Le Grigne
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Le Grigne
Escursioni in momenti diversi sulla Grigna meridionale, o Grignetta, e su quella settentrionale, o Grignone.
In comune la quantità disumana di gente presente in entrambe le occasioni e il clima non esattamente fresco. Delle due quella con l'ambiente più spettacolare è, come è noto, quella meridionale.
1) Grigna meridionale.
Partenza dall'affollatissimo parcheggio ai Piani Resinelli e salita per l'altrettanto affollata via normale, lungo la Cresta Cermenati. Si tratta di una via spazialmente diretta, che baratta la lunghezza per una pendenza significativa per tutto lo sviluppo, lungo un sentiero 'classicamente calcareo' con sassi piccoli non eccessivamente stabili, in special modo in discesa. Non presenta difficoltà a parte il fondo non molto comodo, ma data l'abominevole massa umana qualche possibile sasso in fuga è da mettere in conto senza tanti drammi. Un filo più impegnativo, ma senza eccessi, lo scosceso canalino finale.
Rientro lungo il Sentiero Cecilia fino al Rifugio Rosalba e discesa per la via delle Foppe. Il Cecilia passa in un ambiente molto carino nel cuore del massiccio e merita sen'zaltro una visita. Presenta tratti attrezzati e tratti un po' esposti (non necessariamente attrezzati) ma in condizioni ottimali non è necessario legarsi.
La discesa dal Rosalba invece cade sotto la definizione di 'autentica rottura di scatole', specie se fa caldo, anche perchè si arriva 100 e passa metri sotto il parcheggio
Lungo la via di salita:
Il tratto finale:
In vetta abbondano i Corvi Imperiali (ci sono anche sulla Settentrionale):
Il LEM, il curioso, futuristico bivacco di vetta.
Scorci lungo il Sentiero Cecilia fino al Rosalba
In comune la quantità disumana di gente presente in entrambe le occasioni e il clima non esattamente fresco. Delle due quella con l'ambiente più spettacolare è, come è noto, quella meridionale.
1) Grigna meridionale.
Partenza dall'affollatissimo parcheggio ai Piani Resinelli e salita per l'altrettanto affollata via normale, lungo la Cresta Cermenati. Si tratta di una via spazialmente diretta, che baratta la lunghezza per una pendenza significativa per tutto lo sviluppo, lungo un sentiero 'classicamente calcareo' con sassi piccoli non eccessivamente stabili, in special modo in discesa. Non presenta difficoltà a parte il fondo non molto comodo, ma data l'abominevole massa umana qualche possibile sasso in fuga è da mettere in conto senza tanti drammi. Un filo più impegnativo, ma senza eccessi, lo scosceso canalino finale.
Rientro lungo il Sentiero Cecilia fino al Rifugio Rosalba e discesa per la via delle Foppe. Il Cecilia passa in un ambiente molto carino nel cuore del massiccio e merita sen'zaltro una visita. Presenta tratti attrezzati e tratti un po' esposti (non necessariamente attrezzati) ma in condizioni ottimali non è necessario legarsi.
La discesa dal Rosalba invece cade sotto la definizione di 'autentica rottura di scatole', specie se fa caldo, anche perchè si arriva 100 e passa metri sotto il parcheggio
Lungo la via di salita:
Il tratto finale:
In vetta abbondano i Corvi Imperiali (ci sono anche sulla Settentrionale):
Il LEM, il curioso, futuristico bivacco di vetta.
Scorci lungo il Sentiero Cecilia fino al Rosalba
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Re: Le Grigne
2) Grigna settentrionale
Partenza dal parcheggio del Cainallo (a pagamento, 2€, parcometro da trovare). In teoria si doveva fare la salita lungo il sentiero 25 passando dal rifugio Bogani, ma le carenti indicazioni ci hanno dirottato sul 19, che risale la Cresta di Piancaformia...e ci è andata bene.
La via è descritta come un po' esposta ed aerea, ma a conti fatti non è niente di esagerato: qualche passaggio su roccette, breve, e nessuna esposizione eccessiva. Ovviamente non è adatta ai neofiti non accompagnati e a chi non ama quel genere di ambiente, ma per il resto va bene, è più divertente del sentiero inizialmente previsto e rende più interessante la salita.
La parte finale della salita è in comune con il 25, su ghiaione (comodo, nel complesso) con due tratti attrezzati. Questi non sono difficili, ma la quantità di gente passata ha tirato a lucido le rocce rendendole scivolose, quindi un minimo di attenzione, specie a scendere, è richiesta (a salire l'ultimo tratto sotto al Brioschi lo si può fare 'arrampicando', lasciando libera la catena per chi scende e riducendo così le discussioni annesse ).
Sul 25 c'è un passaggino un po' infido rappresentato da un salto di un paio di metri assistito da catena.
Nota: essendo la salita sul versante settentrionale, la vetta risulta quasi sempre controsole
Lungo la cresta di salita:
Rifugio Bogani più in basso, Legnone poco dietro:
Poco sotto il ricongiungimento tra 19 e 25, sotto la vetta
La Grignetta vista dal Brioschi:
In primo piano la cresta fatta a salire:
Termine dell'ultimo tratto catenato, al rifugio sotto la vetta:
Panorami:
Dal basso:
Partenza dal parcheggio del Cainallo (a pagamento, 2€, parcometro da trovare). In teoria si doveva fare la salita lungo il sentiero 25 passando dal rifugio Bogani, ma le carenti indicazioni ci hanno dirottato sul 19, che risale la Cresta di Piancaformia...e ci è andata bene.
La via è descritta come un po' esposta ed aerea, ma a conti fatti non è niente di esagerato: qualche passaggio su roccette, breve, e nessuna esposizione eccessiva. Ovviamente non è adatta ai neofiti non accompagnati e a chi non ama quel genere di ambiente, ma per il resto va bene, è più divertente del sentiero inizialmente previsto e rende più interessante la salita.
La parte finale della salita è in comune con il 25, su ghiaione (comodo, nel complesso) con due tratti attrezzati. Questi non sono difficili, ma la quantità di gente passata ha tirato a lucido le rocce rendendole scivolose, quindi un minimo di attenzione, specie a scendere, è richiesta (a salire l'ultimo tratto sotto al Brioschi lo si può fare 'arrampicando', lasciando libera la catena per chi scende e riducendo così le discussioni annesse ).
Sul 25 c'è un passaggino un po' infido rappresentato da un salto di un paio di metri assistito da catena.
Nota: essendo la salita sul versante settentrionale, la vetta risulta quasi sempre controsole
Lungo la cresta di salita:
Rifugio Bogani più in basso, Legnone poco dietro:
Poco sotto il ricongiungimento tra 19 e 25, sotto la vetta
La Grignetta vista dal Brioschi:
In primo piano la cresta fatta a salire:
Termine dell'ultimo tratto catenato, al rifugio sotto la vetta:
Panorami:
Dal basso:
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Re: Le Grigne
Molto belle le foto e le cime tutte e due, è bello rivederle
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Re: Le Grigne
Bei posti, belle foto.
Re: Le Grigne
Leggevo che sulla Grignetta settimana scorsa è stata abbattuta la croce e decapitata la madonnina posta sulla vetta. [emoji35]
Belle vette cmq! [emoji1319][emoji1319][emoji1319]
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Re: Le Grigne
Grazie per le foto..
La felicità non consiste nell'angoscioso raggiungimento di un obiettivo, ma nell'attimo in cui si percepisce la grandezza di ciò che già si possiede.
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Re: Le Grigne
Borgo ha scritto:Leggevo che sulla Grignetta settimana scorsa è stata abbattuta la croce e decapitata la madonnina posta sulla vetta. [emoji35]
Già.
E' successo tra venerdì e sabato scorso, durante quella mezza irruzione da nord. Penso quindi che l'intento fosse quello di attribuire la colpa al vento, ma come si vede dalla foto del LEM la croce (che è davanti, piccolina) è decisamente ben zavorrata. Inoltre nella notte tra venerdì e sabato la raffica massima registrata al Brioschi è stata inferiore ai 100 km/h, si è visto decisamente di peggio.
Pur senza aver visto i 'cadaveri' non mi riesce quindi difficile credere a chi dice che il gesto è stato intenzionale.
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Re: Le Grigne
Belle! Il Brioschi figura nelle mie escursioni da fare (seguendo proprio il 25) ma non sono ancora riuscito ad andarci.
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Re: Le Grigne
Guarda...spassionatamente se, come mi pare, hai un minimo di dimestichezza con vie che non siano senteri perfettamente battuti io ti suggerirei o il 19, che è quello che abbiamo fatto noi per la PIancaformia, o il 24 fino al Bietti e da lì salendo per la via Guzzi, che aggancia il 19 a 3/4 di via. Quest'ultima dovrebbe avere un traverso un po' esposto, da quanto ho letto, ma ho visto gente salirci con il cane (come sul 19).
Il 19 è un pochino esposto, però personalmente non l'ho trovato difficile.
Il 25, a parte lo strappo di un paio di metri che per qualcuno può risultare un po' antipatico (specie a scendere) è più che altro noioso e non molto varo come paesaggio.
Per il resto, sulle Grigne il problema principale è la folla.
Il 19 è un pochino esposto, però personalmente non l'ho trovato difficile.
Il 25, a parte lo strappo di un paio di metri che per qualcuno può risultare un po' antipatico (specie a scendere) è più che altro noioso e non molto varo come paesaggio.
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Re: Le Grigne
Ha, quando ci andrò prenderò in considerazione anche le altre varianti.
Per la folla.....pota, che ci vuoi fare. L'importante è che non ci sia gente cafona come mi è capitato quest'estate in valle d''Aosta dove sono salito sullo Zerbion e mi sono trovato con una persona che continuava ad urlare ed un ragazzo che a pranzo praticava il rutto libero.
Per la folla.....pota, che ci vuoi fare. L'importante è che non ci sia gente cafona come mi è capitato quest'estate in valle d''Aosta dove sono salito sullo Zerbion e mi sono trovato con una persona che continuava ad urlare ed un ragazzo che a pranzo praticava il rutto libero.
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Re: Le Grigne
Valuta tu: tratto assistito da corda, lo sto percorrendo in salita. Davanti a me una persona arriva al suo termine, e in quel mentre una simpatica signora in discesa arriva al suo inizio (la nostra fine). Passa la prima persona, io sono quasi alla fine e quella sbotta 'eh, ma adesso passo io, sono dieci minuti che sono qua!'
Il tratto è in realtà largo e comodo e la corda a salire è più che altro pratica, quindi l'ho fatta passare, ma considerando che i suoi 10 minuti erano 30 secondi qualche commento acido da chi seguiva se l'è preso.
Tratto successivo, sotto al Brioschi. Non è difficile ma è un po' antipatico, quindi è normale che in caso di folla si crei un po' di imbuto (per questo consigliavo di salire ' a 4 zampe' per lasciare libera la catena a chi scende). Siamo in discesa, ci si deve intervallare con chi sale, c'è un po' di coda. Arriva un'altra signora che sbotta e passa sgomitando.
Purtroppo sulle grigne gira così, anche perchè trovi veramente un'umanità molto variegata: dall'alpinista esperto a quello meno esperto, passando per l'escursionista, il runner e gente che vista in quel contesto, e valutando quanto sia a suo agio, sembra decisamente fuori luogo.
Come scrivevo, essendo montagne calcaree su sentieri sassosi può succedere, data la quantità di gente, che un sasso si muova e scenda, fa parte dei rischi da mettere in conto. Ho visto tragedie per sta cosa.
Il tratto è in realtà largo e comodo e la corda a salire è più che altro pratica, quindi l'ho fatta passare, ma considerando che i suoi 10 minuti erano 30 secondi qualche commento acido da chi seguiva se l'è preso.
Tratto successivo, sotto al Brioschi. Non è difficile ma è un po' antipatico, quindi è normale che in caso di folla si crei un po' di imbuto (per questo consigliavo di salire ' a 4 zampe' per lasciare libera la catena a chi scende). Siamo in discesa, ci si deve intervallare con chi sale, c'è un po' di coda. Arriva un'altra signora che sbotta e passa sgomitando.
Purtroppo sulle grigne gira così, anche perchè trovi veramente un'umanità molto variegata: dall'alpinista esperto a quello meno esperto, passando per l'escursionista, il runner e gente che vista in quel contesto, e valutando quanto sia a suo agio, sembra decisamente fuori luogo.
Come scrivevo, essendo montagne calcaree su sentieri sassosi può succedere, data la quantità di gente, che un sasso si muova e scenda, fa parte dei rischi da mettere in conto. Ho visto tragedie per sta cosa.
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