Lo stratwarming in atto e la sua influenza sul VP
Inviato: dom 03 gen, 2021 11:11
Ottimo approfondimento di Andrea Corigliano sulla sua pagina facebook.
Premessa: è un articolo un po’ lungo, ma per capire ciò di cui stiamo parlando sono necessarie alcune note didattiche introduttive.
Oggi parliamo della figura barica che è responsabile delle sorti della stagione invernale sul nostro emisfero: il Vortice Polare (VP). Possiamo pensare questa circolazione come a una grande trottola, ricolma di aria gelida, che staziona sul Polo Nord e che presenta una struttura a due piani proprio come quella di una abitazione che è formata dal piano terra e dal primo piano. In questo caso, il piano terra è la “troposfera” e rappresenta lo spazio che si spinge dal livello del mare fino a un’altezza di circa 10 km al cui interno si verificano i fenomeni meteorologici di cui analizziamo spesso la dinamica. Il primo piano, ben più alto, è sede invece della “stratosfera” che si estende fino a un’altezza di circa 50 km ed è separato dalla troposfera da un soffitto che si chiama “tropopausa”. A causa di questa suddivisione sulla verticale, siamo soliti chiamare Vortice Polare Troposferico (VPT) la parte del VP che si trova in troposfera e Vortice Polare Stratosferico (VPS) la parte di VP che si trova in stratosfera. Conoscere le dinamiche del VPS può rivelarsi interessante perché, a volte, esse possono condizionare il comportamento del Vortice Polare che si trova al primo piano e, di conseguenza, condizionare anche il comportamento del tempo su tutta la fascia dell’Emisfero Nord che si trova alle medie e basse latitudini.
... Continua qui https://www.facebook.com/andreacoriglianometeo/posts/245510283600618
Premessa: è un articolo un po’ lungo, ma per capire ciò di cui stiamo parlando sono necessarie alcune note didattiche introduttive.
Oggi parliamo della figura barica che è responsabile delle sorti della stagione invernale sul nostro emisfero: il Vortice Polare (VP). Possiamo pensare questa circolazione come a una grande trottola, ricolma di aria gelida, che staziona sul Polo Nord e che presenta una struttura a due piani proprio come quella di una abitazione che è formata dal piano terra e dal primo piano. In questo caso, il piano terra è la “troposfera” e rappresenta lo spazio che si spinge dal livello del mare fino a un’altezza di circa 10 km al cui interno si verificano i fenomeni meteorologici di cui analizziamo spesso la dinamica. Il primo piano, ben più alto, è sede invece della “stratosfera” che si estende fino a un’altezza di circa 50 km ed è separato dalla troposfera da un soffitto che si chiama “tropopausa”. A causa di questa suddivisione sulla verticale, siamo soliti chiamare Vortice Polare Troposferico (VPT) la parte del VP che si trova in troposfera e Vortice Polare Stratosferico (VPS) la parte di VP che si trova in stratosfera. Conoscere le dinamiche del VPS può rivelarsi interessante perché, a volte, esse possono condizionare il comportamento del Vortice Polare che si trova al primo piano e, di conseguenza, condizionare anche il comportamento del tempo su tutta la fascia dell’Emisfero Nord che si trova alle medie e basse latitudini.
... Continua qui https://www.facebook.com/andreacoriglianometeo/posts/245510283600618