Però l'alternativa qual è?
Far mettere "sole" a prescindere e se poi piove amen, così l'albergatore è felice e chi se ne frega del vacanziere che i soldi li mette?
Impedire di visualizzare le previsioni del tempo per determinate aree?
Far finta, in un'epoca in cui adesso posso sapere cosa cavolo sta succedendo a Sidney, che le previsioni meteo (che sono decisamente più affidabili che in passato) non esistano?
E' chiaro che un meteo avverso può penalizzare una stagione, ma qui parliamo di un week-end a inizio stagione. Sarà Pasqua e quel che si vuole, ma parliamo di fine Marzo, non di Luglio. Che cavolo dovrebbero pretendere allora gli operatori invernali quando si trovano alle prese con uninverno come quello dello scorso anno? Qualcuno dovrebbe scrivere "neve e gelo" pure quando in montagna è estate a Gennaio?
Ovviamente, e l'ho detto, c'è un problema di isterismo collettivo intorno alle previsioni meteo da parte dlla gente che, in tutta onestà, fatico a spiegarmi. Basta ripensare alla raccapricciante idea di una diretta TV per l'arrivo di un'ondata di freddo, nemmeno fosse uno tsunami.
La soluzione però non è fare come il sindaco de Lo Squalo e far finta che tutto vada bene, anche perchè oggi come oggi la gente sta un po' più attenta a come spende i soldi. E' ovvio che se la mia idea è quella di fare tre giorni all'aria aperta non parto se le prospettive sono di un bar e un ombrello. Un tempo magari lo si faceva comunque, oggi i soldi spesso li riservi per qualcosa di più opportuno.
I tempi cambiano. Una volta per sapere che tempo faceva guardavi fuori dalla finestra. Oggi guardi un sito, sai cosa potrebbe fare da qui a tre giorni e ti fai due conti. Troppo comodo pretendere che la tecnologia ci sia (anche quando non c'è) quando fa comodo e sparisca magicamente quando fa comodo a qualcun altro.
