Tanto per cominciare, una discreta fetta del parco BresciaTrasporti è a metano. I 490 sono quasi tutti con fap, mancherebbero giusto quelle ciminiere dei Cityclass, ma in ogni caso se il servizio fosse adeguatamente sfruttato l'emissione di inquinanti procapite sarebbe sicuramente minore.
Anche in SIA/SAIA sono arrivati vari mezzi moderni (Citaro, Lion's City, Arway/Crossway ecc) che hanno svecchiato un po' il parco e ridotto le emissioni.
Sicuramente autobus e camion inquinano più di un'auto, ma il rapporto non è 1:50.
Il problema è che tutti dovrebbero fare la loro parte. C'è un problema di emissioni legate al traffico veicolare leggero (e all'abuso del medesimo, caratteristica tipicamente italiana), a quello commerciale, a quello pesante.
Ci sono anche altre problematiche, perchè non mi risulta che un qualsiasi camino industriale emetta margheritine di campo, e ci dovrà pur essere un motivo (oltre alle condizioni climatiche) che chiarisca il perchè, con gli attuali limiti, la fa se di emergenza coinvolga di fatto solo 3-4 mesi l'anno concentrati tra Novembre e Marzo.
Con questi dati in mano si può provare a trovare una soluzione strutturale che prevenga il problema, piuttosto che cercare di metterci una pezza a posteriori, e si può sperare che tale soluzione sia efficace. Richiede sacrifici, le cose non saltano fuori gratuitamente, ma il vantaggio sarebbe tangibile.
Il problema, però, è che tali soluzioni richiedono coraggio politico e nessuna amministrazione ha la benchè minima voglia di mettersi in gioco a tal punto, e quindi si escogitano questi provvedimenti assolutamente inutili per qualsiasi fine.
Ps: la metro ha la sua utilità e non sta costando quanto l'intera rete di Milano (che costicchia
