simone ha scritto:Borgo ha scritto:simone ha scritto:Borgo ha scritto:StefanoBs ha scritto:Secondo me abbiamo giocato molto bene nella partita d'andata, non è facile andare a Lisbona e comandare da grande squadra tutti i 90 minuti.. ma gli episodi non ci sono girati bene, con qualche disattenzione difensiva molto grave (da riflettere se Bonucci è adatto per certi livelli, probabilmente no..)
Nella partita di ritorno abbiamo avuto il pallino del gioco, complessivamente la Juve forse meritava di vincere, ma non ho mai visto l'intensità giusta. Avrei immaginato una Juve aggressiva, agevolata anche da un Benfica così remissivo. Per assurdo negli ultimi 20 minuti quando eravamo 11 contro 10 non abbiamo più tirato in porta. Secondo me complessivamente ci siamo meritati d'uscire.
Non abbiamo più tirato in porta perchè il Benfica con i suoi atteggiamenti e l'arbitro non ce l'hanno permesso con continue perdite di tempo assurde, dicevi appunto degli episodi per esempio se Lichtsteiner avrebbe stoppato quella palla solo davanti al portiere saremmo qui a commentare una grande Juve in finale con merito, pazienza vedremo l'anno prossimo in Champions se saremo più fortunati, nel frattempo siamo ad un passo dal terzo scudetto consecutivo che non è cosa da poco visto come eravamo messi negli anni del post calciopoli...

però per una squadra costruita per fare da protagonista la champion questa eliminazione è una cosa dura da digerire. a mio parere rende in parte fallimentare l'annata. la possibile vittoria dello scudetto non ripaga anche perchè la concorrenza a mio parere non era esaltante a parte la Roma.le altre grandi hanno un po deluso e in europa hanno preso tutti la paga. la juve probabilmente sarà la migliore d'Italia ma per l'europa c'è ancora da lavorare. Le altre squadre fra arabi e russi multimiliardari spendono civre vertiginose. Spero che la juve non venga pogba, almeno ora che è giovanissimo
Obbiettivamente bisogna dire che la Juve per adesso è una squadra al massimo che può arrivare fino ai quarti di finale di Champions non di più, in Europa ci sono 7-8 squadre superiori alla Juve e questo la sanno Conte, i giocatori, tutta la dirigenza e i tifosi...
Poi non capisco questo accanimento contro la Juve, io tifo e tiferò sempre per le squadre italiane in Europa, il ranking piange, oggi siamo scesi al quinto posto, dobbiamo invertire assolutamente questa tendenza...

io vado spesso a simpatia. per la juve tifo da sempre ma spesso mi è capitato di tifare in europa per le altre. per esempio tifavo in champon per l'inter di mourinio quando ha vinto. ho tifato per il napoli quest'anno nell'uefa. a volte bastano alcuni giocatori per farmi piacere una squadra
poi ci sono anni che alcune squadre non mi vanno giù.
tornando allla juve danno già per certa la cessione di pogba, ma io dico...se vuoi ambire a vincere la champion non puoi vendere i gioielli che hanno 20 anni. a meno che con quei soldi hai già preventivato di prenderne 2 di gioielli
Pogba, è inutile che ci giriamo intorno, ci serve per fare una grande squadra. E' vero la vendita di Pogba sarebbe dolorisissima, ma è quel tassello fortunato che ti capita una volta nella vita.
Ora faccio un discorso un po' tecnico, ma chi capisce un minimo di contabilità può magari capirmi.
Pogba è arrivato a parametro zero (anche se con una bella commissione all'agente Raiola). Questo significa che se venisse venduto a 60 milioni di euro come sembrerebbe, sarebbe una plusvalenza pura di 60 milioni di euro in un solo esercizio.
A questo punto puoi acquistare un giocatore a 60 milioni, ma nel momento in cui gli fai un contratto di 3 anni, quei 60 milioni vengono spalmati su 3 esercizi. Quindi costerebbe alla Juventus nell'esercizio della vendita di Pogba "solo" 20 milioni.
Tradotto....
Se vendo Pogba a 60 milioni, potrei per assurdo comprare 3 giocatori da 60 milioni e non avere perdite nell'esercizio. Ovviamente questo non viene fatto, perchè rischioso per gli anni futuri.
Se la Juve però volesse rischiare potrebbe vendere Pogba a 60 milioni e cmq spenderne 100-120 milioni.

La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.