Cambio clima e depressione meteo
Inviato: lun 31 lug, 2023 10:56
Desidero iniziare un discorso sulla specie di depressione meteo che mi affligge quando leggo i media nazionali e i portali online.
Purtroppo l’informazione è un po’ quello che è, ma ultimamente la giungla delle informazioni e la miriade di gente che pensa di saperla più degli altri mi spinge ad allontanarmi a questa passione. Credo mi concentrerò solo sulle perturbazioni e sugli uragani.
La recente ondata di caldo e le recenti perturbazioni hanno portato alla ribalta informazioni una il contrario dell’altra. L’ultima di stamattina che leggo viene dal nuovo direttore dell’IPCC il quale ha dichiarato che l’IPCC ha fatto troppo terrorismo mediatico sulla questione climatica, dichiarando che se andremo a 1,5 gradi o oltre non sarà la fine della vita ma sarà solo un problema da affrontare.
Fra questo le informazioni sul caldo misurato sul cemento o in terra, la grandine creata artificialmente, Un parlamentare che ha avviato una indagine sulle misurazioni, atta a dimostrare che le rilevazioni sono falsate da installazioni non corrette e viziate dall’uso di climatizzatori che falserebbero le misurazioni.
Tutte esternazioni atte a dimostrare che ad un problema, per quanto semplice che sia , ci deve essere sempre sotto il mistero, l’intrigo o il complotto.
LA certezza, messa in discussione, è che il trend al rialzo termico è evidente, particolarmente elevato nei mari quest’anno, forse grazie al NINO. Valori senza precedenti ad indicare che la natura sta variando in maniera sensibile.
Non sono un fanatico della Greta, e nemmeno di quella tipa che ha la meteoansia (ce l’ho di più io la meteoansia a leggere tutte le cagate) ma non si può nemmeno dire che la situazione non va dipinta come drammatica come se non ci fosse un domani. La situazione, per quello che vedo, soprattutto questo anno, non è quella da dire, non sdrammatizziamo. Io guardo le condizioni termiche globali e vedo i record che continuamente vengono battuti. La proporzione è di una su 10, ossia su 10 record, nove sono di caldo. Mi sembra che basta quello, non vedo il senso di avviare altre discussioni, parlare della Groenlandia oppure dire che all’epoca dei dinosauri faceva più caldo.
Non mi sposto a parlare dei metodi messi in campo per mitigare il rilascio della CO2 perché verrei bannato dall’associazione. Preferisco concentrarmi sulla parte mediatica che cerca di screditare il rialzo termico.
Purtroppo l’informazione è un po’ quello che è, ma ultimamente la giungla delle informazioni e la miriade di gente che pensa di saperla più degli altri mi spinge ad allontanarmi a questa passione. Credo mi concentrerò solo sulle perturbazioni e sugli uragani.
La recente ondata di caldo e le recenti perturbazioni hanno portato alla ribalta informazioni una il contrario dell’altra. L’ultima di stamattina che leggo viene dal nuovo direttore dell’IPCC il quale ha dichiarato che l’IPCC ha fatto troppo terrorismo mediatico sulla questione climatica, dichiarando che se andremo a 1,5 gradi o oltre non sarà la fine della vita ma sarà solo un problema da affrontare.
Fra questo le informazioni sul caldo misurato sul cemento o in terra, la grandine creata artificialmente, Un parlamentare che ha avviato una indagine sulle misurazioni, atta a dimostrare che le rilevazioni sono falsate da installazioni non corrette e viziate dall’uso di climatizzatori che falserebbero le misurazioni.
Tutte esternazioni atte a dimostrare che ad un problema, per quanto semplice che sia , ci deve essere sempre sotto il mistero, l’intrigo o il complotto.
LA certezza, messa in discussione, è che il trend al rialzo termico è evidente, particolarmente elevato nei mari quest’anno, forse grazie al NINO. Valori senza precedenti ad indicare che la natura sta variando in maniera sensibile.
Non sono un fanatico della Greta, e nemmeno di quella tipa che ha la meteoansia (ce l’ho di più io la meteoansia a leggere tutte le cagate) ma non si può nemmeno dire che la situazione non va dipinta come drammatica come se non ci fosse un domani. La situazione, per quello che vedo, soprattutto questo anno, non è quella da dire, non sdrammatizziamo. Io guardo le condizioni termiche globali e vedo i record che continuamente vengono battuti. La proporzione è di una su 10, ossia su 10 record, nove sono di caldo. Mi sembra che basta quello, non vedo il senso di avviare altre discussioni, parlare della Groenlandia oppure dire che all’epoca dei dinosauri faceva più caldo.
Non mi sposto a parlare dei metodi messi in campo per mitigare il rilascio della CO2 perché verrei bannato dall’associazione. Preferisco concentrarmi sulla parte mediatica che cerca di screditare il rialzo termico.