Purtroppo giovedì non ho avuto tempo di inserire gli aggiornamenti, tuttavia anche con i dati di oggi è possibile intuire quanto solido sia stato il cuscino alle basse quote.
Circa 36 ore dopo l'irruzione in oggetto, abbiamo infatti avuto a 850 hPa una notevole "scaldata":

- 12 gennaio.png (42.66 KiB) Visto 5181 volte
Scaldata ben osservabile con il "radiosondaggio" bresciano delle 0:00 di Venerdi (orario corrispondente proprio alla mappa sopra) in cui si vede chiaramente che la quota che ne ha risentito di più è quella a 1500 m (850 hPa):
Ore 0:00 di Venerdì 13.01.2017
2300 m: -4,9 93%
-5,21800 m: -3,1 97%
-3,21500 m: -1,0 93%
-1,41200 m: -2,2 98%
-2,31000 m: -2,2 96%
-2,4800 m: -2,3 95%
-2,6600 m: -1,8 98%
-1,9250 m: -0,1 95%
-0,4100 m: -0,1 94%
-0,4Cuscino che si manteneva intatto per tutta la nottata seguente:
Ore 06:00 di Venerdì 13.01.2017
2300 m: -5,3 93%
-5,61800 m: -2,9 97%
-3,01500 m: -1,5 94%
-1,81200 m: -2,3 98%
-2,41000 m: -1,4 96%
-1,7800 m: -1,6 96%
-1,8600 m: -1,3 98%
-1,4250 m: 0,1 96%
-0,2100 m: -0,1 95%
-0,4A fronte di questi dati, si possono fare le seguenti osservazioni.
Da un punto di vista termico, la situazione è quella ideale per mantenere intatto il cuscino nei bassi strati sulla nostra provincia: correnti da W-SW in quota e nessun richiamo mite da Sudest nei bassi strati. In questo senso la situazione per eccellenza degli ultimi anni è il 22 Dicembre 2009, ma anche il 14 Dicembre 2012 ci fu una libecciata notevole che mantenne intatto il cuscino nei bassi strati per molte ore. A differenza di quei due episodi, stavolta è mancato l'aspetto precipitativo, ma per questo c'è un 3d dedicato.
E' però interessante notare come in pianura,dopo una breve nevicata nella tarda serata di Giovedì, abbia piovigginato tutta notte con una colonna completamente negativa. Il motivo è da ricercarsi molto probabilmente nel fatto che, a causa della scarsa turbolenza, la condensazione avveniva a quote medio-basse in cui le goccioline erano presenti ancora allo stato liquido nonostante l'ambiente sottozero (sopraffuse). La nevicata di giovedì sera sarebbe quindi stata possibile perchè, transitando un nucleo più instabile, sono state coinvolte anche quote superiori.
Per la pianura rimane quindi l' "amarezza" di non aver usufruito di uno dei cuscini più potenti degli ultimi anni.
Anche questo capitolo termina qui.
Visto che ero in ballo, ho preso anche i dati delle 18:00, dopo che da qualche ora era già iniziata la nuova irruzione, questa di stampo decisamente più "artico-marittimo" rispetto a quello continentalizzato della precedente irruzione.
18:00 di venerdì 13.01.2017
2300 m: -12,9 62%
-13,91800 m: -10,6 91%
-10,91500 m: -4,3 45%
-6,81200 m: -4,6 59%
-6,51000 m: -2,8 85%
-3,6800 m: -3,2 95%
-3,5600 m: -0,7 85%
-1,5250 m: 0,7 96%
0,4100 m: 0,6 94%
0,2Alla prossima!
