Ciao a tutti,
in questi 2 anni ho in varie forme continuato lo studio al mio modello climatico, la mole di calcoli che ho in mente non vedrà luce prima ancora di 2-3 anni. Tuttavia voglio condividere con voi alcune mie analisi per l'inverno, visto che è la stagione che più ci sta a cuore. La premessa è che quello che dirò non è derivato dal modello vero e proprio, ma da calcoli che ancora sono molto spannometrici (rispetto al rigore che vorrò ottenere al fine del lavoro).
Da qualche mese siamo entrati in un momento meno drammatico, i più attenti avranno notato che le anomalie calde si sono attenuate rispetto alle follie dell'ultimo triennio. Questa tendenza proseguirà ancora qualche mese e dovremo approfittarne. Quello che vedremo da qui alla prossima settimana niente non è che un anticipo molto "soft" di quello che possiamo aspettarci nella prima parte di Gennaio. La fortuna è che per una volta, finalmente, la finestra favorevole cadrà proprio nel cuore dell'inverno, quando le medie sono più basse. Dovremo aspettarci quindi, indicativamente, in quel periodo una fase prolungata di almeno una decina di giorni di temperature sotto la media. Garanzie di neve? Garanzie di occasioni perturbate o irruzioni siberiane? Niente di tutto ciò, il mio calcolo è statistico e quindi non vedo configurazioni meteorologiche. Però la concentrazione delle nostre speranze sarà racchiusa in quell'intervallo di tempo a livello probabilistico. Attendiamo fiduciosi
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.
pistri ha scritto: ↑sab 15 nov, 2025 09:48
Grazie Stefano! Seguiamo con piacere i tuoi aggiornamenti. Per il mese di dicembre invece niente di particolare in vista?
Non mi aspetto niente di rilevante, qualcosa potrebbe cambiare verso la fine del mese. Non aspettiamoci comunque un mese bollente, le fasi calde dovrebbero essere più temporanee rispetto agli inverni scorsi. Il fatto che in questa terza decade di Novembre si vada sotto media è un ottimo segnale per il nostro obiettivo della prima metà di Gennaio. Più avanti ovviamente riuscirò a indicarvi il periodo più precisamente.
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.
Buongiorno, per il prossimi 10 giorni il VP girerà molto forte anche se leggermente disturbato, di conseguenza credo che almeno per certo, metà dicembre, passerà senza colpo ferire.
Tralasciando la prima metà di gennaio che raffigurerebbe la parentesi che a noi interessa, si può confermare che dicembre almeno termicamente sarà in media circa senza grossi scossoni?
alboMN ha scritto: ↑dom 30 nov, 2025 12:25
Modello ONDA CTM: aspettando Gennaio
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Stiamo entrando in una fase decisamente non favorevole, che dovrebbe perdurare circa fino a Natale. Tuttavia intorno a metà mese dovrebbe esserci un parziale raffreddamento. Questo inverno, come dicevo, sarà diverso dai precedenti, in quanto incastrato in una fase a noi favorevole di lungo periodo. Quindi anche un movimento "lieve" potrebbe comunque catturare il nostro interesse. Tuttavia la fase migliore vi confermo che sarà nella prima metà di Gennaio. Con l'ondulazione di metà Dicembre avremo poi una buona precisione per predire più precisamente quando potremo avere soddisfazioni a Gennaio. Attualmente vedo con maggiori chance la prima decade di Gennaio, tuttavia potrebbe sforare ad inizio seconda decade di Gennaio. Repetita iuvant: fase favorevole non significa garanzia di configurazioni straordinarie, ma semplicemente aumenta significativamente la probabilità di un periodo freddo.
Attendiamo quindi questa ondulazione di metà Dicembre circa e poi potremo fare i calcoli più precisi, per quanto ancora manualmente.
Sul mio modello ho fatto buoni passi avanti ultimamente, incomincio ad essere ottimista che già dal prossimo inverno potrebbe essere "operativo" almeno per Brescia e provincia.
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.
