Luka ha scritto:alla fine del vento nemmeno l ombra..altro bluff dei modelli che vedevano raffiche di vento molto forti..bà...
Spesso la pianura e le prealpi bresciane sono protette dalle correnti favoniche, ben più di quanto dicono i modelli
Esatto, alla fine i modelli non hanno fatto altro che sovrastimare l'estensione del fohn che sulla medio/bassa pianura orientale nemmeno si è visto (a testimonianza la cartina con le minime postata da Enrico) ma almeno il ricambio d'aria anche se piuttosto scarno c'è stato
qui vedevano raffiche intorno ai 30 kmh alla fine il ricambio d'aria c'è stato... si vedono le Alpi però il vento non si è fatto vedere e l'umidità è gia intorno al 50%
Il vento schianta 500 alberi Chiusa la strada Ossimo-Lozio
IN VALCAMONICA. Danni sull'Altopiano del Sole dove per dieci giorni sarà impraticabile la carreggiata. Black-out nell'abitato di Villa, soccorso dai generatori piante pericolanti, massi giganteschi rotolati a valle e instabili: i sindaci chiederanno lo stato di calamità.
È stata una notte di paura e di vento, quella tra domenica e lunedì. Forti raffiche si sono abbattute sulla Valcamonica che ha registrato i danni maggiori sull'Altopiano del Sole dove resterà chiusa, almeno per i prossimi 10-15 giorni, la strada intercomunale che collega Ossimo Superiore a Villa di Lozio. Il forte vento ha schiantato al suolo quasi 500 piante, ma la stima dei danni è ancora sommaria. La scoperta è stata fatta lunedì all'alba quando sono arrivate le prime segnalazioni. «Si pensava fosse solo qualche caso isolato - spiega il sindaco di Ossimo, Cristian Farisè -, ma dopo un primo sopralluogo ci siamo accorti che il problema era ben più grave». Alberi sradicati finiti in mezzo alla strada, alcuni ancora pericolanti e in attesa di un intervento, poi massi grandi anche mezzo metro cubo rotolati avalle dai versanti che oggi sono instabili e pericolosi. «Il danno maggiore riguarda Lozio, isolato fino alle 8 di stamattina (ieri per chi legge) - commenta il primo cittadino del paese, Antonio Giorgi -. Gli alberi che sono caduti sulla linea elettrica tra la località Camerata eia frazione Villa lasciano ancora interrotto l'approvvigionamento di energia proprio aVilla, che però già nel pomeriggio è stata soccorsa con i generatori dell' Enel». La situazione di disagio proseguirà per i prossimi due o tré giorni, finché i tecnici ripristineranno la linea. Lezio, tra l'altro, si è trovato spesso di fronte a problemi simili, negli ultimi tempi: ad agosto si erano verificati diversi blackout. Il sindaco aveva chiesto a Enel di creare un collegamento alternativo a quello esistente. Dopo una riposta negativa, Giorgi aveva deciso di emanare un'ordinanza piuttosto originale, che imponeva «ad alberi, piante e a ogni altra forma di vegetazione presente sotto o nelle vicinanze della linea elettrica di non crescere più, per evitare danni ai cavi dell'elettricità». Ma tornando al presente e al piano più «realistico», il problema grosso rimane sulla strada di collegamento Ossimo-Lozio: «Abbia mo emesso un'ordinanza spiega Farisè - che vieta il transito a qualsiasi mezzo o persona perché il versante è instabile». Gli alberi sradicati hanno portato avalle terriccio e massi, lasciando il terreno instabile e franoso: «Già stamattina continua il sindaco - una ditta specializzata si metterà al lavoro per consolidare il versante, disgaggiare i massi pericolanti e verificare la consistenza e la stabilità dell'intera parete che corre fino a Lozio». La priorità è ripristinare la viabilità perché, anche se non è «vitale» per raggiungere nessuno dei due nuclei comunali, lastrada serve alcune case e cascine. «Non ci voleva» l'amaro commento di Farisè che per le 14 ha convocato un tavolo tecnico a cui siederanno lui e il collega di Lozio, il Consorzio forestale Pizzo Camino e i tecnici della Comunità montana. L'idea è di chiedere lo stato di calamità alla Regione per recuperare parte dei soldi che dovranno essere investiti per la circolazione e la sicurezza dell' area (alcune centinaia di migliaia di euro) e sollecitare anche l'intervento dell'Associazione comuni. DANNI MINORI, ma che hanno richiesto l'intervento di Vigili del fuoco e carabinieri anche a Breno, al ponte della Madonna, per la caduta di alcune piante, così come a Ono San Pietro. Militari anche a Cedegolo dove la furia del vento ha sradicato un cartello pubblicitario lungo la strada. Fortunatamente, in nessun caso, sono state coinvolte persone. Ira oggi e domani è previsto ancora forte vento, che andrà gradualmente attenuandosi. In calo, attorno ai 4 gradi, le temperature minime. · Problemi a Breno e a Cedegolo.
e quello di Ricky.
IL TEMPO CHE FA
Infuria il vento, ma il foehn non arriva
Le prime avvisaglie sono arrivate domenica sera ma il vento ha dato il meglio di sé nel corso della notte. Ecco alcuni dati che dimostrano la violenza delle raffiche: Monte Altissimo 103 km/h, Lago della Vacca 101 km h, Monte Guglielmo 95 km/h. Forte vento anche sui laghi: l'anemometro di Montisola ha raggiunto i 66 km/h e quello di Manerba i 60 km/h, mentre fuori dalla nostra provincia meritano di essere segnalati i 143 km/h del Monte Baldo. Il foehn non è riuscito ad arrivare in città e il risveglio è stato frizzante: Mompiano è scesa fino a +4,4°C mentre la stazione meteorologica dell'istituto Pastori ha rilevato una minima di +3,3°C. Molto fresche anche Nave, con +2,8°C, e Sabbio Chiese, arrivata a +1,4°C. Interessante il confronto con Esine, in Valcamonica, dove il foehn ha soffiato da domenica sera a lunedi pomeriggio impedendo alla temperatura di scendere sotto i 12 °C
Ultima modifica di marco71 il mar 12 nov, 2013 13:19, modificato 1 volta in totale.
Il vento schianta 500 alberi Chiusa la strada Ossimo-Lozio
IN VALCAMONICA. Danni sull'Altopiano del Sole dove per dieci giorni sarà impraticabile la carreggiata. Black-out nell'abitato di Villa, soccorso dai generatori piante pericolanti, massi giganteschi rotolati a valle e instabili: i sindaci chiederanno lo stato di calamità. È stata una notte di paura e di vento, quella tra domenica e lunedì. Forti raffiche si sono abbattute sulla Valcamonica che ha registrato i danni maggiori sull'Altopiano del Sole dove resterà chiusa, almeno per i prossimi 10-15 giorni, la strada intercomunale che collega Ossimo Superiore a Villa di Lozio. Il forte vento ha schiantato al suolo quasi 500 piante, ma la stima dei danni è ancora sommaria. La scoperta è stata fatta lunedì all'alba quando sono arrivate le prime segnalazioni. «Si pensava fosse solo qualche caso isolato - spiega il sindaco di Ossimo, Cristian Farisè -, ma dopo un primo sopralluogo ci siamo accorti che il problema era ben più grave». Alberi sradicati finiti in mezzo alla strada, alcuni ancora pericolanti e in attesa di un intervento, poi massi grandi anche mezzo metro cubo rotolati avalle dai versanti che oggi sono instabili e pericolosi. «Il danno maggiore riguarda Lozio, isolato fino alle 8 di stamattina (ieri per chi legge) - commenta il primo cittadino del paese, Antonio Giorgi -. Gli alberi che sono caduti sulla linea elettrica tra la località Camerata eia frazione Villa lasciano ancora interrotto l'approvvigionamento di energia proprio aVilla, che però già nel pomeriggio è stata soccorsa con i generatori dell' Enel». La situazione di disagio proseguirà per i prossimi due o tré giorni, finché i tecnici ripristineranno la linea. Lezio, tra l'altro, si è trovato spesso di fronte a problemi simili, negli ultimi tempi: ad agosto si erano verificati diversi blackout. Il sindaco aveva chiesto a Enel di creare un collegamento alternativo a quello esistente. Dopo una riposta negativa, Giorgi aveva deciso di emanare un'ordinanza piuttosto originale, che imponeva «ad alberi, piante e a ogni altra forma di vegetazione presente sotto o nelle vicinanze della linea elettrica di non crescere più, per evitare danni ai cavi dell'elettricità». Ma tornando al presente e al piano più «realistico», il problema grosso rimane sulla strada di collegamento Ossimo-Lozio: «Abbia mo emesso un'ordinanza spiega Farisè - che vieta il transito a qualsiasi mezzo o persona perché il versante è instabile». Gli alberi sradicati hanno portato avalle terriccio e massi, lasciando il terreno instabile e franoso: «Già stamattina continua il sindaco - una ditta specializzata si metterà al lavoro per consolidare il versante, disgaggiare i massi pericolanti e verificare la consistenza e la stabilità dell'intera parete che corre fino a Lozio». La priorità è ripristinare la viabilità perché, anche se non è «vitale» per raggiungere nessuno dei due nuclei comunali, lastrada serve alcune case e cascine. «Non ci voleva» l'amaro commento di Farisè che per le 14 ha convocato un tavolo tecnico a cui siederanno lui e il collega di Lozio, il Consorzio forestale Pizzo Camino e i tecnici della Comunità montana. L'idea è di chiedere lo stato di calamità alla Regione per recuperare parte dei soldi che dovranno essere investiti per la circolazione e la sicurezza dell' area (alcune centinaia di migliaia di euro) e sollecitare anche l'intervento dell'Associazione comuni. DANNI MINORI, ma che hanno richiesto l'intervento di Vigili del fuoco e carabinieri anche a Breno, al ponte della Madonna, per la caduta di alcune piante, così come a Ono San Pietro. Militari anche a Cedegolo dove la furia del vento ha sradicato un cartello pubblicitario lungo la strada. Fortunatamente, in nessun caso, sono state coinvolte persone. Ira oggi e domani è previsto ancora forte vento, che andrà gradualmente attenuandosi. In calo, attorno ai 4 gradi, le temperature minime. · Problemi a Breno e a Cedegolo.
e quello di Ricky.
IL TEMPO CHE FA
Infuria il vento, ma il foehn non arriva
Le prime avvisaglie sono arrivate domenica sera ma il vento ha dato il meglio di sé nel corso della notte. Ecco alcuni dati che dimostrano la violenza delle raffiche: Monte Altissimo 103 km/h, Lago della Vacca 101 km h, Monte Guglielmo 95 km/h. Forte vento anche sui laghi: l'anemometro di Montisola ha raggiunto i 66 km/h e quello di Manerba i 60 km/h, mentre fuori dalla nostra provincia meritano di essere segnalati i 143 km/h del Monte Baldo. Il foehn non è riuscito ad arrivare in città e il risveglio è stato frizzante: Mompiano è scesa fino a +4,4°C mentre la stazione meteorologica dell'istituto Pastori ha rilevato una minima di +3,3°C. Molto fresche anche Nave, con +2,8°C, e Sabbio Chiese, arrivata a +1,4°C. Interessante il confronto con Esine, in Valcamonica, dove il foehn ha soffiato da domenica sera a lunedi pomeriggio impedendo alla temperatura di scendere sotto i 12 °C
Niente male il vento a Lozio ed Ossimo, ho proprio visto il servizio prima su TB.
Grazie Ricky per la citazione di Esine!