in questo abbiamo ammirato un Federer eseguire con successo colpi straordinari seguiti da errori apparentemente banalissimi. Federer o riesce a conquistare un punto con un colpo difficilissimo al quale l'avversario non può rispondere, o, in caso contrario se l'altro riesce alla disperata a ributtarla debolmente dalla sua parte del campo, Federer che dovrebbe con irrisoria facilità fare il punto commette un errore da principiante. Questo a mio modo di vedere è proprio dovuto alla debolezza mentale (relativa a questi alti livelli, lui mentalmente è una persona normale) che lo fa tremare. Ributtata sul suo campo una palla facilissima Federer a differenza dei colpi difficili da eseguire ha il tempo di pensare, invece che giocare di istinto. Ed ecco che il pensiero di paura che per una frazione di secondo attraversa la sua psiche causa il fantomatico braccino che lo porta a questi errori. "Lezione di tennis sul centrale" aveva detto esultante un cronista della TSI quando Federer dominava Hewitt in apertura di carriera con un netto 6-0 7-6 6-0 nella finale AO, avrebbe dovuto oggi lo stesso cronista fare la stessa cosa ma non ho notizie che l'abbia detto (non sono a casa e non posso seguire la TSI). Lezione di tennis su tutta la linea, doveva essere una normale sconfitta ma Federer con il suo atteggiamento da cane bastonato, da sguardo perduto ha preferito di suo iniziativa evitare di lottare ed aspettare la premiazione. Una vera vergogna per lo sport, non il fatto che non ci ha creduto ma il fatto che non ha lottato, avrebbe potuto lottare anche con la mentalità perdente (limite naturale) come fa sempre Davidenko, invece nulla di tutto ciò. Come indisponenti sono sempre più le sue dichiarazioni di falso ottimismo. Quel suo replicare a tutti i costi alle parole piuttosto che ai fatti circa le dichiarazioni negative sul suo futuro di ex campioni del tennis che lo vedono in parabola discendente. Era stato così ad inizio anno dopo le prime inopinate sconfitte, quando replicò a MCenroe che ebbe a dire che non avrebbe mai più dominato come prima.
Era stato così a chi ebbe a dire verso aprile che lui non era più di fatto il numero 1 al mondo ma che vi era un triumvirato al potere.
Ed è stato così a chi poco prima della finale gli disse che avrebbe perso quasi al 100%. Si perché di ottimismo sprizza da tutti i pori, ma è un ottimismo di pura facciata. 24 ore prima della finale a dire che aveva buone chanche di farcela (più del passato) e nessuno gli credeva. Ma non avrei detto nulla se sul campo avesse dimostrato di crederci, cosa che invece non ha minimamente fatto (come in tutte le occasioni sulla terra tranne a Roma anni fa). Nemmeno quando vinse l'anno scorso Amburgo ci credette veramente all'inizio, salvo poi ricredersi a secondo set iniziato quando si accorse che Nadal giocava da numero 100 al mondo. E no Federer così non va, più sincerita con i giornalisti e meno balle montate ad arte. Non dico che potevi dire (adesso come in precedenti circostanze quest'anno sulla terra) "scendo in campo già battuto, non mi sento in fiducia" ma credo che un "non mi sento in forma, spero di ritrovare fiducia nel corso della prossima partita ma Rafa è davvero difficile batterlo" sarebbe stato più opportuno. Impara dal cafone Behrami, che certo lui non è gentile e misurato come te ma una cosa ce l'ha, la sincerità. Quando parla escono sempre i suoi pensieri, le sue opinioni anche scomode ma almeno parla con il cuore senza maschera alcuna.
La partita, se di tale si può parlare, si è risolta in neanche 2 ore di gioco con lo svizzero neanche sceso in campo. Certamente mi aspettavo la sconfitta di Federer ma le proporzioni della disfatta sono terrificanti. Federer come spesso gli accade non ha lottato, ha dimenticato che fair play non sono solo le belle parole a fine gara ma è anche il lottare anche se sai di perdere molto probabilmente. Un atteggiamento irritante non degno di un (ex?) numero uno al mondo. Il divario non è moltissimo tra Nadal e Federer sulla terra non è dal punto di vista tecnico, fisico e tattico e sono sicuro che se Federer avesse la mentalità di Nadal farebbe match alla pari. Ma qui ci troviamo di fronte un campione dal mentale d'argilla, che quando ha in un determinato giorno nelle corde un gioco alla pari del suo avversario perde 7 volte su 10 e che quando si trova leggermente sfavorito esce sconfitto 9 volte su 10. Una stesa storica per Federer, una macchia nera in una carriera brillante quella di oggi e soprattutto lo sviluppo di nuove metastasi cancrenose nel delicato mentale di Federer. Ma vediamo da vicino la mia opinione personale. Dunque negli incontri precedenti e soprattutto in questo abbiamo ammirato un Federer eseguire con successo colpi straordinari seguiti da errori apparentemente banalissimi. Federer o riesce a conquistare un punto con un colpo difficilissimo al quale l'avversario non può rispondere, o, in caso contrario se l'altro riesce alla disperata a ributtarla debolmente dalla sua parte del campo, Federer che dovrebbe con irrisoria facilità fare il punto commette un errore da principiante. Questo a mio modo di vedere è proprio dovuto alla debolezza mentale (relativa a questi alti livelli, lui mentalmente è una persona normale) che lo fa tremare. Ributtata sul suo campo una palla facilissima Federer a differenza dei colpi difficili da eseguire ha il tempo di pensare, invece che giocare di istinto. Ed ecco che il pensiero di paura che per una frazione di secondo attraversa la sua psiche causa il fantomatico braccino che lo porta a questi errori. "Lezione di tennis sul centrale" aveva detto esultante un cronista della TSI quando Federer dominava Hewitt in apertura di carriera con un netto 6-0 7-6 6-0 nella finale AO, avrebbe dovuto oggi lo stesso cronista fare la stessa cosa ma non ho notizie che l'abbia detto (non sono a casa e non posso seguire la TSI). Lezione di tennis su tutta la linea, doveva essere una normale sconfitta ma Federer con il suo atteggiamento da cane bastonato, da sguardo perduto ha preferito di suo iniziativa evitare di lottare ed aspettare la premiazione. Una vera vergogna per lo sport, non il fatto che non ci ha creduto ma il fatto che non ha lottato, avrebbe potuto lottare anche con la mentalità perdente (limite naturale) come fa sempre Davidenko, invece nulla di tutto ciò. Come indisponenti sono sempre più le sue dichiarazioni di falso ottimismo. Quel suo replicare a tutti i costi alle parole piuttosto che ai fatti circa le dichiarazioni negative sul suo futuro di ex campioni del tennis che lo vedono in parabola discendente. Era stato così ad inizio anno dopo le prime inopinate sconfitte, quando replicò a MCenroe che ebbe a dire che non avrebbe mai più dominato come prima.
Era stato così a chi ebbe a dire verso aprile che lui non era più di fatto il numero 1 al mondo ma che vi era un triumvirato al potere.
Ed è stato così a chi poco prima della finale gli disse che avrebbe perso quasi al 100%. Si perché di ottimismo sprizza da tutti i pori, ma è un ottimismo di pura facciata. 24 ore prima della finale a dire che aveva buone chanche di farcela (più del passato) e nessuno gli credeva. Ma non avrei detto nulla se sul campo avesse dimostrato di crederci, cosa che invece non ha minimamente fatto (come in tutte le occasioni sulla terra tranne a Roma anni fa). Nemmeno quando vinse l'anno scorso Amburgo ci credette veramente all'inizio, salvo poi ricredersi a secondo set iniziato quando si accorse che Nadal giocava da numero 100 al mondo. E no Federer così non va, più sincerita con i giornalisti e meno balle montate ad arte. Non dico che potevi dire (adesso come in precedenti circostanze quest'anno sulla terra) "scendo in campo già battuto, non mi sento in fiducia" ma credo che un "non mi sento in forma, spero di ritrovare fiducia nel corso della prossima partita ma Rafa è davvero difficile batterlo" sarebbe stato più opportuno. Impara dal cafone Behrami, che certo lui non è gentile e misurato come te ma una cosa ce l'ha, la sincerità. Quando parla escono sempre i suoi pensieri, le sue opinioni anche scomode ma almeno parla con il cuore senza maschera alcuna.